Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

giovedì 23 aprile 2009

Santuzzu, il semidio anzi trequarti

L'originale dio del mare di Favazzina si chiama Santuzzu. Abita gli stessi abissi dei suoi simili, il greco Poseidone e il latino Nettuno, dai quali viene considerato come un fratellastro di infimo livello e scarso potere. Tanto scarso che quel poco glielo avevano sottratto con arroganza permettendogli soltanto di tenere la zona della sciumara e della Sena, periferia emarginata. Un contentino per un dio di seconda schiera, precisamente un semidio anzi un trequarti, nato dal vigore del dio Sprumunti che acchiappò la ninfa Sipala mmucciandusi r'arretu; loro, i grandi, si erano presi le zone ra caserma, sutta o campu, il molo e le vicinanze. Suttafrunti era regno di Roccarandi e Duricchi, là non c'era pezza per nessuno e Nettuno e Poseidone manco ci provavano ché sarebbero state incazzature da trombe marine. Quando ci provò il mostro Snam fece uno sfregio a Duricchi che diventò monoauricolo come Paul Getty III, di più non potettero e non osarono. Negli ambiti di loro competenza Netty e Posy -così venivano chiamati- se la tiravano: "ma varda chi sorta di motoscafi nta stu bellu spicchiu di mari, ma varda chi bella cornici di massi ca putimu chiamari anfiteatro cementir, ma varda comu è tuttu pulitu senza mancu nu cocciu di rina". Un mondo perfetto che persino quando passa la guardia costiera non può far altro che ammirare senza accostare e senza elevare. Quelli che si elevano invece sono i due esibizionisti: Nettuno, simile a un pallanotista della Pro Recco, erompe dal mare fino alla cintola mostrando una chioma fluente di boccoli neri, nella mano destra il tridente brilla d'oro puro sotto i raggi del sole. Suo compare Poseidone ancor più spaccone esibisce, nel fisico palestrato, musculazzi nutriti ad aminoacidi ramificati e ormoni; tiene basso il tridente mentre punta il cielo col dito indice della mano libera in un'enfasi assolutistica da unico dio. Nulla da dire, essi curano che la loro zona sia sempre la migliore e la più ambita. Vari strati di ombrelloni, teli da mare, seggiulini, sarbagenti, pedalini pedalò, bagnanti, zipanguli a moddu e pastofurnu o sciuttu sono lì a testimoniare un indiscutibile successo.
Santuzzu si ndi stai nto soi, marucchieddu, guarda rispettoso il suo regno ai margini dello sfavillio mondano. Egli bada che la sciumara venga al mare e che la sabbia si distribuisca secondo la naturale disposizione. Piano piano con alacrità e ostinazione, lavorando già dalla fine dell'estate con un incessante va' e veni, caccia e menti, mmunzedda e livella, aveva compiuto il suo capolavoro e il giorno ventisette dicembre lo regalò ai favazzinoti e al mondo intero.
Emerse quasi vicino a terra, non era mai stato un gran nuotatore e non si allontanava troppo, venne a riva scrollandosi l'acqua dai pochi capelli di tignuso. Guardò la sua opera e, in un impeto di sentimento represso, con le dita scrisse T'AMO sulla sabbia poi umilmente osò sollevare il tridente al cielo. Gocce di pioggia caddero sulla mbroccia ruggiata e ttaccata cu lazzu supra o manicu i scupa.

*Un grazie alle fotografie di Chinnu e Malumbra che hanno documentato l'opera del nostro Santuzzu.

6 commenti:

u'longu ha detto...

L'idea di un dio del mare minimalista è portentosa, ca mmbroccia ruggiata poì è sublime.
Se poi aggiungiamo chi cala u conzu nta sciumara, hai creato il primo dio proletario.
Bella Mario, come sempre

georgie ha detto...

a mbroccia ruggiata esti a meggiu.

Spusiddha ha detto...

Sublime e non aggiungo altro!

romanaccia ha detto...

Mi sono commossa.
Ma mi permetto di dissentire: a mbroccia ruggiata è un po' troppo.

arcade fire ha detto...

Contento sia piaciuta, grazie. Sai Ramon, non è per patetismo ma è che u ferru nta l'acqua si rruggia però sono d'accordo: una forchettina inox gliela possiamo regalare.

mariuzza ha detto...

Sei indiscutibilmente un genio!