Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

venerdì 7 marzo 2008

le attese

A Favazzina no si è vissuto solo di giochi, divertimenti e amori, una cosa che ci ha accompagnato nelle nostre estati è sicuramente L'ATTESA, che si prospettava nelle più svariate forme:
1) L'attesa che si liberassero le panchine in piazza (si percorrevano km su e giù per la strada aspettando il momento buono per accaparrarsi i posti)
2)L'attesa dei turisti, che puntualmente arrivavano alla spicciolata nella prima settimana di luglio(mi ricordo che si stava con gli occhi aperti per avvistare mecchine non conosiute e le finestre delle case aperte);
3)L'attesa per un apartita a beach-volley(dopo ore, se pensavi di andare a farti un tuffo a mare, eri subito rimpiazzato);
4)L'attesa per una partita ai videogiochi del Mago(in quella saletta con un caldo asfissiante);
5)L'attesa per sapere se c'era un posto in macchina per andare in discoteca(si faceva la conta per sfruttare i pochi posti disponibili).
Io ricordi di averle subite tutte queste attese, altri di voi magari non si rispecchiano in queste, ma sicuramente c'è ne una che ha assillato intere generazioni di favazzinoti e che ancora oggi si protrae nel tempo, destinata a rimanere insoluta......

3 commenti:

trilly ha detto...

le mie attese più lunghe sono sempre state quelle per arrivare a Favazzina dalla lontana terra di Romagna... ore e ore in treno oppure in macchina ad attraversare tutta l'italia sfidando il traffico e il caldo (quando l'aria condizionata in macchina non esisteva) ascoltando musica al walkman e ripassando il programma di matematica (l'anno che mi hanno rimandato...1991)...Quanto tempo!!!!

mbù ha detto...

ho fatto questa esperienza da pochi anni e capisco quello che provavi in quei momenti.pensa che io adesso sono il più lontano di tutti da favazzina...

trilly ha detto...

...però come diceva qualcuno (Leopardi, forse?? o gli Epicurei?) l'attesa del piacere è essa stessa piacere!!!!