Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

lunedì 30 novembre 2009

Spusey 4,.....l'epilogo

Quella notte altre due belle signore furono leggermente macellate.
In presenza del capo di Scotland Yard e di un funzionario di Downing Street, si svolse a casa di Miss Marple una riunione di emergenza.
Madonna quantu parrava Sherlok, diceva tutto ed il contrario di tutto, sospettava anche delle ombre, addirittura di membri della famiglia reale, ma alla "conclusa" non tirava fuori un ragno dal buco.
Poi parlò Miss Marple, spiegando all'allibita platea (non il pesce favazzinotu) che era tutta una questione di sesso, di frustazioni sessuali, menzionò Freud, Jung, ed un certo Salvatore sconosciuto a tutti tranne che a Le Long, per sentito dire.
Poi prese la parola Spusey, il tempo di dire due parole e fu interrotto da Sherlok :
:- Elementare Spusey -
:- Elementare sta minchia - s'incazzò Spusey e continuò il suo intervento
Parlò del cameriere, ex macellaio, delle sue strane abitudini, del fatto che gli omicidi avvenivano sempre vicino al ristorante dove lavorava, insomma metteva sul piatto numerosi fatti probatori.
Gli inglesi lo guardavano affascinati perchè aveva raccolto più indizi lui in un giorno, che tutta la polizia britannica in mesi di ricerche.
Poi parlò il capo di Scotland Yard:
:- Non è possibile quanto sostiene mister Spusey, bisogna indagare su quanto sostengono i nostri investigatori -
Allora Spusey capì, fu costretto a capire, che quel caso era troppo famoso per avere una conclusione logica, che non poteva essere risolto da un investigatore straniero, un italiano, per giunta meridionale, non poteva passare ai posteri come un affaire tutto italiano, assassino e detective, non volevano fare la figura delle comparse.
Nel frattempo Le Long ed il dottore stavano curando nei dovuti dettagli le movenze delle due cameriere che servivano il the, belle ragazze bionde con gli occhi azzurri, che ammiccavano sorridendo.
Si ritrovarono in cucina, e mentre gli altri discutevano sui massimi sistemi d'indagine, loro indagavano tra le gonne della servitù, addirittura con scambi d'indagini, per conoscere meglio l'arcano perenne femminino.
:- Domani torniamo a casa - disse Spusey mentre andavano a cenare dal Mago - Le Long come mai non ti lamenti più, tu ed il tuo compagno di merende ? -
:- Perchè mi dispiace per te, sei tanto bravo, ma questi inglesi non capiscono un cazzo - sorrise Le Long
:- Comunque una bella esperienza, molto approfondita - aggiunse il dottore, sorridendo ancora di più
Spusey non capiva, era stato tutto un fallimento, erano stati snobbati, e quelli sorridevano.
Al risotrante il cameriere Giacumu u bucceri, non c'era.
Spusey chiese lumi direttamente al Mago :- Aund'è Giacumu ? -
:- Partiu stamatina, aviva fretta, non si pigghiau mancu a liquidazioni -
Spusey sorrise amaro, avevavo nelle mani l'assassino e se l'erano fatti scappare, per puro sciovinismo, per vanagloria, pi cazzunaggini.
Però una cosa l'aveva capita bene, che Sherlok Holmes era nu buccazzaru, Watson nu mezzu ricchiuni, e Miss Marple na vecchia licenziosa vittoriana, e per ultimo a Scotland Yard erunu sceccazzi, con buona pace sia di Agata che di Conan.
L'ultima notte Le Long ed il dottore sorrisero molto, fecero indagini straordinarie, mentre Spusey per ricambiare l'ospitalità aprì la porta a Miss Marple e più dell'onor potè il digiuno, anche se per consolarsi continuava a pensare ad una mulatta brasiliana, per fare sparire quel cataplasma.
Il caso rimase irrisolto, ma noi sappiamo come sono andate realmente le cose, questa è la vera storia di Jack (Giacumu) lo Squartatore (u bucceri)

Il calabrese

Il video della Romanaccia sul fatto di essere calabresi, orgogliosamente calabresi, mi ha fatto ricordare una vicenda capitatami quando ero militare e che riguarda appunto le mie origini.
Chi mi conosce bene, sa che sono un mangione di frutta esagerato, uno credo, di non avere rivali.
A casa mia la frutta non mancava mai e con tutte le vigne che avevamo, c’è n’era sempre in abbondanza per cui, per uno come me che si mangiava chili di frutta, una misera mela a pranzo e a cena, che da militare ci davano, era veramente poco.
Avevo preso perciò l’abitudine, quando vedevo che la fila era quasi terminata, di rimettermi in coda per prendermi una seconda mela. Con tutti i militari che c’erano era impossibile che chi distribuiva i pasti si ricordasse che avevo già fatto la fila, ed anche se a qualcuno fosse venuto il dubbio, potevo sempre dire che si era sbagliato.
Quel giorno, di servizio mensa, vi erano alcuni della mia compagnia, per cui a maggior ragione mi rimisi in fila, certo che mai e poi mai mi avrebbero tradito. Tra questi vi era un tizio di trent’anni, uno che da piccolo era emigrato in Svizzera con la su famiglia e che, per poter rientrare in Italia, si era deciso finalmente a fare il servizio militare.
Mentre mi stavo avvicinando, vidi il tizio accostarsi al sergente e sussurrargli qualcosa all’orecchio.
L’istinto mi suggerì di tornare al mio posto, ma mi pareva impossibile che, avendomi riconosciuto, gli avesse detto che stavo rifacendo la fila, inoltre la voglia della mela, mi fecero andare avanti.
Appena arrivai davanti a loro il sergente mi punto l’indice minaccioso ed esplodendo come una furia (non parlavano mai in modo normale) mi urlò «Vuoi fare il furbo eh! Ho visto che hai già fatto la fila. Stai punito!»
Io rimasi senza parole e mogio, mogio tornai al mio posto, ancora incredulo che quello stronzo avesse potuto tradirmi.
La distribuzione era intanto terminata e il tizio venne a sedersi nei tavoli vicino al mio. Incazzato come una iena mi alzai e guardandolo dritto negli occhi gli dissi «Non ti vergogni a fare la spia? Da tutti me lo sarei potuto aspettare, ma da uno che ha trent’anni mai!».
Lui cercò di difendersi e mi rispose che non era vero, che non aveva detto niente al sergente, ma io l’avevo visto mentre gli parlava all’orecchio e glielo dissi e gli diedi pure del bugiardo, aggiungendo «Ti meritavi una faccia così!»
«Non pensare che ho paura di te che sei calabrese e porti il coltello» rispose alle mie minacce.
Rimasi interdetto, primo perché non sapevo come facesse a sapere che ero calabrese e poi, ovviamente non era vero, che portassi il coltello.
Incazzato ancora di più, non per il coltello, ma perché mi aveva dato del calabrese (scherzo naturalmente), gli risposi che per uno come lui non avevo bisogno del coltello, mi bastavano le mani per menarlo, e feci il gesto di buttarmi addosso a lui (meno male che i miei amici mi trattennero, altrimenti quello, che era il doppio di me, mi avrebbe lui riempito di botte).
Ma lui vedendomi così risoluto o forse pensando davvero che avessi il coltello, rimase dov’era e la cosa, dopo ancora un po’ di insulti da parte mia, fini lì.
Per la cronaca fui punito per una settimana a fare lo sguattero in cucina, ma a parte pulire pentoloni e casseruole varie, grazie ai cuochi che erano militari come noi, potei mangiare di tutto e di più e, soprattutto, abbuffarmi di mele.

sabato 28 novembre 2009

Dialogo con una signora (casa editrice)

-Penso che sia passato con gli altri
-Maledetto
-Gli hanno offerto il triplo e un set di canne con manico d'oro. Si dice
-Pareva serio, forse non molto puntuale ma che ridere che gran ridere
-E' insostituibile, potremmo con Antonio
-Antonio è ganzo tamugno come Schwarzenegger
-Fra repubblicani
-Chi io?
-No, loro, cu east e cu west
-Non faccio politica nella casa editrice
-Sì capo, neutrali come Raiuno
-Spusidda, almeno lui, resta
-Resta, l'ho visto da Bompiani. Mi è sembrato soddisfatto.
-Evvorreivede', con quello che gli passo. Da Bompiani?
-Per tre anche lui, capo. E una vigna lunga da Rusticu a Samperi.
-Opporca ma che ci ho scrittori o bruti che m'accoltellano?
-Potresti, se posso dire, sostituirlo con A.L.A.
-Storie d'ufo, ghost, horror? Non è genere per Ciaponno
-Vado capo
-Dove vai, te ne vai pure tu?
-No no io fedele fino alla morte
-Uh chi catastroficu, la vita può essere inutilmente lunga a volte
-Mah, io qui ci sto bene
-Sai il detto, non c'è due
-Che, mi licenzi capo?
-Ou senti, a te t'avevo preso nello stock
-E allora?
-Vedi se fanno per tre pure con te. Cia-ao
-Ma come?
-Aria nuova, vita nova e puru D.A. ciapoti a Ciaponno

venerdì 27 novembre 2009

Rito vincente...... ?

...Darvi la formazione e i convocati l'ultima volta ha portato bene!!!!! ci riprovo!!!

U LOSCU in porta.
U MARZIANU - BELLUEPOSSIBILI - U MARISCIALLU-IL FIORE-IL MALA-IL TAVY- l ' EX RIBELLE- IL NEGRETTO- BY MULIA - BY SULANU e a BRUTTA COPIA I IBRAIMOVIC.
...Vi domanderete????? e U MISTER???? U MISTER pi na vota e pi comi è giustu faci u turnover e faci u mister!!!!
Detti i convocati vi comunico come dovremmo iniziare...

