Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

sabato 14 novembre 2009

SAN MARTINO

Era la sera di san martino di tanti anni fa (1997) e io ed alcuni colleghi fummo invitati da un'amica in comune a passare una serata a catania con la prospettiva di conoscere alcune sue amiche e coinquiline. Partimmo in sei con due macchine, tra di noi c'era anche il vice comandante della caserma (un tenente che più babbo non si può). Dopòo ritardi vari, arriviamo sotto casa dell'amica a Catania. Io e un collega ci attardiamo per trovare parcheggio e saliamo dopo gli altri. Quando entro in casa dopo essermi intrattenuto per scambiare 2 battute con la mia amica, mi avvicino verso la cucina. Una lunga tavolata di ragazzi a me sconosciuti mi si prospettò davanti e sul tavolo tanmte bottiglie di vino locale appena imbottigliato e stuzzichini vari, tre piattoni di peperonata e pane. I miei colleghi in pieno imbarazzo erano rimasti in piedi all'ingresso della cucina, la mia amica ci disse di fare noi le presentazioni che lei si sarebbe sistemata per uscire con noi. Io vedendo quella tavola già piangevo al pensiero di dovermene andare, visto che gli altri non si muovevano, spinto da un solitario bicchiere di vino, mi avvicini agli altri e mi presentai: "Ciao a tutti, io mi chiamo Andrea, quel bicchiere è per me? Grazie!" Mi sedetti a tavola con loro e cominciai a parlare con loro come se fossimo vecchi amici, i colleghi dietro di me iniziarono a scambiare qualche battuta. Una ragazza si avvicinò verso il tenente e gli disse: "Scusa mi faresti un favore?" e lui con l'occhio languido da play boy:"Certo dimmi pure", la ragazza:"Prendi quella padella e dagli una lavata altrimenti si incorsta tutta". Noi colleghi iniziammo a ridere sotto i baffi sapendo che i tenente si sentiva un'autorità, e io che ero già al 4° bicchiere di vino, dissi: "Chiddu non è bonu mancu mi si lava a faccia a matina figuriti se sapi lavari na paredda." Nessuno si tratte dal ridere, pèurtroppo subito dopo arrivò la mia amica pronta per uscire e gli altri mi invitarono ad alzarmi e uscire con loro. Mio malgrado e nonostante le insistenza dei ragazzi che erano stati invitai dalle coinquiline della mia amica dovetti abbandonare quella tavolata ed andare fuori con loro, sicuro che non mi sarei divertito affatto quella sera. Per fortuna andammo a prendere una ragazza che si dimostrò molto simpatica e con la quale ho passato una bella serata senza avere a che fare più di tanto con i colleghi.

1 commento:

arcade fire ha detto...

Ahà, hai passato una bella serata? che fortuna incontrare ragazze simpatiche e catanesi. Attìa, Paolo il caldo.