Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

sabato 2 febbraio 2008

...la domenica andando alla Messa...

....sul finire degli anni 90, forse era il 1997, arrivò a celebrar Messa nella piccola chiesetta di Favazzina un francescano dalla lontana terra umbra... neanche a dirlo, aveva scoperto dell'esistenza del nostro paesello per merito del caro Greco che l'aveva portato con sè...
Che dire...Il caro Padre D. era davvero un gran bel ragazzo e, all'epoca, attirò subito su di sè la curiosità e l'approvazione di tutte le pie donne che, ormai abituate a Messe celebrate solo una volta a settimana da qualche sacerdote di fortuna (miracolosamente inviato dalla parroccchia di Scilla) non credevano, LETTERALMENTE, ai loro occhi!!!!!
Invero il nostro frate possedeva un notevole carisma... tant'è che le messe quotidiane erano frequentate come non succedeva ormai da moltissimi anni (quasi quasi bisognava pagare il biglietto per entrare in Chiesa...).
Ebbene, una bella domenica d'estate l'entusiasmo generale subì una brusca battuta d'arresto....
Quella mattina arrivai puntuale e mi sedetti al solito banco accanto a mia nonna.
Come sempre erano disponibili sulle panche i "preziosissimi " fogli della Domenica (quelli con le letture del giorno) che, puntualmente, andavano a ruba, contesi dalle più anziane signore del paese le quali, munite di occhiali, non vedevano l'ora che fossero lette queste "benedette" sacre letture...
Allora... A voi la scena: breve canto d'ingresso, entra padre D., antifona precedente la liturgia della parola, poi prima lettura, salmo, seconda lettura....fin qui tutto bene come sempre, tutte sono tranquille e soddisfatte, hanno letto parola per parola, non è sfuggito proprio nulla.
Finalmente tocca a LUI: è il momento della lettura del Vangelo.
Ed ecco padre D. avvicinarsi al leggio, prendere il microfono in mano ed esordire, serissimo e con voce autoritaria, con queste testuali parole (non potrò mai scordarle!): La liturgia della parola si chiama così perchè è fatta per essere ASCOLTATA...e ora via quei fogli CHE NON SERVONO!!!!
SILENZIO DI TOMBA E SBIGOTTIMENTO GENERALE!!
Mi guardo attorno e osservo i volti attoniti di tutte le pie donne che, bacchettate a quel modo dal loro beniamino, in pochissimi attimi, in preda al panico, fanno sparire tutto quel che hanno in mano in quel momento: occhiali, ventaglio, borsa e ovviamente i temutissimi fogli della Domenica!!!
Fu una scena davvero tragicomica... non sapevo davvero se ridere o piangere... fatto sta che dal giorno dopo le vecchiette del paese si mostrarono attentissime durante la liturgia della parola e dimenticarono per sempre- ahimè- i loro amatissimi fogli.... (CHE NON SERVONO!!).

1 commento:

mbù ha detto...

in effetti i suoi sermoni erano molto interessanti, mi avrebbe fatto piacere ascoltarne qualcuno in più.