U LOSCU
U MARZIANU-BELLUEPOSSIBILI-U MARISCIALLU in difesa
U NEGRETTU E BY SULANU o centrucampu
IL TAVY E BY MULIA in attacco!!

3-2-2 schema sperimentale che ha portato 7 goals la partita scorsa!!!
cmq .... u signuri mi nda manda bbona!!!!!

U Stoppi e la foto di me

L'unico stoppi che io conosco e' il segnale stradale sutta u punti. Probabimente l'unico stop che e' rispettato semplicemente perche' la forza di gravita' tira la macchina, o l'Api ch'i zipanguli, indietro.
La mia ignoranza settentrionale dei vari passatempi cartacei meridionali e' profonda cosi' non posso apprezzare in pieno il "dolore e la rabbia" di mio cugino quando perse a partita i stoppi cu riggitanu. Tuttavia, leggendo i commenti mi sono reso conto del seguente:

1. Non c'e' alcuna cosa che Mario Arcade non sappia: bracchi italiani, giochi di carte, detti favazzinoti o latini, medicina, e cazzi vari. La sua conoscenza e' enciclopedica e la sua memoria elefantina.

2.Longu e' il saggio del paese. Se ne esce sempre con quelle massime piene di semplice saggezza come "contro il cul onor non vale"...beautiful! Inoltre, lui condivide con mio cugino il titolo di narratore di scene favazzinote. Mimmo dovrebbe scrivere un libricino col titolo: Il Lungo e il mare, o Il Lungo e il molo.

3.Mio cugino e' il narratore di scorci di vita favazzinota. Quando leggo le sue poesie o i suoi brani letterari mi ritrovo nel mezzo di un vico o sulla spiaggia o nella Rimembranza partecipe, con la memoria del posto, delle vicende raccontate. Sebbene io non ricordi molti dei caratteri, mi posso immaginare la scena come se fossi in un teatro.

A proposito della foto di me pubblicata da Arcade, vorrei apportare chiarimenti ritenuti necessari dopo aver letto i commenti degli amici.
L'abbondanza americana ha fatto si' che io, partecipe di essa, divenissi un ambasciatore di benessere. Ovviamente la foto non mi fa totalmente credito perche' non risalta l'immensa massa muscolare che e' modestamente nascosta dai necessari indumenti. Infine, la macchina fotografica di Mario non aveva abbastanza pixels per dare una autentica rendizione della mia figura.
Ma non vi preoccupate, con il presidente che abbiamo adesso, il benessere americano svanira' nel giro di un anno o due e tutti gli americani, io compreso, diventeranno magrini come gli europei.

1964

Terapie sperimentali



Mister mi hai chiesto un consiglio per la convergenza, ti posso accontentare. La dottoressa Li Ping del dipartimento di Neurologia Pedatoria ha messo a punto un trattamento per "gollofagie e disturbi comportamentali del colpitore di traversa". E' una seria, garantisco. Ciao

giovedì 26 novembre 2009

Il c… del riggitano

Periodo dell’Immacolata, come sempre quando mia madre non veniva a Milano, ero a Favazzina a passare qualche giorno con lei.
Bar ru magu, Enzo G. , Mario P., Birrittedda e un tizio di Reggio, mi invitano a giocare a stop con loro.
Il riggitano ha un culo mai visto e vince continuamente.
Ultima mano, Birrittedda che stranamente sta perdendo, propone un piatto ricchissimo con una puntata molto alta, chi lo vince, tra di noi, si rifà.
Otto carte, io ho in mano tre dei quattro sette e cinquantuno a un palo, nel palo mancante ho il sei, sono di mano, quindi per battermi, solo uno può avere un cinquantadue nel palo dove ho il sei.
Faccio una puntata minima sicuro di vincere, (possibile che su quattro giocatori restanti solo uno ha le tre carte per fare cinquantadue?) tutti passano e, con mia grande meraviglia, il riggitano rilancia.
Stento a crederci e per un attimo credo voglia bleffare, ma visto com’ era andata la partita fino a quel momento, il dubbio si insinua e non mi stupisco che quel culo rotto abbia il cinquantadue.
A quel punto non posso tirarmi indietro e vado a vedere.
Sono di mano e dichiaro il mio punteggio, lui rimane un attimo in silenzio poi, con un sorriso beffardo, posa sul tavolo le tre carte, cinquantadue, come nel peggiore dei miei incubi.
Era la prima volta che lo vedevo, perciò non avevo la confidenza sufficiente per mandarlo a fan culo, quindi schiumando rabbia feci buon viso e rimarcai solamente che era stato molto fortunato, mentre lui tutto soddisfatto intascava la vincita, ma dentro di me gliene dissi, oh se gliene dissi.
Quella è stata la peggiore beffa che ho avuto giocando a carte e, ancora oggi, quando sento parlare di stop, rivedo con rabbia il sorriso beffardo del riggitano e non posso fare a meno di ricordare la fortuna che ha avuto e, ovviamente, rimandarlo come allora a fan culo.

mercoledì 25 novembre 2009

777

I
Te lo leggo negli occhi
da petto a petto so;
quello che vuoi è quello che ho
e ti ritornerò. solo aspetta,
Solo lascia che stia a me
vale la pena. Aspetta, senza fare motto.
È la partita perfetta. È un cappotto.

II
le risorse ben ripartite, in campo
le forze equamente divise.
All’ultima giocata, sul cinque pari
potrei, se solo ricordassi,
se avessi tenuto il conto,
potrei fare l’ultimo punto

III
Anime in attesa, di una sola
un’unica presa. Pregano
sono prime di mano.

Tre soldi per comprare la salvezza
un’aquila che la porti a straordinaria altezza.
Ascendono due anime giubilanti
salgono al cielo dei vincitori;
si chiamano fuori.

*tre spade per la vittoria
un angelo per portarla in gloria (nella versione per carte piacentine)

martedì 24 novembre 2009

POKER DI NATALE parte prima

Tra qualche giorno si inizierà, come tutti gli anni, ad organizzarsi a casa di questo o di quello per farsi la classica "stoppiata" o magari un pokerino tra amici. Questo pensiero mi ha fatto venire in mente un episodio accaduto tanti anni fa, durante le feste natalizie. Comew dicevo eravamo in piazza a parlare e pino carota, disse che la serata saremmo andati a gocare a carte da lui. Ci presentammo dopo cena in sei o sette, troppi anche per una stoppata, così alcuni di noi ci mettemmo da parte e lasciammo gli altri giocare. In queste occasioni era bello comunque partecipare anche come spettatore per stare insieme agli altri. Ricordo che fabio m. si presentò da carota con una bottiglia di ballantines che usammo pre condire un'insalataq di limoni appena colti dal giardino di carota. dopo aver magiato, si sedettero a tavola per il poker:U pacciu, fabio m., carota, tempesta e francesco u liuni. Io mi sedetti tra quest'ultimo e u pacciu, anmche perchè u liuni a suo dire no era molto bravo e voleva che gli consigliassi le scelte. Di quella serata ci fu una giocata ru liuni che va citata. Carota da le carte e u liuni si trova un poker d'assi servito. io non dico niente e quando tocca a lui cambia una carta. I giocatori e u longu lo può confermare spesso fanno questi giochetti per trare in inganno gli altri. U liuni fece anche una faccia non proprio soddisfatta quando spizzicò la quinta carta e io pensai che stava ancora bleffando con gli altri. Fatte le puntate con i relativi rilanci, u liuni vinse la mano. Naturalmente una volta girato il punto si fecero i soliti commenti: "Ti nchianau u quartu asu, ti tinisti u jack pu full, eri sirbutu e ndi pigghiasti pu culu scangianduti a carta ecc ecc.". U liuni di risposta "Veramenti quandu mi nchianu u jeck mi incazzaia pirchì speravu chi mi viniva nautru asu!" E la tutti iniziammo a ridere, anche chi in quel giro ci perse un pò di lire.
FINE PRIMA PARTE
Dò la possibilità di raccontare le altre due battute ru liuni a chi ebbe il piacere di vivere quella serata con me.
Metto questo post tra i personaggi mitologici perchè u liuni si nmerita un posto di riguardo anche se non tutti u sannu cu è.

To Antonio the doctor.

Hi Antonio!!
This is Alessandro, (son of your cousin Enza)...
I was impressed to see how cute and how much your daughter reminds me of your wife Carol (you think I was too young but I remember!).
Do you know I live in L.A., Ca. Right????
I'm so glad I found you on here!
Hopefully we will speak soon and by the way:
Happy Thanksgiving to you and all of your family.
Ciao
Ale!!

PER SPUSIDDHA

Caro Mimmo, ho parlato con mio zio Silvio (tuo cugino Silvio che vive in Spagna) e gli ho accennato che tu gradiresti avere/rivedere i video della "Strafavazzina", mi ha detto che li ha tutti, quindi, se vi contattate e' possibile recuperarli!

L'orologio di Antonio

Antonio e sua figlia Emily




Lo so che ai più non gliene fotte niente, fatto sta che Antonio ha i suoi ammiratori e vogliono sapere. Antonio è un grande medico, sempre preciso, ma avi nu cazzu i viziu mi si sperdi u rulogiu peri peri e a voi tocca rispedirglielo. Il fatto che egli si trovi dall'altra parte dell'oceano non vi deve preoccupare, spedite e tenete la ricevuta.


