La Caccia al tesoro e l'inchiostro simpatico

Durante una delle edizioni della Caccia al tesoro… forse la seconda, non ricordo bene, io e Malumbra, in fase organizzativa, ci stavamo spremendo il cervello alla ricerca di un enigma che si differenziasse dai soliti giochi di parole. L’idea mi venne pensando alla mia infanzia, quando ci si lasciavano “messaggi segreti” scritti con “l’inchiostro simpatico”. Per chi non lo sapesse l’inchiostro simpatico è del normalissimo succo di limone usato per scrivere su un foglio. Normalmente la scritta è invisibile, ma se il foglio viene passato sopra una fiamma, la scritta diventa visibile.

“figurati se sti figghiolazzi in epoca i videogiochi canusciunu l’inchiostro simpatico?!?!” l’idea fu immediatamente resa operativa: il lato A del biglietto conteneva un enigma praticamente senza senso, ma in aggiunta la scritta sibillina “solo sul retro troverai il segreto che la fiamma rende vero”.

Finalmente venne il giorno dell’Evento. Tra le varie squadre, ad onor del vero tutte pittoresche, spiccava quella capitanata da U Capubanda e dall’inseparabile Peppe Inn****. Erano praticamente incontenibili, una vera forza della natura! Tutti tra i 14 e i 17 anni, si muovevano in gruppo come un’orda barbarica (vedi post precedenti). All’inizio del gioco tutti i componenti della squadra erano già praticamente ubriachi fradici. Correvano avanti e indietro per il Paese gridando come forsennati e scambiandosi tra loro affettuosi epiteti quali “ma che cazzu sta facendo…. Nun capiscia nenti….. ma chi cazzu è stu bigliettu….. curri, curri!!!!...... mannnnnnaaaaaajjjjjjjjjaaaaaaaaa!”. Non so quanto in realtà seguissero una logica nella risoluzione degli enigmi, ma fatto sta che tra tutto il casino riuscivano a restare al passo!

Arrivarono finalmente all’enigma dell’inchiostro invisibile. Io e Malumbra li seguivamo da un paio di metri di distanza. U Capubanda e Peppe Inn****, ubriachi fradici e bagnati di sudore, si strappavano dalle mani il foglietto… “rammi ccaa che nun stai capendo nenti”, “che cazzu fai leggi ddu cazzu i bliglieeto”, “maaaaaaannnnnnnnnaaaaaaaaajjjjjjjaaa!”. I loro accoliti, altrettanto ubriachi e sudati, facevano cerchio. Qualcuno della squadra: “Viria chidd’autri chi stanno bbampando u biglietto…. Rammi l’accendinu…. Cu cazzu l’avi n’accendinu ?!?!?!?”. Iniziarono a strattonarsi e ad armeggiare con un paio di accedini rischiando di bruciare il biglietto senza aver capito nulla dell’enigma…. Quando…. Capitò un evento imprevisto da me e da Malumbra!

MOVIOLA

Il biglietto, dopo tanti strattonamenti e passaggi di mano, viene preso da Peppe Inn**** (allora con capelli molto lunghi), Peppe lo guarda, lo GIRA, l’avvicina agli occhi…. Quando una goccia di sudore cade dai suoi lunghi capelli proprio al centro del biglietto. Peppe fa per pulire con un dito, ma… misteriosamente compaiono un paio di lettere! (per qualche reazione chimica evidentemente il sudore rende visibile l’inchiostro simpatico).

Gli altri della squadra lo guardano, lo aggrediscono (mentre il nostro proclama sublimi poesie e delicati versi), lo tengono fermo e gli strizzano i capelli sul bigliettino aiutandosi a spalmare il sudore con le mani!!!!

In questo modo la mitica squadra iniziò ad aprirsi la strada verso la vittoria!

Malumbra, il resto raccontalo tu.

PS: Peppe, ovunque tu sia fatti vivo che ti vogliamo nel blog!