Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

venerdì 20 novembre 2009

Bernard, Ursula e Favazzina

Nell’estate del 1976, Bernard un mio collega tedesco e sua moglie Ursula, mentre erano diretti in Sicilia, dove avevano intenzione di fare le ferie, giunti a Favazzina decisero di fermarsi a salutarmi e passare qualche giorno con me. Dato che andavano in campeggio erano provvisti di tenda e dopo aver chiesto a Carmine, il padre di Nino, il permesso, montammo la tenda davanti casa sua, sulla spiaggia, proprio sotto la baracca di legno che c’era a ridosso del muro di cinta. Ovviamente, come capita a tutti quelli che vengono a Favazzina, sia lui che la moglie si innamorarono del posto e si fermarono tutto il tempo da noi.
Ursula, la moglie di Bernard, era una donna bellissima e, cosa assai rara per una donna bella, non se la tirava affatto ed era molto alla mano. Come qualcuno di voi ricorderà, portava dei bikini ridottissimi che lasciavano assai poco di coperto, ma, per la gioia di tutti i ragazzi, lasciavano molto, davvero molto, all’immaginazione. Non era particolarmente alta, ma ben fatta e aveva un corpo così perfetto, da rimanere a bocca aperta davanti a tanto ben di Dio, e non vi era ragazzo sulla spiaggia, che non si fosse soffermato, almeno un attimo, o anche più, a fissarla con bramosia. E’ inutile dire che portò lo scompiglio nel paese e che non ho mai avuto tanti amici come quell’estate.
Si divertirono tantissimo insieme a noi e tra partite di pallone, Bernard faceva il portiere, cene la sera nei ristoranti a Scilla o a ballare alla Costa Viola, passarono, come poi mi dissero, un’estate indimenticabile.
La sera di Ferragosto io e Bernard organizzammo una grigliata in spiaggia e invitammo u Longu e due nostri amici di Agropoli, Bruno e sua moglie. Comprammo un bel po’ di pesce e inoltre peperoni e melanzane per fare alla griglia. Io portai da casa cinque bottiglie di vino da un litro e Bernard comprò due bottiglie di spumante e una di Ballantine's.
L’atmosfera era allegra e mangiammo e bevemmo a sazietà, vi è però da precisare che la moglie di Bruno era astemia e Ursula bevve si e no due bicchieri, tutto il resto c’è lo scolammo noi quattro uomini.
Ovviamente eravamo tutti un po’ brilli, ma mentre io e u Longu lo lasciavamo abbastanza vedere, gli altri due un po’ meno. U Longu aveva la ciucca politica e con Bernard e Bruno discutevano animatamente, della situazione italiana del momento. La mia invece era una sbronza amorosa e dato che da poco avevo avuto un rifiuto da una ragazza della quale ero invaghito, cercavo di farmi consolare dalle due donne, alle quali, grazie anche ai fumi dell'alcol, avevo aperto il mio cuore.
Ad un tratto Bruno, che fino a quel momento non aveva avuto alcun segno di cedimento, si alzò per andare a fare un bisogno. Fatti una decina di metri si fermò, tirò giù la cerniera dei pantaloni e contemporaneamente stramazzò a terra. In un primo momento credemmo volesse farci uno scherzo e rimanemmo tutti seduti, ma poi vedendo che non si alzava ci avvicinammo. Era steso bocconi sulla sabbia e non dava segni di vita, cercammo allora di scuoterlo, ma ci accorgemmo che era svenuto. Per fortuna dopo un po’ si riprese e insieme alla moglie, ovviamente parecchio preoccupata, lo accompagnammo a casa.
Il giorno dopo passai da casa sua per sapere come stava, e suo padre mi disse che non si era ancora del tutto ripreso e che era a letto. Aggiunse che era stato un incosciente poiché, non ricordo bene il motivo, non poteva bere alcolici, altrimenti come era avvenuto stava molto male.
L’unico che non ebbe alcun problema fu Bernard e, come ebbi poi modo di conoscerlo, ancora meglio, ci voleva ben altro per farlo ubriacare.
Ma questa è un’altra storia che, sperando di non annoiarvi, vi racconterò in seguito.

2 commenti:

u'longu ha detto...

Bella Spusidda, mi ricordo bene e come:
- l'avvenenza di Ursula, molto bella e molto sex
- Bernard che beveva come un cammello e non 'nci passava mancu pu cazzu
- io che dopo la sbornia, ho rimesso anche l'anima

Piuttosto ti ricordi quando ci hanno invitato a cena a casa loro a Milano.
Cena a base di cipolle, gulasc, quasi peggio della sbornia.

arcade fire ha detto...

Ieu mi ricordu a Bernard chi nci riciva o figghiu i don Cicciu: -Bevi con me, mio amiko Pruno-. Sono ricordi vaghi. Ursula mi è più vivida, non so perchè.