Situazione della spedizione: ZC005792510IT
Data Stato della spedizione Localita'
mar, 24-11-2009 IN ATTESA DI SDOGANAMENTO Stati Uniti d'America
mar, 24-11-2009 IN DOGANA Stati Uniti d'America
mar, 24-11-2009 RICEVUTO FILIALE Germania
mar, 24-11-2009 RICEVUTO FILIALE Germania
lun, 23-11-2009 LETTURA EXPORT Italia
lun, 23-11-2009 PARTENZA DAL GATEWAY INTERNAZIONALE ORIGINE Italia
lun, 23-11-2009 ARRIVO AL GATEWAY ROMA GATEWAY
ven, 20-11-2009 ACCETTAZIONE UFFICIO POSTALE

lunedì 23 novembre 2009

Edizione Straordinaria

Riridedicato

sì il gol era quello del post precedente e il rigore sbagliato è questo


Dedicato 3



O era questo?

Ridedicato

ha sbagliato il rigore ma ha realizzato il gol più difficile (e più bello)



domenica 22 novembre 2009

Dedicato

Non è possibili !!!!!!...... ANCORA......

..Non è possibile!!!!!
DOTT. Arcade mi devi dare un appuntamento da te! a circari mi mi giusti npocu a convergenza!!!! su 7 palle goal ne ho realizzato solo uno!!! guarda caso quello piu difficile!!! e in piu ho calciato un rigore sul palo... portiere da un lato e palla sul palo!!!!!!!!!! C......00000000000!!!!!! hehehehe..... tranquilli tranquilli per fortuna il risultato era ampiamente in cassaforte!!!!
Favazzina beach batte Quiper per 7 a 0 !
prova superba della squadra!!!
MARCATORI : tripletta del TAVY , 1 EX RIBELLE , 1 U MISTER, 1 U MARISCIALLU e primo goal anche di BY SOLANO all'esordio stagionale !!!!
Voluto fortemente dal MISTER , BY SOLANO mi ha ripagato alla grande !!!!!
speriamo in rilancio!!!!! vaiu e mangiu!!!!

L'assalto degli spammer

Cari blogger, volevo mettervi a parte di quanto sta accedendo da un po' di tempo. Sembra che siamo diventati vittima di qualche spammer che si diverte a prendere di mira blog come il nostro. In pratica vengono inviati giornalmente una quantità infinita di commenti anonimi (oggi 394). Tali commenti sono filtrati dal blog e non vengono resi visibili. La rottura di palle è che "qualcuno" con le sue manine deve mettersi a cancellarli. E già questo è una bella rottura, ma fatto molto più grave è che google (che fornisce gratuitamente blogspot), vedendo questa enorme mole di commenti, pensa che questo sia un blog di spam e propone di ELIMINARLO! Già una volta ho dovuto inviare diverse email per convincere San Google che il blog è regolare, temo che il problema si presenti ancora. Ma io dico, ma questi non hanno proprio un cazzo da fare? Mi scuso con gli eventuali neo-blogger se qualche loro commento è stato cancellato, ma purtroppo non ho tempo per leggerli tutti e distinguere quelli veri da quelli creati da qualche cazzo di computer!

sabato 21 novembre 2009

i convocati...

Arcade e company....
per la prima volta ecco svelati i convocati del mister per domenica contro il "Quiper" .
In porta U GRECU (chi non è l'amministratore)
Belluepossibili;u marisciallu;U marzianu; il Fiordy; Il Ringhio favazzinoto;il Mala;Il Tavy;U Negrettu; l' EX ribelle; BY sulanu e U Mister.

Formazione tipo:

Grecu
U Marzianu Belluepossibili U marisciallu

Il Tavy U Negrettu L' Ex Ribelle

U Mister

Al 90 % partiremo cosi.
Da oggi si va in ritiro!!!! il prossimo collegamento domenica pomerg. o notte.
Salutamu a tutti e che la fortuna sia con noi!!!

venerdì 20 novembre 2009

Bernard, Ursula e Favazzina

Nell’estate del 1976, Bernard un mio collega tedesco e sua moglie Ursula, mentre erano diretti in Sicilia, dove avevano intenzione di fare le ferie, giunti a Favazzina decisero di fermarsi a salutarmi e passare qualche giorno con me. Dato che andavano in campeggio erano provvisti di tenda e dopo aver chiesto a Carmine, il padre di Nino, il permesso, montammo la tenda davanti casa sua, sulla spiaggia, proprio sotto la baracca di legno che c’era a ridosso del muro di cinta. Ovviamente, come capita a tutti quelli che vengono a Favazzina, sia lui che la moglie si innamorarono del posto e si fermarono tutto il tempo da noi.
Ursula, la moglie di Bernard, era una donna bellissima e, cosa assai rara per una donna bella, non se la tirava affatto ed era molto alla mano. Come qualcuno di voi ricorderà, portava dei bikini ridottissimi che lasciavano assai poco di coperto, ma, per la gioia di tutti i ragazzi, lasciavano molto, davvero molto, all’immaginazione. Non era particolarmente alta, ma ben fatta e aveva un corpo così perfetto, da rimanere a bocca aperta davanti a tanto ben di Dio, e non vi era ragazzo sulla spiaggia, che non si fosse soffermato, almeno un attimo, o anche più, a fissarla con bramosia. E’ inutile dire che portò lo scompiglio nel paese e che non ho mai avuto tanti amici come quell’estate.
Si divertirono tantissimo insieme a noi e tra partite di pallone, Bernard faceva il portiere, cene la sera nei ristoranti a Scilla o a ballare alla Costa Viola, passarono, come poi mi dissero, un’estate indimenticabile.
La sera di Ferragosto io e Bernard organizzammo una grigliata in spiaggia e invitammo u Longu e due nostri amici di Agropoli, Bruno e sua moglie. Comprammo un bel po’ di pesce e inoltre peperoni e melanzane per fare alla griglia. Io portai da casa cinque bottiglie di vino da un litro e Bernard comprò due bottiglie di spumante e una di Ballantine's.
L’atmosfera era allegra e mangiammo e bevemmo a sazietà, vi è però da precisare che la moglie di Bruno era astemia e Ursula bevve si e no due bicchieri, tutto il resto c’è lo scolammo noi quattro uomini.
Ovviamente eravamo tutti un po’ brilli, ma mentre io e u Longu lo lasciavamo abbastanza vedere, gli altri due un po’ meno. U Longu aveva la ciucca politica e con Bernard e Bruno discutevano animatamente, della situazione italiana del momento. La mia invece era una sbronza amorosa e dato che da poco avevo avuto un rifiuto da una ragazza della quale ero invaghito, cercavo di farmi consolare dalle due donne, alle quali, grazie anche ai fumi dell'alcol, avevo aperto il mio cuore.
Ad un tratto Bruno, che fino a quel momento non aveva avuto alcun segno di cedimento, si alzò per andare a fare un bisogno. Fatti una decina di metri si fermò, tirò giù la cerniera dei pantaloni e contemporaneamente stramazzò a terra. In un primo momento credemmo volesse farci uno scherzo e rimanemmo tutti seduti, ma poi vedendo che non si alzava ci avvicinammo. Era steso bocconi sulla sabbia e non dava segni di vita, cercammo allora di scuoterlo, ma ci accorgemmo che era svenuto. Per fortuna dopo un po’ si riprese e insieme alla moglie, ovviamente parecchio preoccupata, lo accompagnammo a casa.
Il giorno dopo passai da casa sua per sapere come stava, e suo padre mi disse che non si era ancora del tutto ripreso e che era a letto. Aggiunse che era stato un incosciente poiché, non ricordo bene il motivo, non poteva bere alcolici, altrimenti come era avvenuto stava molto male.
L’unico che non ebbe alcun problema fu Bernard e, come ebbi poi modo di conoscerlo, ancora meglio, ci voleva ben altro per farlo ubriacare.
Ma questa è un’altra storia che, sperando di non annoiarvi, vi racconterò in seguito.

La presa della traversa

Mister, a mia mi pari chi Malumbra ti sta rumpendu nu pocu i cugghiuni ma, sgomberato il campo dalle vaghe sensazioni, una cosa mi rimane oscura giusto per amor di matematica: 6-7-8-9-10 persone sono testimoni della tua presa della traversa. Si gioca 8 contro 8 quindi 16, almeno un arbitro quindi 17, qualche riserva, teniamoci scarsi ma a 20 si arriva; ora sottraiamo la tua persona che sebbene abbia visto non può testimoniare 19 ma aggiungiamo il custode del campo 20, i conti sono questi: minimo venti persone erano presenti all'evento. Vogliamo darci all' eccesso e diciamo 10? tu dici che dieci persone sono testimoni, io dico: e gli altri? Che cazzo devo pensare mister? che ci sono dei non vedenti che giocano a calcio? Nella nostra squadra?! Forse è questa la ragione di tante sconfitte, del centravanti che tira fuori da un passo e del portiere che prende gol su corner? Mister se questa è la verità io non ho niente da rimproverarti: hai due strade, uno, prendi giocatori da dieci/decimi, torneremo a vincere e viva Favazzina beach; due, lasci le cose come stanno, le sconfitte saranno medaglie e urleremo doppioviva per Favazzina blind.

giovedì 19 novembre 2009

Spusey..............3

La porta della camera di Le Long era chiusa a chiave, cominciarono a bussare leggermente, nesswsuna risposta, allora piccola carcagnata, Le Long, si decise ad aprire.
:- Comu mai ti chiudisti a chiavi ? - chiese Spusey
:- Avi na nuttata chi sta vecchiazza viene a trovarmi, na vota pu cuscinu, na vota per rimboccare le coperte, na vota pirchì avi friddu, è viziusa forti -
:- Ma chi voli ? - chiese il dottore, facendu u sceccu 'nto linzolu
:- Dice che assomiglio ad un certo Salvatore che faceva l'amore a tutte l'ore -
:- Minchia da conquista - si divertiva il dottore
:- Ridici sta filarata i buttuni, cu tia Spusey, 'ndi facimu i cunti in patria -

Il taxi li lasciò nel miglior ristorante italiano a Londra, il famoso Mago's Restaurant, specializzato in arancini, pizzette, filej ca 'nduja, piscistoccu a ghiotta, alla fine granita puru se faciva friddu.

