Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

giovedì 19 febbraio 2009

L’acciuga nella minestra

Quando Favazzina era un paese rigoglioso e tutti lavoravano la terra, quello che più veniva consumato nelle tavole delle famiglie contadine erano i legumi.
Ma quelli che la facevano veramente da padrone erano i fagioli che i contadini coltivavano in abbondanza. Mio padre mi raccontava che sua madre quando lui era giovane cucinò pasta e fagioli per quaranta sere di fila.
Per renderla più saporita talvolta nella pasta e fagioli veniva messo del lardo o un pezzo di cotenna, che rendeva felice il fortunato che se lo trovava nel piatto.
Accanto a casa mia abitavano una volta dei parenti di mia nonna e lei mi raccontava che una sera mentre mangiavano la solita pasta e fagioli, il marito finito di pulire il piatto, si rivolse alla moglie e manifestando una certa soddisfazione le disse «A pinzasti propriu bonu mi nci menti a sarda nta fasciola»
Lei lo guardò alquanto stupita e gli rispose che non aveva messo nessuna sarda nei fagioli.
«Comu na mintisti, ma se ma mangiai»
Alla donna venne subito un sospetto e si girò verso la cucina a legna posta nell’angolo della casa e guardando verso il soffitto di legno, vide le solite saramite (gechi) che tutte le sere uscivano a caccia d’insetti e gironzolavano sopra la cucina.
Capì allora cosa era successo e indicando al marito le saramite gli disse «A viristi qual’è a sarda chi ti mangiasti!»

4 commenti:

u'longu ha detto...

Bella Spusidda, un bel ricordo dei nostri pranzi e anche cene, qualche volta..con aggiunta

trilly ha detto...

Simpatica Spusy!!!

mariuzza ha detto...

u mamma chi schifu!!! no Spusy non pozzu pinzari

Spusiddha ha detto...

Mariuzza è successo veramente, mia nonna quando me lo raccontava rideva ancora!