Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

mercoledì 14 ottobre 2009

La cresima

Erano gli inizi degli anni '60, mese di maggio o giugno, non ricordo, ci preparavamo alla prima comunione e alla cresima.
A quei tempi comunione e cresima si facevano in un'unica soluzione, diventavi soldato di Dio anche se ti chiedevi dove fosse la guerra, anzi non tichiedevi proprio niente, pensavi al regalo, sapevi che era il solito orologio, speravi soltanto che fosse più bello di quello degli altri.
Si faceva tutto in un'unica soluzione per risparmiare, pertanto un solo vestito, un solo paio di scarpe, una sola festa e naturalmente un solo regalo.
Un'unico rompimento di palle anche per la Curia, perchè a quei tempi veniva nientepopodimenoche Sua Eminenza l'Arcivescovo, di persona personalmente (direbbe Catarella).
Era vestito con paramenti di verde smeraldo, con un cappello che l'allungava di mezzo metro e con un anello grande quanto la mano, che tutti, dico tutti, dovevano baciare, i più fanatici con genuflessione, quelli leggermente impegnati, con inchino, quelli che se ne fottevano, avec nonchalance, come si baciasse la mano ad una signora.
Fervevano i preparativi, per l'occasione la chiesa era tirata a lucido dalle pie donne che la frequentavano, non mancavano mai i fiori e le candele nuove, le statue di cartone dei santi spolverate che sembravano nuove, nuovi arredi sacri che mani pazienti avevano lavorato all'uncinetto, insomma come fedeli si faceva sempre un dio (è proprio il caso) di bella figura.
Il programma prevedeva:

una delegazione popolare, formata da industriali e da esponenti politici del paese (Agnelli e De Gasperi 'ncha putivinu s..)che accoglieva l'alto prelato, offrendolo all'applauso della folla festante, quasi un'ovazione (dico quasi perchè c'era tale Rocco detto "u capraru" che aveva il maledetto vizio di fischiare sempre e comunque)

messa solenne, durante la quale, dopo un'omelia che non finiva mai (gli Agnelli e i De Gasperi s'addormentavano sempre) i ragazzini venivano cresimati e comunicati (si dice così ?)

ultima, ma non ultima, per puro diletto dei fedeli, specialmente i genitori delle reclute, la gara di catechismo

Il probabile porporato, dall'alto del suo scranno, faceva delle domande a caso ai cresimandi, naturalmente di catechismo, non sia mai che chiedesse una volta qualcosa sullo sfruttamento del lavoro minorile.
Tutto, sapevamo tutto, eravamo preparatissimi, io poi sapevo tutto il catechismo a memoria, sapevo sia le domande che le risposte, altro che Lascia o Radoppia.
A chi va a fare le prima domanda il sant'uomo ? all'unico, ripeto unico, raro, introvabile, incurabile, scemo del villaggio.
:- Bel bambino, chi è Dio ? - chiese mieloso il gerarca cattolico allo scemo
:- E ch'indi sacciu ieu ? no vitti mai - rispose lo scemo,( adesso è un assessore del Carroccio in un comune importante del nord, parla brianzolo e odia i tèrun)
:- Quanti sono i peccati originali ? - insisteva il futuro cardinale con lo scemo
:- E torna a coppi, ma chi boi ? Vatindi a to casa inveci mi pigghi a schiaffi a tutti quanti - lo scemo era ancora incazzato per lo schiaffo della cresima
Il prete lo avrebbe fucilato, le Signorine di Napoli erano per l'impiccagione, noi bambini invece ridevamo tutti come matti, troppo forte il nostro eroe.
Nonostante il mio sapere non mi fu mai posta una sola domanda, con mia grande delusione, ma sopravvissi e come vedete sono qua, a vostra disposizione, e se campa ancora, anche dell'arcivescovo o cardinale o papa, però qualche domanda, gliela vorrei fare pure io

10 commenti:

arcade fire ha detto...

COMUNE DI SPAPARANZATE BRIANZA
Assessorato all'attuazione del programma

L'è minga ver quel e dis lu, mi sun lumbard. Mi a Favazzina? Se c'ero villeggiavo. Son stà batezà e cresimà nel fiom Eridano che l'è un po po di fiom minga la sciumara de terun. Basta sputtanare quello che è stato giudicato da me il miglior assessore degli ultimi 150 anni.
Firmato
dott. Lorenzo Tramaglino

Ma quali Lorenzu, Tramaglinu poi?
Signor Lungo aviti raggiuni era u chiù sceccu ru paisi, ndi pigghiau puntati nto culu e ora mi faci l'assessori: ndi mbivisti acqua i puzzu, tabba! Sul titolo di dottore non posso eccepire, cà aiva a quinta elementari può essere però che dalle parti di Reggio o Catanzaro, al seguito di certi ministri...certi concorsi...certi esami...può essere, non sacciu.
Firmato
Cicciu C.(fiuuuuuuu)