Mangiavano a leva leva, chiacchierando fitto fitto

Diceva il dottore :- No supportu a Watson, ogni cosa che dico risponde "Yes, of course", 'nci dicu cu sceccu vola, risponde "Yes of course", se 'nci dicu chi avi i corna sugnu sicuru chi rispundi sempri "Yes, of course", sicundu mia non è mancu infermeri, autru chi dottori -

Anche Spusey si lamentava :- Sherloh dice sempre "elementare Spusey", ogni cosa che dico è sempre "elementare", sicundu mia ha avuto problemi all'elementari, troppi bacchettati -

Le long si sfogò - Miss Marple è na puttanuna, appena vi girate, mi fa gesti con la lingua e ca dentera ch'inci balla è uno spettacolo penoso, Spusey aundi cazzu 'ndi purtasti ? -

Il dottore stava fissando il cameriere, gli fece segno di avvicinarsi

:- Scusa mi sembri una faccia conosciuta, da dove vieni ? -
:- Sono di Favazzina, vi conosco, mi ricordo specialmente quello lungo, era sempre sul molo a pescare -
:- Pure io mi ricordo di te, tu dovresti essere Giacomo, u figghiu i Roccu u bucceri, quando eri piccolo ti curavo -
:- Ora mi chiamano Jack, scusate devo andare, se mi fermo il Mago mi licenzia -

:- Ma cu era ? - chiese Spusey
:- Un figghiu i Roccu u bucceri, lavorava con suo padre, poi è stato costretto ad andare via ed è venuto qua all'estero -
:- E comu mai il padre l'ha mandato via ? - chiese le Long
:- Perchè macellava sempre, anche quando non ce n'era bisogno, quando finivano i buoi, le capre, le pecore, i maiali, lui macellava cani, gatti, lucertole, insomma un fissato del macello e del sangue, gli piaceva squartare.....

Si guardarono in faccia, che culo, il caso era forse risolto


fine 3° episodio


a presto l'ultimo, sperando che m'aggiustano il computer, se no, ve lo lascio immaginare

L'ACQUA

La Fontanella dell'acqua sul terreno comunale non c'è più. C'è stata per anni, sicuramente fin da quando furono fatte le strade. Quando c'era la gente, la fontana era là. Adesso, dei vandali l'hanno ribaltata, hanno rotto i tubi, e rubato il rubinetto. Al suo posto è rimasto un buco pieno di acqua sporca, erba e cartacce.

lunedì 16 novembre 2009

CHI E' COSTUI?


Anzi.. chi era costui? oggi non è più così


Spusey e La vera storia di Jack lo Squartatore 2

Scusate il ritardo, e per colpa dell'analogico, adesso ci vuole il digitale terrestre

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Fu un viaggio lungo e pieno di sogni
Spusey sognava alto, indagini mirabolanti, aiutato dai famosi colleghi d'Oltre Manica, riconoscimenti, consensi e per finire, premiazione diretta dalla regina, baronetto della corona, Sir Spusey non suonava male.
Anche il nostro dottore sognava alto, l'antropologia criminale era il suo pane quotidiano, aiutato dal collega Watson, possibilmente anche da qualche collega con le gonne (naturalmente non scozzese), la vedeva pronta la sua nomination al Nobel per la medicina.
Le Long invece sognava basso, o meglio a mezza altezza, voleva semplicemente trombarsi miss Marple, che a detta di Spusey era un pezzu i cunnu mondiali.
Alla stazione di Londra l'aspettavano due giganteschi sergenti di Scotland Yard
:- Mister Spusey, please.. - salirono in macchina diretti alla villa di miss Marple.
Le Long era impaziente, s'iva paratu i giacca e cravatta, cosa rara per lui, e si ripassava le quattro parole in inglese che conosceva, il Kamasutra invece lo sapeva a memoria nella lingua madre, specialmente le figure.
Venne ad aprire direttamente miss Marple:
:- Good morning, I'm miss Marple, quale onore mister Spusey - disse rivolgendosi a Le Long
Le Long era sbalordito, miss Marple somigliava in maniera terrificante alla nonna di Cappuccetto Rosso, autru chi cunnu, era na vecchia con una camicetta color ciclamino che la faceva sembrare ancora più vecchia
:- Veramente non sono Spusey, sono suo cugino, ancora per poco - rispose incazzato Le Long
;- Mister Spusey, allow me to introduce you sir Sherlok Holmes and his friend, the doctor Watson -
Baci, abbracci, pacche sulle spalle, le presentazioni furono lunghe, in disparte Le Long meditava sulla assoluta necessità del cuginicidio.
Spusey era preoccupato, il caso che gli avevano esposto era veramente difficile, si trattava di omicidi seriali, l'assassino aveva già ammazzato squartandole diverse donne, tutte prostitute, lo chiamavano per questo Jack lo squartatore.
Ma più che Jack lo preoccupava suo cugino, lo guardava in maniera strana, stai a vedere che s'era incazzato per quella ingenua palla che gli aveva raccontato su miss Marple, sapeva che era negli anni, ma addirittura una vecchia, sti cazzi d'inglesi come invecchiavano velocemente.
Per non parlare di Sherloh Holmes, comu cazzu faciva mi vai in giru ca mantellina, come i bambini del collegio, poi quel cappellino a doppia visiera, a pipa chi si stutava sempri.
Più che un detective gli pareva un cazzuni paratu a dritta.
Il nostro dottore sì era appartato con Watson e parrava strittu strittu.
:- Naturalmente siete tutti miei ospiti, per lei mister Le Long, la camera vicino alla mia - disse miss Marple facendo gli occhi languidi a Le Long
:- Preferisco l'albergo se non le dispiace non... miss Marple - disse Le Long
:- Ma quali albergu - intervenne Spusey - stiamo qua tutti uniti -
Pallumaru e tirchiu
Dentro la villa immersa nella nebbia, due ombre si aggiravano furtive nel buio, a caccia entrambe del frigorifero. Erano Spusey ed il dottore
Contemporaneamente allungarono le mani per aprirlo, toccandosi urlarono spaventati.
Alla luce fioca dell'elettrodomestico si riconobbero
:- Minchia, non c'è nenti, sulu the, ma non mangia mai sta cristiana ? - disse Spusey
:- Staiu murendu i fami - disse il dottore - darei la tua vita per un panino col il salame -
:- Chiamamu Le Long e andiamo a mangiare fuori in qualche ristorante italiano - suggeri Spusey

Fine del 2° episodio

domenica 15 novembre 2009

...Ancora 2 - 1 !!!! UHMMMA!!!!

Inizia l'ennesima partita...
oggi giochiamo contro il "REALPOMPERO" primo in classifica.
Favazzina beach per la prima volta al completo di uomini... (incredibili eravamu 3 in panchina).
Inizia la partita...
Grecu in porta,difesa composta da BELLOEIMPOSSIBILE , U FERROVIERI e U MARZIANU
Centrocampo diretto dal NEGRETTO centrale TAVY e l' EX RIBELLE sulle fasce e per ultimo l'attaccante... U MISTER .
Partita bellissima per i primi dieci minuti si vede solo il FAVAZZINA BEACH in campo. Propio al decimo minuto dopo una palla recuperata da BELLOEIMPOSSIBILE e passata al NEGRETTO che ispira le doti funamboliche del TAVY, dopo un bel movimento fatto dal MISTER il TAVY passa la palla al MISTER che spalle alla porta stoppa la palla di petto e cn una splendida rovesciata calcia a colpo sicuro,........ portiere battutooooooooo la palla si infrange sulla traversa!!!!! Arriva di gran carriera il TAVY a porta sguarnita colpo di testaaaaa fuori !!!!! ... e va bhò ncuminciamo ca sfortuna!!!!!
dopo questo il Mister esce.... punizione per il REALPOMPERO tiro... GOAL!!! 1 - 0 .
Finisce il primo tempo con questo risultato! Nel secondo temppo girandola di cambi per il FAVAZZINA BEACH... la partita continua ad essere bellissima.. l'ultima della classifica (noi) che mette sotto la prima... la palla non vuole entrare... BY MULIA il nostro attaccante ci prova prima di testa e poi cerca di imitare il MISTER con una rovesciata ma non pigghia mancu a palla!!!quando all'improvviso bella azione corale... da serie A.. il FERROVIERE recupera palla , la passa al centro per MALA, MALA allarga sulla destra al TAVY,il TAVY crossa ancora per il MALA, marcatississimo in piena aria di rigore, e li lampo di genio dell' EX RIBBELLE che sfrutta il movimento del MALA e insacca il GOAL del pareggio... 1 - 1 . GOALLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL
pareggio meritato..... la partita volge verso il termine... l'arbitro chiama 2 minuti di recupero...
quando ormai sembra tutto finito... l'arbitro pronto con il fischietto in bocca per fischiare... ultima azione del REALPOMPERO... calcio d'angolo... L'incaricato del REALPOMPERO a battare il calcio d'angolo si appresta a lanciare la palla in aria di rigore per l'ultimo tentativo...
eeee non è possibile... segna direttamente dal calcio d'angolo... 2 - 1 per loro... finisce la partita!!!!
Inutile dire , parlare... quando non è destino non è destino!!!!
I miei ragazzi ancora una volta ci hanno messo anima e cori !!!! non gli si puo dire niente....
sono orgoglioso di loro!prima o poi STA CAZZA I VITTORIA ARRIVERA!!!!!
Grazie a tutti per il tifo.
...il MISTER.

sabato 14 novembre 2009

.... Eccoti la traduzione...

