Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

martedì 3 marzo 2009

La cicatrice

Questo è un post propiziatorio e ha l'intento di far riapparire la nostra amatassente Olivia chi avi nu bellu pocu chi si ndi futti ru blog e sa mina peri peri nto manicomiu i Feisbucchi.
Avevo pensato a una seduta spiritica, a tavolini che levitano e bicchieri che girano, a malispiriti, ectoplasmi, preveggenti e bagnaroti ma alla fine ho optato per la forma ritenuta più efficace: l'ancestrale richiamo del sangue. Precisamente, il sangue di suo zio Roccu u nch...Gli era scoppiato un violentissimo dolore addominale, u mericu Currò e u prufussuri Panucciu, forse per la prima volta nella loro parallela e discorde carriera sanitaria, furono consensuali nella diagnosi: appendicite acuta e se nda nnacamu n'autru moshtru, peritoniti. In sala operatoria d'urgenza. Intervento chirurgico. Drenaggi vari. Garze, bendaggi e medicazioni. Quando finalmente fu rimosso tutto l'imbrago e l'addome apparve nella nudità della sola epidermide affiorò una cicatrice di fantasiosa bellezza: pariva a shtrata chi nchiana a Sulanu, tornanti e curve a visuale zero, cunette e dossi, restringimenti di carreggiata e puru longa quasi fint'a Gambarii.
I sanitari dello staff del professore rassicurarono i familiari: a cchetta vinni nu pocu sdillabbrata pirchì era n'appendiciti suttaepatica e abbiamo dovuto allargare il campo operatorio.
Gli amici invece si sa sono maliziosi e uno di loro disse che l'intervento era stato eseguito di domenica quandu Pappinuzzu u bucceri i san Giorgiu è chiusu pì festa.
Ora, dopo quarant'anni, la cicatrice ha perso l'iniziale baldanza giovanile ma se in una prossima estate vi capiterà d'incontrare Roccu chiedete di poter dare un'occhiata, seppur ormai simile a un'antica mulattiera parzialmente sepolta intatto rimane il fascino del tragitto che, arabescando, si inerpica verso Sprumunti.

6 commenti:

u'longu ha detto...

Bellissima Mario, mi ricordo.
Le solite malelingue dicevano che lo stesso staff di Luminari, abbiano proceduto prima per tentativi, quando son finiti quelli, sono andati per esclusione e menu mali ca truvaru, l'appendice.
Si avvicinivano pericolosamente alle parti intime, ad altre appendici.
Da ragazzi, quando qualche forestiero gli chiedeva cosa gli fosse successo, lui diceva sempre un incidente, non 'nci cririva nuddu che era stata una semplice appendicite

arcade fire ha detto...

E' veru Mimmo, si virgugnava. pariva chi l'aivunu squartatu.
Capo, io ho mantenuto e tu?

chinnurastazioni ha detto...

Agosto , un giorno come tanti, un saccu di barchi a mmari, nci rissi o nchb… forza, prepariti, chi varamu. Iddhu purtau acqua, remi e pagghiolu, ieu purtaia u motori e i lenzi. Velocemente varammu . Calammu subito i lenzi a mari e mancu u tempu i sistimari a roba nta barca, chi u nchb…chiavau nu capuni. Allura cominciammu a girari, e di pigghiavumu unu ieu e unu iddhu.Intanto cuminciaru mi rrivunu atri barchi. Allura Roccu mi rici:” Ninu, ne fari trasiri, sringi a rota, non ti preuccupari chi ora i pigghiamu tutti nui.”. Sringi, sringi, i Bagnaroti di tagghiaru i lenzi e si futtiru i pisci…..Un saluto al mio amico Rocco, casomai leggesse.

mariuzza ha detto...

Il fiore all'occhiello della chirurgia italiana. Questo racconto e' uno spasso soprattutto nella descrizione e l'analogia chi shtrati pi Sprumunti.
Non ho molta confidenza con Rocco ma stà certo che se lo vedo gli chiederò di farmi vedere la ferita. pardon con tutto il rispetto besos

Spusiddha ha detto...

Povero Rocco ci ha sofferto davvero tanto per quella cicatrice, solo Maciste riusciva a farlo ridere. Credo dopo tanti anni non l'abbia ancora superata!
Ottimo racconto e ottima descrizione, bravo!

georgie ha detto...

divertentissimo arcade.