Era l'inizio di una nuova stagione estiva,un periodo molto amato da noi favazzinoti, perchè non c'era ancora la ressa dei giorni più caldi e di solito in spiaggia eravamo sempre gli stessi, tranne quell'anno......
A fine giugno i bagnanti eravamo sempre e solo noi, quel giorno sulla spiaggia ci eravamo ritrovati in pochi:io, u pacciu, pelè, me frati, tempesta e i so cugini.assieme a noi c'era anche una persona che come era solito fare stava a mollo con l'acqua che gli arrivava al giro vita, intento a scrutare tutto quello che c'era intorno. si discuteva del più e del meno, quando, un soggetto mitologico di favazzina, si stava destando da una pennichella schiacciata sotto il muro di m...a. io e pelè facemmo un commento su questa persona e subito il bagnante disse a mo' di battuta ""capiscisti...chisti su l'amici i donatu""riferendosi a tale personaggio. A queste parole u pacciu, sdraiato sul molo a pendere la tintarella rispose inviperito""chi vo riri, chi ieu pozzu stari sulu cu sta genti?"", innescando un batti e risposta fulmineo ""pirchi a ca..u canusci tu?""disse lui e u pacciu, inca...to ""ieu canusciu a cu sacciu ieu?"". per stemprare un pò i toni intervenni dicendo o pacciu ""va bò non viri chi sta schirzandu?"", ma u pacciu con ormai l'adrenalina a mille ""pirchi avi a diri sti cosi, cu ca..u si senti u berlusconi d'italia?"". A queste parole il nostro amico si giro verso di lui e gli disse""comu ti permetti mi mi rici sti cosi?"".Tutti noi partecipi alla discussione capimmo che la situazione stava prendendo una brutta piega e a complicarla ancora di più fu la successiva risposta ru pacciu""mi permettu pirchì tu non ha diri certi i cosi i mia"". ADDIO la goccia aveva traboccato il vaso. Il nostro amico disse ""rici natra cosa e vegnu docu"" con gli occhi ormaiiniettati di sangue. Noi altri no parlavamo più non sapevamo se ridere o piangere per quello che stava succedendo, e in tutto questo u pacciu penso bene di rispondere""e quandu veni ca chi fai?"". senza risposta l'uomo uscì dal mare e si mosse verso il molo, io pensai che non lo avrebbe raggiunto e si limitasse e dirgli qualcosa a distanza, ma u pacciu prese in mano uno zoccolo di mio fratello per dimostrargli che era pronto a difendersi senza paura. Tutti noi eravamo allibiti dalla situazione e quando lo vedemmo salire sul molo non sapevamo cosa sperare, sapevamo che non si sarebbe fermato e u pacciu sembrava intenzionato ad affrontarlo, ma la sua fu solo una finzione, per fortuna u pacciu rinsavì e si buttò giu dal molo iniziando a correre verso le barche dei martello, non contento di questa resa l'altro si catapultò dal molo e iniziò a tirare dei sassi verso u pacciu il quale a una distanza di sicurezza(100 mt.), si fermò.noi eravamo rimasti sul bagno asciuga (lato lido) perchè non avevamo il coraggio di alzarci per vedere cosa fosse successo o pacciu. quando le cose si sono calmate siamo andati oltre il molo e per nostra gioia vedevamo in lontananza u pacciu ancora vivo e due enormi fosse lasciate dal nostro amico (no u pacciu) sulla spiaggia a seguito del suo salto. delle pietre, mia personale disperazione, quando mi impegnavo a realizzare il campo da beach-volley, non ve ne era ombra perchè erano state usate tutte per tentare di colpire u pacciu, fortunatamente nè lui, nè le barche dei martello furono colpiti. tutti noi aspettavamo che l'uomo sbollentasse un pò cecando di fargli capire che no doveva prendersela per due parole dette e che u pacciu lo aveva sempre rispettato. ricordo l'ultimo commento di pelè rivolto verso di lui ""facisti bonu mu pigghi a petrati pirchì avi a capisciri chi i cristiani cchiu randi sannu a rispettari"".
naturalmente dopo pochi giorni tutto ritornò come prima e u pacciu e l'altro sono ritornati ad esere amici come prima.
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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Salutamu!
UGRECU
martedì 5 febbraio 2008
fui... pacciu....fui...
U scriviu: mbù u iornu: martedì, febbraio 05, 2008
Argomento: Storie 'i Favazzina
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