Questa storia è molto vecchia, probabilmente la conoscerete tutti, ma per completezza del blog non può essere ignorata quindi la ripropongo ancora una volta, sperando magari che si possano aggiungere particolari importanti ormai caduti nell'oblio.
Correva l'Anno Domini 1982 (se non erro) e, sul campo polifunzionale del non ancora noto come Mago delle Granite, si stava svolgendo, in notturna, una sanguinosa partita di calcetto tra noi ragazzini.
Raffaele non era stato compreso nelle squadre e non si avevano sue notizie.
Nella concitazione generale, mentre ero di guardia alla porta lato mare, mi sembrò di sentire una voce proveniente dalla spiaggia chiamare il mio nome! Lì per lì non ci feci caso, ma la voce, sempre più insistentemente continuava a chiamarmi! Decisi di fermare la partita...
"cu cazzu è che chiama?!", "ma sei sicuro che ti chiamano?", "iamu e virimu!"
Subito uscimmo dal "camping" e ci recammo sulla spiaggia. Lì ci si presentò una visione agghiacciante... sulla scogliera di protezione del muro esterno del Mago, incastrato tra due scogli, con un aria tremendamente sofferente, c'era Raffaele!!
"come cazzu finisti 'ca?!?" fu l'esclamazione di tutti noi ragazzini.
Raffaele, con la consueta enfasi romanzesca: "stavo inseguendo Pietro G******** tra gli scogli, lui è passato tra questi due scogli, ci ho provato anch'io, ma sono più grosso di lui e sono rimasto incastrato!!!" Tutto questo tra indicibili grida di sofferenza e lamenti vari.... ci mancava solo che dettasse le sue ultime volontà!!!
Dopo un rapido consulto decidemmo di andare a chiamare gli adulti. Come buona tradizione favazzinota impone, nel giro di pochi minuti si riversò in spiaggia una buona metà della popolazione adulta! I più concitati attorniavano Raffaele "proviamu cu l'olio", "pigghiamu 'na leva e ziccamula sotto u massu", "tiramulu p'i brazzi". La più alta ingegneria paesana proponeva i rimedi più svariati.... ci mancò solo la proposta d'amputazione degli arti inferiori!
Oltre agli ingegneri, altri adulti meno preoccupati, un po' distanti chiacchieravano, fumavano e... ci mancò solo che non organizzassero uno spuntino in spiaggia!
Nel frattempo Raffaele urlava, gemeva, si dibatteva, supplicava... tutto con interpretazione degna del miglior Gassman!
Dopo un'ora di vani tentativi, quando il pubblico era ormai pronto per il colpo di teatro, arrivò un adulto che non ricordo che disse: "Raffaele... trasisti?..... E COME TRASISTI NESCI!!!!!".
Per lo stupore di tutti Raffaele senza il minimo sforzo si liberò dalla morsa infernale che lo aveva bloccato provocando le più svariate reazioni da parti degli astanti!
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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Salutamu!
UGRECU
martedì 25 marzo 2008
La leggenda du figghiolu incastrato ovvero Raffaele e gli scogli
U scriviu: u Grecu u iornu: martedì, marzo 25, 2008
Argomento: Storie 'i Favazzina
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2 commenti:
Sul nostro fantozzi ci sarebbe da scrivere tanto, ricordo questo episodio e anche la persona che gli suggerì di riuscire da dove fosse entrato. Era di bagnara ma aveva sempre frequentato Favazzina.
ma scusa quando si è lacerato mento, braccia, ginocchia e altro, sulla discesa della stazione. Della serie che provando la nuova bici si è staccato il manubrio con conseguente incidente......
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