Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

domenica 11 ottobre 2009

LA FUITINA

La fuga d’amore alternativa al matrimonio. Gli aspiranti coniugi, per indurre e costringere le rispettive famiglie alla concessione del matrimonio, li piazzavano di fronte al fatto compiuto. Con questa pratica si accelerava il matrimonio riparatore. Tante volte le famiglie stimolavano la fuitina per evitare i costi matrimoniali che non potevano sostenere. I miei genitori sono stati attori di una fuitina con complice la zia di mia madre
Dopo vari contrasti familiari si decide “La Fujtina”: Si prendono accordi con un parente disposto a prendere in casa la coppia Fujuta, si avvisano parenti compiacenti, si organizza il viaggio. E poi si scappa. La fuga è un modo per placare i conflitti attraverso il fatto compiuto e generare tra le famiglie contrastanti un sentimento di pace e tregua. A questo punto il consenso dei familiari diventava inevitabile.

4 commenti:

arcade fire ha detto...

sa fuivunu e o spissu figghi nascivunu: figli di una fuiuta.
Bello questo ricordo di un'usanza tutta meridionale

u'longu ha detto...

Ero convinto, da ragazzo, che la fuitina fosse un soppruso ai danni della ragazza o comunque un gesto estremo, quasi mafioso.
Solo più tardi ho capito che erano d'accordo, ma non sempre

Spusiddha ha detto...

Caro Nino la fuitina non è quella fuga romantica che in un primo momento può apparire, anche se, ancora adesso, le famiglie più povere, pur di sposare i figli, di comune accordo, fanno ricorso a questo espediente.
La realtà in molti casi era ben diversa e una ragazza, solo perché un uomo si invaghiva di lei, era costretta a subire il rapimento e la violenza, inoltre per non essere considerata disonorata e rimanere marchiata a vita, anche se non amava l’uomo che le aveva usato violenza, suo malgrado era costretta a sposarlo. La prima che ebbe il coraggio di ribellarsi a questa pratica da Medioevo, fu Franca Viola, che nonostante la violenza si rifiutò di sposare il suo rapitore e addirittura lo denunciò.

chinnurastazioni ha detto...

Il caso di Franca Viola è stato un atto di stupro e rapimento. In sede di processo si è cercato di addurre alla fujtina d’amore l’accaduto, ecco perché Franca Viola ha rifiutato il matrimonio. Comunque in passato alcuni uomini, in genere di famiglie benestanti o malavitosi prendevano le donne che desideravano con un rapimento vero e proprio, ma la fujtina di cui parlo io e che è in uso nel sud d’Italia ha la vera caratteristica di una fuga d’amore, per fugare le spese ed anche i parenti che in circostanze matrimoniali sono molto pericolosi! Un tipico strumento persuasivo, un escamotage dei due innamorati quando il loro amore è contrastato da una o da entrambe le famiglie