Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
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Salutamu!
UGRECU

giovedì 2 aprile 2009

Sciarra sul 1° binario

Il 24 settembre del 2005 si preannunciava una domenica come le tante in cui dovevo lavorare. L’idea non era particolarmente piacevole ed ancora meno gradevole era il pensiero che dovevo scortare da Brescia a Verona andata e ritorno un treno degli ultras bresciani. La fama degli ultras è risaputa in tutta l’Italia, gli ultras bresciani confermano la nomea. L’incontro era molto sentito, già nella stazione di partenza c’era stato un po’ di fermento. Durante il tragitto gli ultras non avevano fatto altro che urlare imprecazioni e sventolare slogan contro la squadra avversaria. Arrivati alla stazione di Verona vennero scortati fino allo stadio ed io nel frattempo aspettai in stazione. Finita la partita ci fu il flusso di ritorno dei tifosi, io li aspettavo nella prima carrozza del treno che li avrebbe trasportati. Fu proprio qui che ancora prima di salire cominciarono i primi scontri tra ultras e polizia. Caricati pesantemente, gli ultras fecero scoppiare un finimondo. Da questo momento iniziò la mia fuga. Cercai di evitare le manganellate e di divincolarmi dalla folla, ma niente da fare, venni risucchiato dalla massa All’improvviso uno sparo e poi un lacrimogeno mi tolse il respiro e mi impedì di vedere in che direzione potevo andare per liberarmi da quel grosso impiccio. Corsi per circa trenta metri, a fatica raggiunsi una porta aperta, dove fui rimandato velocemente fuori, scappai e mi lanciai dentro il locomotore dove c’erano nascosti i furbi della P. Rimasi lì fino a quando la baraonda non si calmò. Gli scontri si sono ripetuti per un’ora, lasciando a terra due feriti, uno dei quali grave. Senza rendermi conto di cosa stava accadendo mi sono trovato coinvolto in una gigantesca sciarra, dalla quale sono uscito con una grande paura, gli occhi gonfi e lacrimanti ed una grande incazzatura. Il ritorno verso Brescia è stato da incubo, sul treno è successo di tutto.

1 commento:

arcade fire ha detto...

Azzu, chista è drammatica, sciarra vera atru chi zannella.