Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

sabato 17 gennaio 2009

RT

Passi dentro il buio del vicolo, lenti pesanti ritmici. La sedia è appoggiata al muro, a tratti il bagliore di un fuoco ravvivato e il fumo, nastro grigiopallido dalla bocca attorno al viso e su per il cappello. Dondola la testa scandendo il ritornello ca liotu ca liotu ca liotu. L'ombra nera è davanti ai suoi occhi neri, immobile: "Quello che vuoi". Un alito di vento gelido disperde il fumo e agghiaccia la sua voce, chiede: "Ferma il tempo che fu".
31 ottobre il veccio col panama e la pipa

Passi dentro il buio del vicolo, lenti pesanti ritmici. Fumo biancopallido, la brace lampeggia e la bocca mastica la cantilena ca liotu ca liotu ca liotu. Davanti ai suoi occhi neri l'ombra nera: "Quello che vuoi". Una finestra sbatte, un rigagnolo di acqua gelida scorre ai piedi della sedia appoggiata al muro e agghiaccia la sua voce, chiede: "Ferma il tempo che sarà"
31 ottobre il veccio col panama e la pipa

Dentro il buio del vicolo l'ombra nera è davanti agli occhi neri. Stanca monotona flebile la litania ca liotu ca liotu ca liotu, un filo di fumo esile come uno stelo biancheggia perdendosi nell'oscurità. Si è tolto il cappello e lo tiene nelle mani. L'ombra nera gelida nella notte senza stelle senza luna senza nulla: "Quello che voglio". Il veccio col panama e la pipa chiede: "Ferma la mia vita e dopo, per favore, spegni la mia pipa".
Gennaio i commenti sono stati ripristinati

3 commenti:

u'longu ha detto...

Sembri Borges con il suo mondo onirico che si adatta benissimo al nostro paese ed ai suoi abitanti, come ricordi ormai lontani, come un sogno.
L'idea di fermare la morte, come un blog, è geniale.
Inutile dire che puru Borges, oramai, ta poti...

georgie ha detto...

ziu mi fai mururi

arcade fire ha detto...

Ah Borges, Borges...
Ho trovato interessante l'osservazione di Roman sulla differenza tra leggere Borges e il ricordo che ne rimane successivamente. Borges approverebbe, ha sempre scritto di libri che parlano di libri che parlano di libri. Libri veri e libri inesistenti. Sì forse Borges esiste nelle sue costruzioni, nelle sue finzioni dentro il libro.Fuori dal libro tutto si dissolve.
Simile a Kafka, forse...