Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

giovedì 27 marzo 2008

La lavata di capo

Sembrava uno dei tanti pomeriggi a star sdraiati sul molo al sole… ma le assurdità di questo piccolo assurdo paese, come tutti ormai avrete capito, sono sempre in agguato..! Notiamo uscire P……o con la canoa ad un posto… ma in compagnia di una ragazzina… F……a di Torino. E fin qui tutto normale direte voi... ma quello che non sapete è che in quel medesimo istante un elicottero faceva su e giù dalla montagna per spegnere uno degli incendi più devastanti che io abbia mai visto. ( E la cenere che c’era in paese quella sera ne è la conferma..!) Il nostro P…..o decide quindi di andare a fare un giretto al di là dei moli… e dove si ferma secondo voi..? Già… proprio nella zona in cui il pilota dell’elicottero da circa un’ora prendeva l’acqua… forse troppo vicino… ma vista la proporzione dell’incendio sicuramente giustificato..! Il che, ovviamente, non potè far altro che attirare la nostra attenzione..! Ora vi racconterò dettagliatamente ciò che io stesso vidi... anche perché dal molo non avrei potuto certo sentirlo..! Ciò nonostante vi renderò la scena come se potessimo sentirla..! L’elicottero si avvicinò con fare minaccioso… come a fargli capire: “Vai via che qui stiamo lavorando..!” P…..o da par suo fece segno con la mano verso di sé: “Io…?” Un nuovo segno con la mano e con formidabile fermezza fa: “Tu vai via e prendila più in là…!” L’elicottero si allontana come sconfitto dalla tenacia di quel bagnante e si reca un po’ più distante ad immergere il suo secchio… solo che… tornando indietro il pilota colto da una spettacolare impennata di orgoglio si mise in direzione della canoa e… “LANCIO”… la canoa volò in aria per circa cinque o sei metri senza esagerare… sulla spiaggia calò il silenzio… non si sapeva che pensare… a chi dare ragione..? Nel frattempo tra lo sbigottimento generale l’elicottero continuava il suo lavoro (davvero impegnativo..!) e P…..o e F……a facevano ritorno alla spiaggia..! Non volava una mosca… si udivano solo le imprecazioni di P…..o uscendo dall’acqua (“Mannai Santu R…”) ma… forte… fortissima riecheggiò una voce su tutta la spiaggia… era quella di Luca Zema ( da cui ho avuto il permesso di scrivere il suo nome per esteso…!) che recitava così: “O P….o tu fici u shampu…!”. E giù risate che non vi stò a raccontare..!

3 commenti:

mbù ha detto...

Questa scena mi è stata raccontata perchè non ero presente, ma come l'hai descritta tu è come se fossi stato con voi a vederla.
Salutami Luca

u Grecu ha detto...

Capubanda, il tuo contributo a questo blog è eccezionale! Pero nel prossimo post ricordati di mettere l'etichetta e il titolo, altrimenti poi è difficile ritrovarlo!

mariuccia ha detto...

figghioli chista è bella... avi na ura ca riru pinzandu o shampu.