Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
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Salutamu!
UGRECU

martedì 20 ottobre 2009

Ancora tressette


(...) questo manuale è prezioso. Avrei dovuto scriverlo io, purtroppo nel recente torneo di Cardeto bussando a coppi mi fratturai lo scafoide della mano destra. Ho trasmesso oralmente al mio allievo le mie conoscenze del gioco e pertanto la teoria che troverete esposta in questo libro è farina del mio sacco, sta a voi metterla in pratica nel migliore dei modi (...)
U longu Introduzione

La dedica
A Malumbra: non ndi pigghiasti i nenti
Al Grecu: tu, nenti ru tuttu

(...) i quattro ai lati del tavolo sono necessari, gli otto-dieci attorno sono indispensabili. Chiusa la mano si apre l'assemblea che dovrà decidere pirchì non ti lisciasti l'asu, pirchì non ti chiumbasti u dui e pirchì ti ostini a voler giocare quando di questi dieci ce ne sono almeno nove che giocano meglio di te. Il decimo, il cane Girbiu, dorme sotto il tavolo e non è interessato. Se giocate indoor aumentate la velocità del ventilatore a soffitto senza farvi vedere da Giuanni perchè a lui la corrente fa male a causa della cervicale da bolletta enel; all'aperto state attenti a non sedervi schiena alla strada fuori dal riparo del vano videogiochi, potreste trovarvi sul cofano dell'automobile 850 Fiat di Vicenzu proveniente dal rione Villa,(...)

(...) ricorda che esiste la partita perfetta: se il tuo compagno ti dice che hai sbagliato a giocare il venticinque non fare il permaloso anche se avete dato cappotto. Chiamati fuori dichiarando forte e chiaro "mi chiamu fora" ma prima conta bene i punti: perdere con trenta e due figure è una figura del cacchio. Puoi chiamarti fuori anche prima di giocare: devo andare a messa (Dio), parto soldato (Patria), devo uscire con mia moglie (Famiglia), le tecniche più usate; quello che disse vado a comprare le sigarette e tornò dopo 25 anni non riuscì a chiamarsi fuori, "settiti e ioca, a cu spetti?", si sa i giocatori di tressette hanno la pazienza di Giobbe e memoria di ferro (...)

(...) attingendo alla casistica riportiamo qualche esempio di finale di partita. Partita 1 punteggio 27 pari, alla mano si bussa bongiocu e già si sorride, l'ultimo bussa bongiocu anch'egli. "Chi mindi futtu" fa il primo "ci aiu tri tri" e ne gioca uno per vincere. "Puru ieu mi ndi futtu, aiu quattru asi e mi chiamu fora" ride bene l'ultimo di mano. Partita 2 punteggio 30 pari, il primo di mano gioca la sua unica carta di buongioco, il tre di denari, per fare il punto. A manu girandu raccoglie figura, liscia e liscia. 30 e due figure, gioca scartina a spadi gli avversari incassano l'asu col tre e vincono la partita. Si calano le carte, il compagno di quel tre di denari aveva in mano il due dello stesso seme. Manicomiu: "chicazzufacisti, pirchì no mintisti?", "non mi hai chiesto la migliore", "ma cazzuni ca mbragghia cu dui facivumu trentunu", "a prossima vota parra chiaru", " ma chiù chiaru i cusì", "i reguli sunnu reguli", "ma vafantoculu", "ma vafantoculu tu". La disputa tra miglioristi e pragmatisti durò tre mesi. Voi per chi parteggiate?
FINE


18 commenti:

u'longu ha detto...

che dire ? sia per l'argomento trattato, sia per la raffinatezza della casistica, sei promosso, con l'avallo del mio eterno compagno Natale, a giocatore di tresette di prima fascia.
Purtroppo le immagini mi aprono ferite ancora fresche, attenuate però dalla tua verve e dalla tua ironia, in quest'ultime sei un maestro, un grande maestro

romanaccia ha detto...

Meraviglioso e incomparabile. Molti complimenti per l'editing.
1. Mi chiedevo se fosse reperibile il volume di Calasso e soprattutto quale fosse il suo nome di battesimo.
2. Non ci dormo la notte e ormai sono molte moltissime notti: ma davvero bisogna piombare il venticinque secco, tutto il venticinque no matter what? Allibisco. Longu, dimmi almeno che hai calato liscio a denari chiedendo il due. Se no è segno che mi mancano proprio le basi e mi darò in via definitiva al rubamazzo. E comunque, come va la mano? Meno male che non hai ribussato
3. Anche la fuitina parte II è assai amusante specie il cinque maggio

arcade fire ha detto...