Bella Mimmo
Da un pò che lo so, ci vogliono gli atei a rendere gradevoli le religioni.
Firmato
Arcade fire

peppa ha detto...

come al solito anche le cose sacre raccontate da te sembrano barzellette . arrivare fino in fondo alla lettura del post con qualcuno che ti sta vicino contagiandolo con il tuo ridere è più difficile ancora.non ne parliamo poi quando ho letto tutto ad alta voce, perchè quel qualcuno ha commentato.io sacciu chi ogni annu a stanza i pranzu mia traslocava all'asilu nte suori. u primu chi mangiau nte piatti boni i porcellana e biviu nte biccheri i cristallu fu u viscuvu .avia u nci dugnu puru i seggi e a tuvagna i linu ricamata amanu . non vitti mai nenti i sti cosi belli ,pecchì tanti mammi du paisi avemu u cucinamu pe igiu ,pe suori ,po previti e pe tutti chigi chi u ccumpagnavanu .ancora ridiamo.

u'longu ha detto...

Protesto vivacemente contro questo racconto che deturpa la mia immagine fino adesso immacolata.
Chi è questo Longo ?
Sicuramente un ateo miscredente e senza ombra di dubbio, un comunista.
Non ero scemo, ero disadattato, ho trovato la mia dimensione tra le anse del grande fiume e i verdi laghi della padania. Dimenticavo,
tèrun

Malumbra ha detto...

Longo altro che ateo, tu mi sembri un innamorato di Dio ferito dalla Chiesa.

u'longu ha detto...

Malumbra io sono un ateo che pretende, solamente pretende, di sapere qualcosa di religione.
Naturalmente sono affezionato alle cose della mia infanzia, quella si imbevuta di cattolicesimo, alla frequentazione dell'Azione Cattolica, oramai in disgrazia sia con questo papa che col precedente.
Preferiscono Comunione e Liberazione

chinnurastazioni ha detto...

Mimmo il tuo racconto della cresima mi ha riportato ad un tempo non tanto lontano. Perché in questo mese di maggio, mio figlio Lorenzo ha fatto la cresima e la comunione nello stesso giorno. Sembra che la chiesa avendole provate tutte per accogliere i giovani fedeli, è arrivata alla conclusione che: “ cu rassa a vecchia pa nova mali si ritrova” . E così per ben 5 anni sono stato coinvolto in catechesi indirizzate alle famiglie dei futuri comunicandi e cresimandi, con lo scopo di fare capire che siamo noi quelli che devono educare alla fede i propri figli. In questi cinque anni mi sono anche divertito, ma il momento più gioviale è stato il giorno della cerimonia. L’ambiente era molto simile a quello che hai descritto magistralmente tu. L’unica differenza era che ci trovavamo in mezzo ai pùlentun piuttosto che ai tèrun! Non mancava il compare cardolazzo con catena d’oro al collo, le fedeli catechiste al primo banco, i bei vestiti e non, gli invitati che a differenza di qualche anno fa aspettavano con gioia il momento del pranzo. E’ stata una giornata allegra che ricordo con piacere , il più felice di tutti credo sia stato Lorenzo sia per i regali che nel frattempo hanno acquistato valori diversi da quelli che ci potevamo aspettare noi, sia per l’importanza del giorno dal

u Grecu ha detto...

Sono tornato e cosa ti leggo? Uno dei racconti più belli della storia del blog! Grandissimo Longu!
Malumbra, mi mancano le nostre discussioni a tema religioso. E' meraviglioso fare le 4 del mattino sutta u ficus parlando dei massimi sistemi. Un'altra riflessione che mi viene spontanea è pensare che ogni generazione abbia avuto il suo scemo del villaggio... o forse in diverse occasioni lo siamo stati un po' tutti :-)

Malumbra ha detto...

Longu che l'azione cattolica sia in disgrazia (anzi di più) sono d'accordissimo, tutta colpa dell'attivismo a discapito dello Spirito. A te invece Dio ti aspetta sempre, fino all'ultimo respiro

Spusiddha ha detto...

Longo scusa il ritardo, ma Malumbra mi ha rubato il commento, ma sutta sutta non è chi avi ragiuni?
Bellissima e divertentissima storia, grande come sempre!

u'longu ha detto...

Ebbene si, non riesco più a nasconderlo, vado a messa tutti i giorni, però la comunione un giorno si e uno no.
Non ho superato l'esame per servire messa, mi faranno fare un corso di recupero.
Bocciato sul suono del campanello (fuori tempo) e non so dosare l'incenso ( un fumo ra madonna)
Dopo questa confessione (n'autra ?)
mi sento rinato, comu na Pasqua