Notti di luna piena
dall'altra parte della fiumara
ci sono dieci malumbre inpiedi che formano un cerchio che gira lentamente alla rovescia
al centro dello stesso cerchio si trova la sventura a faccia in giu e il culo all'aria come alla pecorina.
Malumbre o alle tre o alle nove vi sposto con un tale calcio nel didietro preciso dentro al buco del culo.
A quel punto le malumbre con voci solenni e un inno melodioso,iniziano a cantare contro il mal di spurtosata e la sventura :

"hai hai chi brigghiu,
fora jabbu e fora maravigghia,
cutra contro della mia famiglia scappa,
prima che io mi risvegli,
ombre prima che la luce risplenda
apritemi la via della fortuna..
CAPITO."

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Notti di luna piena
Dall'altra parte della fiumara *
(avi na vita che per indicare la fiumare si dice appunto "addanda a sciumara" dall'altra parte della fiumara, traduzione letterale.)
ci sono dieci malumbre inpiedi che formando un cerchio che gira lentamente alla rovescia.*
(per essere preciso il testo dice "duodieci" percio 2 o 10 )
Al centro dello stesso cerchio si trova la sventura a faccia rivolta verso il basso e il culo all'aria come alla pecorina.*
(ancora oggi qualcuno usa dire... mentiti... o amintia... "a pecurumbè" !!! )
Malumbre o alle tre o alle nove vi sposto con un tale calcio nel didietro preciso dentro al buco del culo .*
(anche il termine "carcaniata" si usa ancora appunto per dire... "si non nti di vai i ccà t tiru na carcagniata!!! " )
A quel punto le malumbre con voci solenni e un melodioso inno iniziano a cantare contro il mal di spurtusata* e la sventura :
( spurtusata = ..dopo aver preso il calcio nel buco del culo . )

" hai hai chi brigghiu" *
fora jabbu e fora maravigghia
cutra * contro della mia famiglia scappa, prima che io mi risvegli, ombre prima che la luce risplenda apritemi la via della fortuna CAPITO "
( "brigghiu" hai hai che calcio/colpo... )
( "cutra" = Sfiga )

Longu spero ti sia bastato!!!!!
...e ricordati che i DOC ci sono pure ora!!!!!!

SAN MARTINO

Era la sera di san martino di tanti anni fa (1997) e io ed alcuni colleghi fummo invitati da un'amica in comune a passare una serata a catania con la prospettiva di conoscere alcune sue amiche e coinquiline. Partimmo in sei con due macchine, tra di noi c'era anche il vice comandante della caserma (un tenente che più babbo non si può). Dopòo ritardi vari, arriviamo sotto casa dell'amica a Catania. Io e un collega ci attardiamo per trovare parcheggio e saliamo dopo gli altri. Quando entro in casa dopo essermi intrattenuto per scambiare 2 battute con la mia amica, mi avvicino verso la cucina. Una lunga tavolata di ragazzi a me sconosciuti mi si prospettò davanti e sul tavolo tanmte bottiglie di vino locale appena imbottigliato e stuzzichini vari, tre piattoni di peperonata e pane. I miei colleghi in pieno imbarazzo erano rimasti in piedi all'ingresso della cucina, la mia amica ci disse di fare noi le presentazioni che lei si sarebbe sistemata per uscire con noi. Io vedendo quella tavola già piangevo al pensiero di dovermene andare, visto che gli altri non si muovevano, spinto da un solitario bicchiere di vino, mi avvicini agli altri e mi presentai: "Ciao a tutti, io mi chiamo Andrea, quel bicchiere è per me? Grazie!" Mi sedetti a tavola con loro e cominciai a parlare con loro come se fossimo vecchi amici, i colleghi dietro di me iniziarono a scambiare qualche battuta. Una ragazza si avvicinò verso il tenente e gli disse: "Scusa mi faresti un favore?" e lui con l'occhio languido da play boy:"Certo dimmi pure", la ragazza:"Prendi quella padella e dagli una lavata altrimenti si incorsta tutta". Noi colleghi iniziammo a ridere sotto i baffi sapendo che i tenente si sentiva un'autorità, e io che ero già al 4° bicchiere di vino, dissi: "Chiddu non è bonu mancu mi si lava a faccia a matina figuriti se sapi lavari na paredda." Nessuno si tratte dal ridere, pèurtroppo subito dopo arrivò la mia amica pronta per uscire e gli altri mi invitarono ad alzarmi e uscire con loro. Mio malgrado e nonostante le insistenza dei ragazzi che erano stati invitai dalle coinquiline della mia amica dovetti abbandonare quella tavolata ed andare fuori con loro, sicuro che non mi sarei divertito affatto quella sera. Per fortuna andammo a prendere una ragazza che si dimostrò molto simpatica e con la quale ho passato una bella serata senza avere a che fare più di tanto con i colleghi.

venerdì 13 novembre 2009

La rotatoria


Avvertiamo i gentili telespettatori che il previsto secondo episodio della serie "Spusey e Jack lo squartatore", per motivi tecnici, questa sera non andrà in onda. In sostituzione trasmettiamo il documentario "La rotatoria". Ci scusiamo con gli utenti.


La rotatoria

Chiamala come vuoi, rotonda rondeau rondò, in gergo tecnico la chiamano rotatoria alla francese. Ora, vorrei dire che i francesi hanno altri meriti di cui potersi gloriare ma poi le cose che restano sono queste, l'orologio a cucù svizzero, l'hamburger americano, il piscistocco mammolese. Le rotatorie nascono come funghi ferlenghi, migliori dei sopravvalutati porcini, dentro piani regolatori fantasiosi e bizzarri. Quando ne hai costruita una la devi decorare, chissà perché: enormi bumbuli di terracotta, ulivi querce e alberi senza nome, figure bronzee, figure lignee, altre figure, emergono dal montarozzo circolare interno. Da queste parti di Romagna hanno messo perfino una balena a tutto diametro e una bambina che la tira con una corda (foto), tutto di un materiale incomprensibile: un'opera d'arte, come il materiale. Nei dintorni, verso Forlì, ce n'è una così bella che quando la imbocchi non usciresti più, affatato da cerchi che si intersecano, quadrati inscritti e triangoli circoscritti; non usciresti più se non fosse che finalmente svolti alla prima che viene e te ne fotti, tanto, ti sei perso in questa futuristica geometria che pure Euclide socc! (gergo locale, ndr) e vorresti librarti a volo d'uccello e vederlo, ne hai sentito parlare, il frattale. La sto tirando per le lunghe e in tondo per un motivo: sono cose confidenziali, ho tema di parlarne davanti a cotanto pubblico. Notizia riservata e delicata, pur sempre uno scoop: a Favazzina si vorrebbe costruire una rotatoria all'incrocio via marina via aspromonte piazza S. Croce. Si farà se si metteranno d'accordo. La rotatoria serve, non se ne può più di tutto quel casino. "Cu avi a precedenza? don Mimì chi nchiana ra via marina in quanto industriale, Santinu chi veni ra filanda in quanto servizio pubblico, il signor Aurelio chi veni ra villa in quanto funzionario statale, aiu pira puma nucidda chi scindi da largo Caratozzolo in quanto commerciante? servi, eccomu se servi!" (opinioni di P. u continu, ndr). Lo spazio esistente non basta, bisogna allargare. Dal primo sopralluogo risultò che la chiesa è la chiesa pamuriddiu noli me tangere, l'angolo Lilla è distante e va bene così, ci sono quei due palazzi agli altri due angoli, dirimpettai, quelli sì farebbero al caso.

Mbù s'affacciò all'ashricu :-Non sei di Roma e vabbonu ma mancu i Favazzina, a casa a sposti tu!-
-Che sposto e sposto, che ciò le rote? Vedi d'annà più ndietro.-
-Chista è casa favazzinota di favazzinoti qui nasciuti crisciuti e muruti.
-Qua ce stava mi nonno quando doveva ancora nascere la cicogna africana tua.
-Ora scindu e tu cuntu ieu u fattu.
-Nun ce provà, varda chi gadduriu comu a nu masculu.
Duellarono, nessuno ebbe il sopravvento. Quando Mbù disse: -sta casa non si tocca, nzamaddiu m' incateno al palo del campo di pallavolo- aRmon replicò: -manco questa se tocca dovessi stare in mare pe' tre giorni de fila, anche sotto il temporale, anche cor costume-
Si voltarono, quasi per caso, a guardare la bella chiesa di Santa Croce.
Quella notte caddero pezzi di cornicione sugli scaluni ra cresia. Il sindaco si fece il segno di croce allungando di molto verso il basso, poi rassegnò le dimissioni. Il progetto, piccamora, giace accantonato.


...e poi rici chi non pavunu u canoni.

mercoledì 11 novembre 2009

Il Rituale

Lo sapevo che l'avremmo trovato, se ne parlava nella nostra inquieta infanzia favazzinota, il manoscritto che tutti conoscevano ma nessuno aveva mai visto. Scaternando solai cantine ripostigli vari, nel fondo di una vecchia cascia appartenuta a cummari Furtunata (a chi sennò?) è stato trovato il foglio del rituale autentico favazzinoto contro tutte le sfortune e le malesorti. Ho fatto una fotocopia, la posto così com'è venuta. Aggiungo: Mister credo che possa fare al caso tuo per la squadra ma non mi chiedere il significato del testo; mi pare di capire, alla buona, che bisognerebbe che qualcuno della squadra si immolasse per allontanare la cutra, meglio forse il mister che rappresenta la squadra tutta. Per la comprensione del testo (io non ho capito manco che lingua sia) mi affido alla Ciaponno, al capo in persona, filologo di indiscusso prestigio, per fare luce in questo bosco buio.


