Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

venerdì 13 febbraio 2009

Eluana e la libertà.

Non sono cattolica, forse nemmeno credente. Non seguo la politica, perchè ne capisco poco. Non guardo molta Tv e quando lo faccio mi distraggo facilmente. Non ho mai studiato medicina, nè materie affini.

Esprimere un'opinione su Eluana non è facile, ma vista la premessa fatta è ovvio che ciò che scriverò non avrà implicazioni religiose, nè politiche, nè mediatiche, nè mediche e potrà sembrare scontato e banale.

Penso che sia umano immedesimarsi nelle storie degli altri, anche quando non sono favole a lieto fine. Ed è questo che mi è capitato in queste settimane in cui non si parlava d'altro che di Eluana, in coma da 17 anni, vittima di un incidente stradale e di un paese con leggi anacronistiche.

Nessuno vorrebbe passare 17 anni della propria vita in un letto, immobile e impotente, avvolto nel silenzio. Nessuno vorrebbe vedere violato il proprio corpo, o ciò che ne resta, da accanimenti terapeutici nell'attesa che la parola "irreversibile" si trasfromi nella parola "miracolo". Eluana forse non aveva coscienza di ciò che le accadeva intorno, del mondo che non si era fermato la notte del suo incidente, della fetta di vita che un destino già scritto le aveva portato via per sempre. Ma le persone che la amavano lo sapevano. Amare qualcuno vuol dire tenerlo sempre vicino, tenerlo accanto a se, tenerlo stretto, ma quando per tenerlo in vita l'amore di chi la vita te l'ha data non basta più e un gesto talmente naturale come il semplice respirare dipende dall'artificialità di una macchina, le cose cambiano. Il concetto di amore diviene più ampio e meno egoistico.

Lasciare che Eluana morisse non è stato liberarsi di lei, ma renderla nuovamente libera da una vita che non era più tale da 17 anni. Un tempo infinito. Per chiunque.

5 commenti:

il negretto ha detto...

Parole misurate e profonde,,,mi trovi concorde

u'longu ha detto...

Mi congratulo Hannalee, chiara e precisa, senza fronzoli ne retorica.
Naturalmente la penso come te, anche se tendo a girarla sempre in politica

koky ha detto...

brava hannalee....diretta semplice e delicata..

georgie ha detto...

il mio primo commento riguardante il primo post su Eluana è stato: ora Eluana è libera.
quindi sono pienamente d'accordo con te. il fatto che lei respirasse da sola non era ugualmente sintomo di buona condizione di salute.
quella non era VITA

u Grecu ha detto...

Mi piace leggere la vostre opinioni su questo caso. Tutti più o meno la pensiamo allo stesso modo, ma esponiamo il nostro pensiero con argomentazioni diverse e tutte interessanti. Questa rubrica mi sembra una buona cosa.