Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
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Salutamu!
UGRECU

lunedì 26 gennaio 2009

27 Gennaio IL GIORNO DELLA MEMORIA


Consiglio a tutti questo film.
IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE

Berlino, anni Quaranta. Bruno è un bambino di otto anni con larghi occhi chiari e una passione sconfinata per l'avventura, che divora nei suoi romanzi e condivide coi compagni di scuola. Il padre di Bruno, ufficiale nazista, viene promosso e trasferito con la famiglia in campagna. La nuova residenza è ubicata a poca distanza da un campo di concentramento in cui si pratica l'eliminazione sistematica degli ebrei. Bruno, costretto ad una noiosa e solitaria cattività dentro il giardino della villa, trova una via di fuga per esplorare il territorio. Oltre il bosco e al di là di una barriera di filo spinato elettrificato incontra Shmuel, un bambino ebreo affamato di cibo e di affetto. Sfidando l'autorità materna e l'odio insensato indotto dal padre e dal suo tutore, Bruno intenderà (soltanto) il suo cuore e supererà le recinzioni razziali.
La drammaticità della Shoah, di un inferno voluto dagli uomini per gli uomini, è inarrivabile e di fatto non rappresentabile ma questo non ha impedito al cinema di provare e riprovare a misurarsi con quella tragedia.

Il bambino col pigiama a righe svolge la memoria, rivisitandola con soluzioni e libertà che rendono la storia intollerabile e lancinante.

Tratto dal romanzo omonimo dell'irlandese John Boyne, Il bambino con il pigiama a righe è un film evocativo di un'epoca nera e tragica, rivista attraverso la psicologia di un'amicizia infantile e di una (pre)matura scelta di campo, complicate da una realtà storica di discriminazioni e di selezioni razziali. Immagini che richiamano per tutti la necessità di frequentare (sempre) la Memoria e di non considerare mai risarcito il debito con il nostro passato.

4 commenti:

arcade fire ha detto...

non so come sia il film, la foto è molto suggestiva: solo vedere l'erba che c'è a destra in confronto all'aridità dell'interno del lager...

u'longu ha detto...

Fai bene a ricordare il giorno della memoria, Georgie, devono ricordarlo tutti affinchè l'orrore non si ripeta, ne contro gli ebrei ne contro nessuno.
Non bisogna mai dimenticare che l'uomo, quando vuole, può diventare molto feroce.

mariuzza ha detto...

Grazie Georgie ho sentito la recensione oggi alla radio. cerchero' di andare al cinema e vederlo.
Ti faro' sapere

koky ha detto...

brava georgina mi hai ricordato di comprare il libro..volevo leggerlo prima di vederne il film..