Sì era un refuso, Calalasso. Roccu Calalasso. A ognuno il suo: io rispondo per la mano del longo attualmente in cura presso il Rizzoli di Bologna, istituto ortopedico tra i migliori al mondo (a spese della Ciaponno).Giusta osservazione, se avesse ribussato? Azzardo: frattura doppia? Per il 25 la parola al lungo.

u'longu ha detto...

Claudette, piombarsi il 25 non deve e non può essere d'interesse primario, bisogna prima vedere le varie fasi della mano, la legge del compagno, l'utilità di tenerselo o meno.
Rimane una variante, come tutte le giocate del tresette.
Scrivo con enorme fatica data la frattura dello scafoide, che per me prima poteva essere anche un'imbarcazione con scafo abnorme.
Dimenticavo una sottigliezza che mi è piaciuta tanto, il cane Girbiu sotto il tavolo, che raffinatezza

chinnurastazioni ha detto...

Mario come sempre i tuoi racconti sono dettagliati, precisi ed ironicamente allegri. Mi piace leggere quello che scrivi! Mi diverto!

mbù ha detto...

Bella proprio questa lezione, purtroppo me ne sono perso tante altre mi serve per forza il manuale. Ho passato anni a far parte del gruppo dei nove che stanno a guardare cercando di carpire i segreti del tresette, ma anche se ho visto decine di partite di bravi giocatori, quando entro in gioco io no nsempre faccio le cose giuste

Spusiddha ha detto...

Stupenda Mario, da vero maestro e non solo di tresette(?).
La tua verve, grazie a Dio, non si esaurisce mai.
Mi hai fatto venire la voglia di tornare a giocare a carte, magari con la romanaccia come compagna, mi manca tanto quell'atmosfera!

u'longu ha detto...

Spusidda, se giocate tu e la Romanaccia le perdete tutte

romanaccia ha detto...

La fiducia del maestro è tutto. Grazie Longu

arcade fire ha detto...

Capo, il maestro non connette: è sotto morfina per il dolore alla mano

romanaccia ha detto...

Sarà. Intanto io non pago niente perchè la mano non se l'è rotta sul lavoro. Il Rizzoli di Bologna può pagarselo con il premio che ha vinto al torneo.

arcade fire ha detto...

Quando perdi a tressette diventi una belva capo.

Anonimo ha detto...

Capo, non per colpa tua, che sei una mia allieva, per Spusidda che è scarso, non distingue un 25 da un 29, poi per lui il 28 è il giorno dopo lo stipendio.
E' talmente buono che chiede scusa all'avversario se gli fa cappotto.
A tresette bisogna essere cattivi e irridere sempre l'avversario, o megghiu prenderlo per il culo.
Spusidda è troppo tenero per giocare a tresette, tu capo, appartieni, come me, alla categoria di quelli che lasciano terra bruciata, sempre a tresette naturalmente.

u'longu ha detto...

Capo, ti considero una mia allieva, quindi una capace.
La colpa sarà di Spusidda, è troppo buono e poi diciamoci la verità, è scarso.
Non distingue un 25 da un 29 e considera il 28 il giorno dopo lo stipendio.
Troppo gentile per il tresette e capace di chiedere scusa all'avversario se gli fa cappotto.
Invece l'avversario bisogna irriderlo o meglio prenderlo per il culo.
Io e il mio socio, il grande Natale, siamo maestri in questo, facciamo intendere che se perdiamo è solo squisitamente fortuna di chi si è permesso di vincere, quasi una lesa maestà, se vinciamo invece, diventa come fosse una cosa naturale, come bere un bicchiere d'acqua.
E' un gioco di duri, e tu capo, potrai fare parte del club.
Me la sono cavata bene ? spero di avere mantenuto il posto.
Mario la morfina ormai per me è acqua fresca, mi fumo l'impossibile.

Spusiddha ha detto...

Romanaccia io sono pronto a lanciargli la sfida, vediamo se siamo scarsi!

mariuzza ha detto...

grande come al solito Arcade, insieme ai tuoi compari tenete alto FavazzinaBlog

romanaccia ha detto...

lanciamo lanciamo

mario bross ha detto...

Storia straordinaria e ricca di ricordi molto vicini. Il tressette a Favazzina ha contagiato intere generazioni. A casa da me, si facevano sfide infinite di tressette e di "calabrisella" (in attesa che arrivasse il quarto): gara uno, rivincita, bella, bellissima, bella delle belle, la più bellissima di tutte, ecc. (in palio c'era uno straordinario Mottarello)