Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

sabato 4 aprile 2009

La rosa

La rosa aveva colori innaturali, in alcune zone ruggine e altrove pallida di scarsa irrorazione e pure, nel corpo e nello stelo, rosse tumefazioni, grinze e slabbrati lembi violacei penzolanti. Appassita anche e graffiata da solchi non profondi ma numerosi su tutta la superficie. E c'erano zone gonfie e lucenti d'acqua in eccesso e di goccioline d'oro sieroso. Uno scempio. Chiamarla rosa a vederla deturpata in tal modo fu appropriato ma allo stesso tempo irreale da quanto appariva diversa dalla bellezza usuale. Fu Ferruccio, l'infermiere del turno 8-14, dopo aver sollevato il lenzuolino ad avere per primo la visione e gli venne dalla gola e d'un fiato: -Ommadonna e che è? Sembra una rosa spampanata.- La rosa si trovava circa a metà del corpo giacente del signore settantenne pensionato sofferente e forse anche umiliato. -Poveraccio, chissà che male- disse un altro. Non sto a riferire il dialogo tra il medico e lo sfortunato, per quanto divertente è pur sempre imbarazzante occuparsi di certi argomenti. Successe che la futura rosa fu afferrata dall'aspirapolvere con il quale il pensionato stava cimentandosi, un risucchio violento e poi bruciore sangue e dolore. Non sapemmo mai perchè l'attrezzo fosse tanto nelle vicinanze e nemmeno perchè certi lavori di casa qualcuno li fa da nudo. Fu trasferito in chirurgia a tentar di salvare il salvabile e di ripristinare qualcuna delle sue funzioni.

2 commenti:

u'longu ha detto...

Non ho capito se era forte l'aspirapolvere o debole la futura rosa.
Certo che le pillole azzurre se non c'è materiale a portata di mano servono a ben poco, l'aspirapolvere non me lo sarei mai aspettato, quando si dice che le pensioni sono basse.
Bella come al solito Mario

Spusiddha ha detto...

Na curiosità ma da rosa profumava?