Notti di luna china


abbandaillasciumara

havvi duodeci malumbre in

circulo lentopedi

firriandu a manu manca.


Nello medio di lo stisso circulo

loca

lo sbinturato mpigna interra e

culallaria

tanquantu lo pecurumbè.


Malumbre hora terza et hora

nona

movere cum talus carcaniata ne

lo deretro

precisu intra di lo pertuso.


Malumbre li autre cum buci

sulenni

et melodiusa hynno cuntra

malus

di lo spurtusato ex sbinturato

cantare:

"Agghiu et ogghiu de brigghiu

fora de jabbu fora de

maravigghia

cutra cuntra di la mia

famigghia

fuggitilla prima di lu mei

risbigghiu

umbre de lo lucus a non

lucendo

apritimi la via, di la furtuna

intendo"


Abracadabra


Hocus pocus


Ubù curuc ulù




Spusey e La vera storia di Jack lo Squartatore

Dalla sua villetta, nei sobborghi nebbiosi di Londra, miss Marple stava scrivendo una lettera ad uno sconosciuto, un investigatore dell'Italia meridionale, un certo mister Spusey.
Ne aveva sentito parlare molto bene dal suo amico Hercule Poirot e voleva invitarlo a Londra per farsi aiutare a risolvere un caso veramente difficile.
Aveva chiesto il permesso a Scotland Yard ed avevano acconsentito, solo quel fanatico di Sherlok Holmes aveva creato qualche problema, ma era solo gelosia professionale.
A dire il vero aveva invitato pure Maigret, ma il francese, grande cafone, l'aveva seppur gentilmente, mandata a cagare.
:- Mi accompagni a Londra ? - chiese all'improvviso Spusey
:- Mancu se cala a Madonna - rispose secco Le Long mentre tirava l'ennesimo cefalo
:- M'invitaru e mi pari bruttu, lo sai che non parlo bene l'inglese -
:- Sbagli se pensi che me ne fotto, me ne strafotto -
:- Mi ha invitato miss Marple, un pezzu i cunnu mondiali -
:- Preparo la valigia - sorrise Le Long
Nel suo studio il dottor Smilzo, stava visitando cummari Giuvanna che non stava bene, non riusciva a digerire, eppure aveva mangiato solo un quarto di vitello, dui iaddini bugnuti, tri cordi i satizzi e na spigula.
Dopo aver prescritto un vaunu di citratu, il dottore ricevette Spusey
Stessa scena
:- Non posso venire, devo curare i miei maia.., scusa, malati - andava dicendo il dottore
:- Pensa Smilzo, ci sarà pure il dottor Watson, l'amico di Sherlok Holmes, un tuo collega, ti potresti confrontare, sarebbe bello e istruttivo - rispose Spusey
:- Allura vegnu - si convinse il dottore
Partirono all'alba, in treno, uno per il trionfo della giustizia, un'altro per il trionfo della scienza e uno alla ricerca ru pilu.

(fine del primo episodio)

martedì 10 novembre 2009

Impressioni d’Autunno

Sotto casa mia c’è una bella striscia di spiaggia ghiaiosa. Pietre e sabbia asciutta dalla parte del muro; e, più in là, cinque sei barche ammucchiate.
Scendo la scaletta m’incammino verso a Frunti. La spiaggia offre poco d’inverno: vetri rotti, bottiglie di plastica e pezzi di legno qua e là. Mi accontento di raccogliere pezzetti di vetro colorati e qualche pietruzza liscia da lanciare in acqua.
Non è come d’estate.. gli ombrelloni, il vocio della gente, e i bambini che giocano in acqua non ci sono.
Il cielo è sempre lo stesso: azzurro intenso, con qualche nuvola color panna montata.
Da lontano, una nave attraversa lo stretto. Un peschereccio bagnaroto, nei paraggi della Snam, fa scivolare le sue reti rastrellando il fondo.
È così chiara e nitida Favazzina, più vera di qualsiasi altra cosa io conosca. Mi sento in debito verso questo posto; ognuno di noi dovrebbe fare qualcosa per non farlo morire.

lunedì 9 novembre 2009

Cronache favazzinote

Dopo un doppio wiskey alla menta, di produzione locale (mago), perfidamente offertogli dal cronista, il bromo chiesastro da blu marino-viola pallido ha assunto un color verde giallognolo.
Convinto di avere la cirrosi epatica, si è sbottonato, ecco i fatti
Pare che lo squalo, detto Palumbo, il capo assoluto, colui che si mangia tutti, abbia approfittato di una sardina minorenne, tale Sardemi, dalla bellezza procace, leggermente zoccola, una Lolita dei mari (perdonami Nabukov)
L'opposizione, bastasa, ne chiede le dimissioni da capo della catena alimentare, dice che è un'indecenza, non c'è più morale, che così si diventa ricattabile da tutte i pesci femmine.
Si è mossa pure la C.E.I. (Conferenza Europea Ittica)diretta emanazione di Capo Vaticano, per la salvaguardia ed il decoro della famiglia, non importa se dovranno pagare l'ICI (Imposta Crimini Ittici, ma raggiungeranno l'accordo.
A conoscenza del fatto, la squala Palumba, si è incazzata come una biscia, quasi una murena, ha preso i palumbini ed è scappatadi casa in una villa di centosettandue stanze, con trenta sogliole cameriere, venticinque razze di scorta, e tre pruppi maggiordomi, era disperata e quasi in mezzo ad una strada o meglio scogliera.
Ha chiesto il divorzio, pretende il mantenimento di un quintale di calamari vivi al mese.
L'0pposizione oramai composta da quattro pesci bolliti, una pescespada in menopausa, due ricci senza spine, quattro triglie pronte per il cartoccio, i soliti cefali anarchici, suggerisce di andare solo con i transpesci (una specie importata dal Mar dei Ricchiones, a largo di Rio) almeno non lo saprà mai nessuno.
Lui nega, maledetto, nega tutto, nega pure l'evidenza, si contraddice, spara cazzate a tutto spiano, dice che è la solita manovra delle spatole comuniste, della lobby dei giudici calamari, delle ope straniere, delle triglie di scoglio notoriamente rosse e bianche e quindi catto-comuniste.
Il nostro giornale, la "Voce del Molo", pilastro della democrazia dei mari, quanto originale, intende porre le seguenti dieci domande:
1 - risponde al vero, squalo, che hai fatto sesso con una sardina minorenne anche se consenziente ?
2 . se si, comu cazzu facistuvu date le diverse dimensioni ?
3 - risponde al vero che le hai promesso un seggio al terzo molo ?
4 - come mai non te la sei mangiata ? era sarda salata ?
5 - l'hai conosciuto all'asilo, e le monacedde ? sono implicate anche loro ?
6 - è vero che alla tua villa di Sanperi facevi le orge anche con le bavose ?
7 - sei un pescecane o un pescemaiale ? (sicuramente non un pescesega)
8 - fai uso di stimolanti ? mangi alghe blu ?
9 - hai usato onde pubbliche, reme nazionali, per spostarti nelle tue alcove ?
10 - perchè non ti dimetti e la vai a fare in culo, squalo di merda ?

Pubbblicheremo queste domande d'interesse oceanico fino a quando non avremo ottenuto una risposta, possibilmente diretta.
Lo sappiamo, andremo incontro ad attacchi selvaggi, a gommoni bucati, materaasini squarciati, punture di tracine, carezze di meduse, abbracci di polipi, subiremo cose da fare tremare i polsi, ma a noi della Ciaponno, s.. ce la ponno

sabato 7 novembre 2009

UNA SQUADRA PER IL MISTER

Mister il pesce puzza sempre dalla testa.. io però ti propongo di cambiare e affidarti ad una squadra vincente, LA FAVAZZINABLOG:



U LONGU fa la torre in attacco
SPUSIDDA sfreccia sulla fascia
U BAMBINU in difesa (un punto fermo)
ARCADE FIRE a centrocampo così mette a fuoco la partita (se si fa male qualcuno cambia ruolo, mericu)
U GRECU non gioca altrimenti si rumpi nautra vota u brazzu, farà l'amministratore della società
MARIO BROSS è il giornalista ufficiale (rigorosamente di parte)
MALUMBRA marca ad uomo (l'ombra degli avversari)
NINO E ROBERTO FICONSGI indisponibili, sono con le veline
ALESSANDRO L.A. e POPY cuochi ufficiali
IL GECO non gioca pirchì u vittiru nta facci
GIORGIONE portierone
NEGRETTO E MBU' gli stranieri della squadra
CHINNURASTAZIONI prenota i treni per le trasferte
TEMPESTA distruggerà le difese avversarie
MARCO infortunato
U RUSSU non lo so, però si abbina benissimo col prato verde perchè complementare
U MARESCIALLO in difesa, arresta l’attacco
TARTARUGA non so chi sia ma è meglio che non gioghi
BELLOEPOSSIBILE tiroimpossibile..
MAGU' tante magie.. in panchina
SCIBBALOCCHIU non l'ho mai visto giocare al pallone, canterà l'inno della favazzinablog
GALANTI direttore morale della squadra
I GEMELLI RU PILU squalificati per atti osceni

IL MISTER, ovviamente, allenatore in campo (nel senso che ha la possibilità di entrare in campo per restituire i palloni che escono fuori)

A sostegno della squadra tutte le donne del blog, ragazze pon pon



avrò sicuramente dimenticato qualcuno, pardon

Mister, e chi voi i chiù...

Malasorti ra Favazzinesi !!!!

