Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

sabato 25 aprile 2009

Amico fragile

Dopo una notte trascorsa in gozzoviglie accompagnai C. a Firenze e Venezia per iscriversi all'università. Io dovevo ancora fare l'ultimo anno di liceo.
La partenza è un treno che guardiamo fermarsi e ripartire come se non fosse affar nostro. Roma è il primo Eurostar ancora da inaugurare che non si sa come diavolo abbiamo fatto ad entrare e ci scacciano pieni di indignazione. Firenze è un mal di testa che si specchia sui lungarni interminabili e la costruzione di un codice fiscale che spezza le vene delle mani e mescola il sangue col sudore. Ma questa è un'altra canzone. Venezia è una doccia parlante nella foresteria militare, magrebini sfaccendati per le calli deserte e una pizza da un milione di dollari.
È stato un bel viaggio e oltre a una tremenda e durevole avversione per qualunque cosa al gusto pesca, mi rimane la consapevolezza di aver colto il senso profondo di questa canzone.



Potevo assumere un cannibale al
giorno per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle. Potevo
attraversare litri e litri di corallo per raggiungere un posto che si
chiamasse "arrivederci";

Ti prego smettila di cantare. Tra l'altro stoni.
Non stono: si stanno scaricando le batterie del walkman.

e mai che mi sia venuto in mente, di essere piu' ubriaco di voi, di
essere molto piu' ubriaco di voi.

4 commenti:

u'longu ha detto...

Condivido, Claudette, condivido in pieno.
...e mai che vi sia venuto in mente, che io sia più curioso di voi, molto più curioso di voi...
Struggente, come amici che partono,
come il tempo che non ritorna, come una remota parte del cuore che riappare all'improvviso, quando credevi di aver trovato la pace.
A volte la poesia e la musica ti possono consumare dentro e ti piace lasciarti consumare

mariuzza ha detto...

Grazie aRmon. Mi manca Fabrizio De Andre', profondamente. Riusciva con la sua voce, il suo sguardo, la sua poesia a far vibrare ogni corda emotiva anche la piu' impercettibile. Gli ultimi concerti, densi della sua arte...mi manchi Fabrizio DOVE SEI?

Spusiddha ha detto...

Bellissima canzone e bello il modo come riesci a poetare, intrecciando la tua storia, confondendomi, ma facendoti apprezzare!

arcade fire ha detto...

Stona, stona sempre. Da sobria, da ubriaca, da come ti pare.
Perché noi siamo entusiasti di lui.
Perché noi siamo (molto) entusiasti di chi ci ricorda di lui