Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

martedì 26 febbraio 2008

u canceddu

La discussione intrapresa nell'ultimo post, mi ha fatto ricordare un aneddoto relativo alle automobili che circolano a favazzina.
A quei tempi, mi riferisco ai primi anni 90, io, u pacciu, tempesta e altri ragazzi, andavamo spesso a trovare un signore che nel primo pomeriggio era solito stare fuori casa sua a riposare. Normalmente si discuteva del più e del meno e a noi piaceva ascoltare i suoi aneddoti,molto coloriti e divertenti.Un giorno, mentre stavamo parlando, proprio dove eravamo noi si creò un ingorgo a causa delle macchine che stavano salendo per uscire dal paese e quelle che stavano scendendo. Io presi spunto da questa situazione e stuzzicai questo signore dicendo:"certu chi cu tutti sti macchini ca no si capisci cchiù nenti", gli altri ragazzi accentuarono questo mio pensiero criticando le manovre degli autisti.Il nostro amico subito intervenne, rimanendo seduto, alzò la mano a mo' di paletta di vigile urbano e iniziò a dare indicazioni:"Tu, fermiti docu", "Tu autru nchiana ca machina e fermiti ca", "Tu va avanti, malanova mi hai stortu i catania, non viri chi non passi cusì".Un'automobilista si accosto a noi chiedendoci la strada per il mare e lui rispose"Ma sicundu tia pi iari a mari ha nchianari pi supra? Sicndi, no?". Sciolto l'ingorgo si rivolse a noi dicendo "Viriti non sunnu boni a nenti sti cristiani".Io insistetti ancora e gli dissi "chisti ca venunu inquinunu e poi tornunu e casi".
Allora ci spiegò quale secondo lui fosse la soluzione "NU CANCEDDU, ci voli nu caneddu supra o ponti, aundi abita f. u zorru, cusì non trasi cchiu nuddu chi machini", uno di noi ribattè "Cusì non trasimu mancu nui" e lui di rimando "Sceccu i paisani ndi facimu tutti i chiavi".
Questa potrebbe essere una soluzione secondo voi?

1 commento:

trilly ha detto...

carina questa storiella....
quella del cancello potrebbe essere una soluzione in effetti...ma, se ci pensiamo bene, molte di queste simpatiche avventure, che tanto ci hanno fatto divertire, vedono per protagonisti proprio gli "stranieri" alle prese con le abitudini favazzinote e con i personaggi nativi del luogo...