Caro zio arcade...
Quest'anno la " favazzina beach" non riesce a vincere una partita!!!! 4 partite un misero punto!!!!
Sfortuna infinita !!!! cu si nciunka,cu lavura e cupi atri cazzi... arriviamo alle partite con gli uomini contati. Scusa se scrivo solo ora ma eravamo in silenzio stampa!!!! Ma ormai dato l'andamento della squadra,della sorte contro... chaimu affari???? cu facimu affari u silenziu stampa???? ... ma si ndi futtimu e parramu!!!!!! tantu peggiu i cusi non poti iari !!!!
Gli sponsor non ci pagano le tv ci seguono e scrivono tutto il contrario di quello che accade nelle partite,i giornalisti ci attaccano e inventono storie e notizie di mercato false,per metterci in cattiva luce con ormai i pochi tifosi che ci seguono.... ummha!!!!!
Zio stiamo lottando contro tutto e tutti... ma non molleremo mai !!!!
Tutti i giocatori che scendono in campo ci mettono anima e cuore... i risultati prima o poi arriveranno... il gruppo è molto unito... o si perde o si vince a fine partita l'umore non cambia... si ride si scherza ecc.. ma si rriva na cazza i vittoria è megghiu!!!!!!
Cqm zio... se tu o altri avete qualke consiglio,qualche aneddoto,un portafortuna carcosa insomma!!!! fateccelo sapere... si non aviti nenti... CI BASTA SAPERE CHE C'é QUALKUNO CHE FAI IL TIFO PER NOI!!! ... farà di certo morale alla squadra...
...... Grazie il MISTER.

venerdì 6 novembre 2009

Crociera sul Nilo




Ciaponno generosa ma oculata aveva reperito un last minute tanto last che salirono a bordo solo alla seconda tappa della crociera sul Nilo. Il battello Karnak vetusto e fascinoso navigava a fumo nero tra il blu e l'azzurro come da pellicola eastmancolor. La cabina numero 32 sarebbe stata adatta per due, poteva andare anche per tre ma la presenza di un quarto occupante, beduino dal sentore di cammello e montone bugghiutu, scatenò la protesta.
-Quandu tornu mi dimettu e mi ndi vaiu cu Mondadori- disse Le Long
-Quandu tornu mi mbivu na cascia i whisky sana sana- disse Spusey
-Quandu tornu?- disse lo smilzo
* ض ي ظ ق ڤ ڽ ښ-

-Vabbò iamu e mangiamu, camina puru tu Alì- disse Le Long.
Seduti al tavolo, mangiavano di mala voglia e pure il vitto diede adito a rimostranze: Le Long si chiedeva che stessero mangiando, carne, pesce, cosa.
-Quandu tornu...
-Capiscimmu Longu; sicundu mia non è mali, faci sciauru comu na saramita rustuta- replicò conciliante Spusey.
Percepirono una certa concitazione attorno a un tavolo vicino, due uomini in uniforme da marinaio confabulavano con un ometto dalla testa tonda, capelli e baffetti neri.
-Cazzu, Spusey: chiddu è Poirot!
-Chi vai ricendu, smilzu. Poirot non è un essere vivente.
-Poirot è immortale, cuginu. Iamu chi ti faci n'autografu- disse Le Long.
- Iati vui.Ti dicevo caro Alì chi mi piaci sta cutuletta, avi u stessu sciauru i quandu rustiva lucertuli abbandasciumara-
- س ى ټ ق چ ڤ **

Non sapevano come dirglielo, Spusey diventava permaloso a volte, dunque lo dico io per tutti: si trattava di un caso grave e misterioso quanto può esserlo la scomparsa del coccodrillo sacro dalla piscina collocata a poppa del battello. Poirot aveva acconsentito a indagare. Ora sarebbe andato a fare i fumenti in cabina a causa di una fastidiosa sinusite, successivamente si sarebbe messo all'opera.
-Ci pensi cuginu, cabina numero 31, i latu a nui-
-Me ne fotto Le Long, di te, di Poirot e del coccodrillo. Camina Alì, facimundi na passiata supra o ponti.-
Due giorni dopo, Poirot aveva completato le indagini ma pareva non aver fretta a comunicare il risultato.
-Sicundu mia non capiscìu un cazzu- disse Spusey
-Capiscisti tu, non è veru cuginu?
-Può essere, Le Long, può essere. Bona sta purpetta, u stessu sciauru i na serpi friuta. Non è veru Alì?
- ێ ڤ ښ ڠ ڭ ***

31 e 32 sono vicini quel tanto che Spusey potè dire:
-Che combinazione, voi siete il signor Poirot, il grande Poirot.
-Oui monsieur, voi chi siete?
-Oserei dire un collega, monsieur. In verità mi diletto soltanto, a tempo perso.
-Ma bene! continuate! J' admire les amateurs.
-Del coccodrillo sacro, signor Poirot? siete a buon punto, credo.
-Bien sur, monsieur. Je connais la fin.
-Je n'en connais pas la fin, Edith Piaf, mi meraviglio dell'abbaglio monsieur: un francese come voi?
-Abbaglio de mes couillons! Io sono belga, belgaaa, hai capito? Sot!
S'incazzau, istericu comu na zitella encore vierge, pirchì non capisci nenti chista è a verità -Spusey riferiva agli amici- pensare che è tutto così facile ah ma di queste cose bisogna masticarne e Poirot non ne mastica.
- ى ظ ع ق ش ****

Il comandante del battello ascoltava, tutti ascoltavano Poirot che finalmente svelava l'arcano:
-Io, Hercule Poirot, vi dico mes amis che il coccodrillo sacro è nel fiume vivo e vegeto. Una mano, più mani pie l'hanno sottratto dal sacrilego amusement pour épater la bourgeoisie. Noi non conosceremo mai gli autori del gesto ma sappiamo perchè questo è stato compiuto. Ridare sacralità al coccodrillo restituendolo al grande padre Nilo. Dans la piscine il était comme une grenouille. Messieurs, un coccodrillo sacro del Nilo non è una rana. Comprendo les exécutants e forse li ammiro, même. J'ai fini.
-A finisti? era ura.- Spusey entrò nella sala tenendosi di braccetto con uno vestito di bianco che portava un cappellaccio bianch'esso in testa -era ura mi fa parrari a mia belgicu francisi o i undi cazzu si', non hai capito niente. Parla Ahmed.
-E' stato lui, mi disse che le spese alimentari erano esagerate, mi disse che poteva passare per pescespada, mi disse che se lo cucinavo bene manco un favazzinotu se ne sarebbe accorto, mi disse macellalo e congelalo. Io ho obbedito ma il colpevole è lui.-
Il comandante del Karnak tentò di scappare ma uno sgambetto di Le Long lo atterrò e lo Smilzo lo afferrò alla gola urlandogli : -Confessa, confessaaa, confessaaa-
-Ou, oh oh calma, Smilzo. Mollulu chi non respira- disse Spusey
Fu un trionfo di folla adorante. Spusey spiegò che non basta essere favazzinoti per risolvere casi come questo ma, testuale, :-Favazzinoti ce ne sono tanti, Spusey è unico.
- ش ي چ ش ك ج ذ *****

(*) Allah è grande, ma vui non siti nenti.
(**) Allah è grande, ma tu si' mbriacu.
(***) Allah è grande, ma a tia non ti sarba mancu Caracciulu.
(****) Allah è grande, ma tu non t'allargari.
(*****) Allah è grande, ma puru iddu ta poti

GRECO HELP ME!!!!!

Per U GRECU:

Hey Grecu, sono Alessandro L.A.
Ho bisogno del tuo aiuto, sto creando un blog su ufo, fantasmi, misteri....... ho gia' combinato un bordello del tipo "Ho creato 2 blog identici. poi li ho persi, non riconoscevo piu' quello giusto da quello sbagliato... infine ho cancellato uno dei due e sono andato avanti fino a che...", ritorno qui "a Favazzinablog" e vedo una cosa bellissima... "I SCALUNI RE CRESIA".... Come posso fare a creare una bella cosa del genere??? Io ho aggiunto Messenger, credi che sia lo stesso??? Poi il casino.... Come faccio a impostare chi e come puo' accedervi?????
Per favore dagli un'occhiata... Poi hai la mia E-mail, giusto??? Se e quando hai un attimino di tempo, mi manderesti una E-mail con le istruzioni che ti ho chiesto????
PLEASE PLEASE PLEASE PLEASE PLEASE
ufodemonsmysteries.blogspot.com

giovedì 5 novembre 2009

Scandali favazzinoti

Da confidenze fattami da un bromo chiesastro, pare che la ricciola, grandissima zoccola, abbia una relazione con un mutulu pinna gialla.
La ricciola, offesa dalle basse insinuazioni, ha ritirato dall'asilo i suoi novantasette figli, creando seri problemi occupazionali alle monacelle che lo gestiscono, pare che sia intervenuto il sindacato, il CPF (Confedarazione Pesci Favazzinoti) per convincere l'adultera a riportare i figli all'asilo.
La ricciola si proclama fedele e onorata, ma sta di fatto che metà dei figli hanno la pinna gialla, mai esistita tra le ricciole, e da Sanperi a Cunduleu, nel mare e fuori, non si parla d'altro.
Uno scandalo
Un gruppo di ciaule, che ha fondato una Compagnia di Canto Popolare, ogni volta che incontrano la ricciola le cantano la "Tamburiata Gialla" in napoletano stretto:
"..puoi chiamarli Ciccie o 'Ntuone, puoi chiamarli Peppe o Lilla, chilli i fatte è gialla, gialla...."
La ricciola inviperita risponde :- Hannu ragiuni, vui siti boni sulu cu citu e ca menta -
E' intervenuto un famoso settimanale di gossips locale, "lo Sputtanamento della Sena", intervistando la fatalona:
:- Signora ricciola è vero che siete una puttanona ? - chiese, senza mezzi termini la sarpa giornalista
:- Come si permette, io sono felicemente sposata...
:- A proposito, dov'è quel gran cornuto del ricciolo ?
:- Ignorante e maleducata, comunque mio marito è in sardegna a caccia di cefali perchè odia la bottarga, senti sarpa sei troppo stronza, quasi quasi ti mangio, anzi senza quasi -
Fine dell'intervista
Lo Sputtanamento della Sena ancora protesta con tutti gli organi di controllo, dichiara che non c'è libertà di stampa, dice che i giornalisti sono le sentinelle della democrazia, adesso vogliono organizzare uno sciopero.
In realtà quella sarpa giornalista era veramente maleducata, non aveva tatto, poi sapeva di fango.Comunque per fortuna della ricciola, presto non si parlerà più di lei, un altro scandalo molto più grande arriva dai fondali.
Pare che un vecchio squalo, detto Palumbo, abbia sedotto una sardina minorenne.
Il bromo si tiene abbottonato ma prima o poi mi racconterà tutto.
Sarò pronto a riferire.



