Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

martedì 24 marzo 2009

L'arte del saper ridere

O Longu, pensavo di saper ridere ma c'è chi sa ridere meglio di me e spedisce lettere dalla banca per dirmi che ai sensi della normativa vigente e nel rispetto del costumer satisfaction avrebbero applicato un nuovo tasso di sconto, scontato rispetto al vecchio tasso ma tassato nel nuovo sconto e ciò sarebbe avvenuto dopo trenta giorni a far data. Avevo tempo. Ho fatto subito due conti per capire se fosse più conveniente usufruir dello sconto tassato o del tasso scontato. Due conti non bastarono e mi rivolsi al ragionier Tassoni vero esperto della tassonomia dei tassi che elencò secondo scienza: tasso di sconto, tasso euribor, tasso legale, tasso torquato e tasso alcolico. Bevve un bicchiere di vino rosso alla mia salute e mi accompagnò alla porta, barcollando. Non avevo risolto il mio dubbio e pensai di chiedere aiuto al fiscalista della finanza creativa: "Forse non è chiavo a tutti quello che stiamo cevcando di fave: se tasso, devo scontave e se sconto, devo tassave!" Ma vai a cacave! mi scappò detto e vi prego di volermi perdonare, non ce l'avevo con lui ma col professor Quattrone che mi aveva insegnato la filosofia del dubbio e dell'ubimaior: che siano tassi o che siano sconti se son quattrini si depositano sempre nelle tasche dei maggioraventi. Non sono tutto nella vita i quattrini, o Quattrone; l'indomani vado in banca e gli dico: "tassatemi senza sconti e del mio conto non tenetene conto" e me la rido di tutto ciò, pensando di fare spirito e sfoggio aggiungo: "Castigat ridendo mores". Lo dovevo sapere che forse non conosce il latino ma i suoi polli sì e dovevo pure sapere che ride bene chi ride ultimo, il direttore della banca a cui brillò di luce propria un incisivo ricoperto d'oro.

3 commenti:

romanaccia ha detto...

E sia, andateci in questa benedetta Patagonia.Ma il gatto NO.

u'longu ha detto...

Mario si nu spassu, camperemo cent'anni, seppelliremo tutti a furor di risate.
E alla fine, quando vorremo, moriremo di risate

chinnurastazioni ha detto...

Salute a te Mario,u signuri mi campi cent'anni,così, i risati non di mancunu.Diabolico Direttore...ultimamenti sunnu realtà