Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

sabato 28 marzo 2009

Ridere ridere ridere

Sicuramente al primo posto metterei le storielle che mio padre e mio zio raccontano a Natale, a tavola, davanti a parenti e amici, ogni anno sempre le stesse, sai già come finiscono e conosci a memoria le battute di uno e le risposte dell'altro. Il finale e i dettagli non sono mai cambiati nel corso degli anni e delle generazioni, ma finiamo tutti a ridere con le lacrime, rossi in viso e pronti a chiedere "ancora ancora"...

Le mie preferite sono i racconti di pesca, saghe epiche e avventure improbabili che si svolgono a pochi metri dalla costa e che finiscono sempre con qualcuno che torna a casa sciancato. Qualcuno che ovviamente è un povero malcapitato che passava di lì per caso e che con Acab "de noi artri" non aveva niente a che fare. Il solo pensiero di immaginare mio zio e mio padre sulla barchetta di plastica che tornano dalla battuta di pesca (un secchio azzurrognolo pieno di scazzupoli agonizzanti) e si avvicinano trionfanti a riva, guardano le mogli e i figli che prendono il sole sulla piaggia, si scambiano sguardi complici e fraterni convinti di essere meglio dei Bronzi di Riace, mio zio che si tuffa stile "Oliocuoremangiarbenexsentirsinforma" e prima di mostrare i suoi addominali fantastici (perchè solo chi è dotato di grande fantasia li può vedere) si toglie lo zoccolo di legno, lo lancia e inavvertitamente colpisce la suocera di 73 anni in testa, che cade gambe all'aria dalla sediolina di plastica sulla quale era tranquillamente parcheggiata sotto l'ombellone, con mia zia che urla "Me l'ha ammazzata, me l'ha ammazzata" mi fa piegare in due dalle risate.

3 commenti:

u'longu ha detto...

Hannalee è un classico, racconti di pesca, mari in tempesta, zocculati 'nta testa. Le nostre storie si somigliano tutte è sono belle proprio per questo.

trilly ha detto...

Concordo.Pure io ho raccontato le mie avventure di pesca.Che risate!
Bellissimi momenti.

arcade fire ha detto...

Sono in dubbio se considerare tuo zio filone Fantozzi o filone Filini.
Ciao Hannalee, un saluto :)