dall'inviato de "La voce del molo" ed.Ciaponnu

martedì 3 novembre 2009

U martorus

Suonavano le due campane al crepuscolo, tre tocchi con la grande, tre tocchi con la piccola, non si poteva sbagliare, era u martoru, le campane a morto, qualcuno del paese aveva raggiunto gli antenati, lasciando quella valle di lacrime che era la vita.
Non sono mai stato d'accordo sulla valle di lacrime, poteva essere che uno la sua vita l'avesse vissuta bene nella sua semplicità, nella bellezza del mare, delle colline, da sciumara, delle bianche spiagge allora immense, dei verdi vigneti carichi d'uva, dai limoni, un tresette con gli amici, fare l'amore al fresco ri vineddi.
Ma quale valle ? Se mai un'angolino, na cantunera, nu bizzolu di lacrime.
Appena le campane avevavo finito di suonare il loro drammatico messaggio, si aprivano le discussioni popolari su chi potesse essere il morto.
:- Oh mamma, cu muriu ?
:- Sicundu mia cumpari Roccu sa stutau, troppu iancu u vitti
:- ma chi dici ? U vitti a vigna chi zappuliava i favi, piuttosto cumpari Nicola, mi pariva nu pocu sbandatu -
:- Ma stativi zitti chi non sapiti i cosi, muriu cummari Ciccina, aieri sira c'era u previti...
:- Ma stai zittu tu, iaddu spinnatu, muriu cumpari Natu, chiddu chi rumpiva lu mattunatu -
Diverse volte, nonostante l'evento luttuoso, si rischiò la sciarra
I sospetti, naturalmente, cadevano sui vecchi e sugli ammalati, che a conoscenza del fatto, toccavano ferro o i loro attributi che lo erano stato
Molto spesso invece si trattava di gente che era morta lontano, in esilio, una sorta di contumacia, nelle lontane Americhe, in Australia, e allora i parenti più stretti rimasti al paese, tenevano una specie di lutto improvvisato, anche perchè non è che fossero molto informati
:- Muriu ?
:- Muriu
:- E comu fu ?
:- A mala sorti, oggi a lui dumani a vui -
C'era gente che aveva la patta dei pantaloni consumata a furia di toccarsi le palle
Dopo le esequie, si teneva il lutto, che poteva essere stretto, meno stretto, alla cazzo di cane, dipendeva dall'entità del dolore o da quello che si voleva dimostrare
Il lutto stretto costringeva i congiunti alla prigionia volontaria per diversi giorni, e allora si doveva fare "u visitu", ossia andarli a trovare per sorreggerli nel dolore.
Il visito si svolgeva in una stanza spogliata dai mobili per l'occasione (certo non erano dei Luigi XVI) per fare largo agli ospiti, con le sedie appoggiate alle pareti, si entrava e dopo aver baciato per l'ennesima volta i congiunti (solo la parte maschiele era presente)si esaltavano i pregi del defunto, dimenticando completamente i difetti, che ha volte potevano essere tanti.
Poi si parlava di caccia, del prezzo dei limoni, della stagione, del mare che avanzava, e dei ceddi i passu che quell'anno passavano volando troppo in alto (e menu mali)
Il lutto meno stretto si limitava al saluto al cimitero, dopo una fila drammaticamente lunga, si dicevano sempre le stesse frasi di circostanza:
- Fatevi coraggio - Simu nenti - U maru - S'indi vannu sempri i megghiu -
Quella che mi faceva impazzire era : Non ci posso credere -
Ma comu non ci posso credere ? Cchiù sicuru ra morti
Il lutto detto a cazzo di cane, come dice in parte la parola stessa, era dovuto al fatto che partecipavano quattro cani, perchè l'estinto non aveva congiunti, solo parenti alla lontana che sbrigavano velocemente la pratica, più per evitare critiche dalle comari del paese, che per l'effettivo sentimento dell'abbandono.
Scusate se vi sono sembrato un pò cinico, tutti quanti abbiamo i nostri morti, ma così vedevo le cose da ragazzo, e come dice il poeta "non volli tradire il bambino per l'uomo"

Il Mago Delle Granite.

Effettivamente dopo 4 mesi di appartenenza al blog, non ho ancora letto alcunche' sul personaggio mitologico, favazzinoto per antonomasia: "Il Mago Delle Granite"...
Oh, dopo 12 anni (che non lo vedevo), non e' cambiato affatti, proprio come una volta:

1) Canotta bianca, pezzata con macchie varie;
2) Calzoni corti beige;
3) Zoccoli in legno con banda bianca;
4) Piedi stile licantropo (non sto a descrivere...).

Una cosa che ho notato e' che la sua pomposita', megalomania e potere magico (non per niente e' "Il" Mago) si sono un po' affievolite nel tempo a differenza delle granite (fonte di guadagno e fama) che sono straordinarie, probabilmente le scorie radioattive che l'autovettura prontamente parcheggiata all'interno del locale alla chiusura emana, hanno creato questa dipendenza alle sue creazioni che le rende irresistibili, senza dimenticare la famosa pizza (all'inconfondibile sapore di cartone!)...
Ricordo quando aveva fatto fare la scritta enorme "Il Mago Delle Granite"... Ma quanto lo abbiamo preso per il culo?!?
Ogni sera c'era l'appostamento dei soliti (me compreso) che all'unisono gridavano: "Il Maagooooooo!!!" e scappavamo via!
Una volta passo di li' e lo sento parlare con il padre di Alessandra G. e Pietro G. e gli chiede: "Senti, per cortesia, quando la sera i figghioli urlano "il mago", non e' che li rincorri e ne prendi qualcuno, visto che io sono vecchio e non cela faccio a stargli dietro?".
Probabilmente la risposta e' stata: "Chisti sunnu cazza toi!", poiche' non siamo mai stati rincorsi da nessuno... MAI!

E' MORTA NATUZZA EVOLO

"E' cosa certa quel che vi dico

tutto ciò che chiedete nella preghiera

abbiate certezza che è già vostro

perché così dovrà avvenire

per volere della Madonna"




San Francesco di Paola








lunedì 2 novembre 2009

Il giorno dei morti

Il giorno dei morti, nonostante fosse un giorno mesto e malinconico, per noi ragazzi era invece un giorno di festa.
Già dal mattino, mentre le nostre madri si preparavano per andare al cimitero, noi, nell’attesa di aiutarle a portare fiori e candele, fremevamo impazienti.
Quel giorno tutte le donne del paese si recavano al cimitero e, come era consuetudine allora, ci passavano tutta la giornata, animandolo intensamente, facendolo almeno in quell’occasione, mi si passi il termine, quasi vivere.
Seduti davanti alle tombe su delle sedie che si portavano da casa, facevano a gara a chi piangeva meglio i morti, ricordando minuziosamente, tra un singulto e l’altro, tutto quello che di buono, in vita, i loro cari avevano fatto.
Dopo la messa in suffragio dei morti, che il prete celebrava nella piccola cappella, e la benedizione delle tombe, noi ragazzi ci sparpagliavamo per il cimitero a raccogliere la cera sciolta delle candele. Talvolta vi era qualche donna che si rifiutava di farcela prendere, ma noi non demordevamo e attendevamo il momento propizio per fregargliela .
Quando ne avevamo a sufficienza tornavamo in paese e, al riparo in un vicolo o in un angolo di strada, dopo aver acceso il fuoco, la scioglievamo dentro una latta. La versavamo poi dentro delle canne che avevamo opportunamente tagliato in precedenza e nelle quali mettevamo un pezzo di corda per fare da stoppino. Appena la cera si raffreddava tagliavamo le canne e ottenevamo delle rudimentali candele. Era più che altro un gioco, un modo per divertirci e passare il tempo, poiché quelle candele non le usava mai nessuno e finiva, dopo tutto quel lavoro, che le gettavamo tra i rifiuti. Ma l’anno dopo, il giorno dei morti, eravamo ancora là a rubare cera sciolta e a fabbricare candele.
Nel pomeriggio, solitamente, facevamo solo una fugace apparizione al cimitero e andavamo via quasi subito per recarci negli orti lì vicino a rubare le prime arance che già, dai primi di novembre, cominciavano ad ingiallire. Poi, spiaggia, spiaggia ritornavamo in paese e finivamo immancabilmente al campo a giocare a soldi con le ciappe oppure o ligneddu, fino a quando il sole tramontava e veloce calava la sera mettendo la parola fine ad una giornata che, sebbene ricordasse lutti e tristezza, noi ragazzi, nella nostra spensieratezza, avevamo vissuto allegramente.