Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

domenica 30 novembre 2008

Una nuova indagine per Mick Spusey

Mick Spusey era stanco, l’indagine appena conclusa sull’assassinio delle paperelle l’aveva fiaccato, sia nel fisico che nel morale e ora, nonostante non avesse più la forza per andare avanti, si trovava davanti ad un nuovo caso da risolvere. Seduto al bar ru Magu fissava il bicchiere vuoto davanti a se, immerso nei suoi pensieri, fece un cenno col capo a Banana e questi si affrettò a riempirgli il bicchiere. Era già il quarto whisky che ordinava da quando era seduto al bar. Aveva ripassato mentalmente innumerevole volte la scena del crimine, ma non riusciva a trovare niente, nessun indizio, nemmeno il più piccolo appiglio che lo aiutasse a venire fuori da quell’imbroglio. L’indagine come aveva previsto, sarebbe stata molto complessa, come tutte quelle che finora aveva svolto del resto. Era talmente immerso nei suoi pensieri che non si accorse della splendida bionda, Olivia seppi poi si chiamava, che si sedette sull’alto sgabello poco distante da lui. Lei gli sorrise ma lui parve non accorgersene. La bionda ordinò un aperitivo e Banana, allontanando il giovane barman, glielo servì prontamente e, da non credere, mise pure sul banco davanti a lei una ciotola di patatine, una di arachidi e una di olive. La ragazza sorseggiò l’aperitivo e mise in bocca una patatina e una manciata di arachidi. Mike Spusey seguitava a fissare il bicchiere e i cubetti di ghiaccio che lentamente si scioglievano, niente pareva potesse distrarlo dai suoi pensieri. La bionda intanto aveva infilzato un’oliva con uno stuzzicadenti e se l’era infilata in bocca, iniziò a masticare e all’improvviso si udì un «Ahi!» riecheggiare nel bar. Spusey udendo quella esclamazione parve scuotersi, si voltò e vide la ragazza che si teneva la guancia con una mano. E d’un tratto tutto gli fu chiaro, la nebbia che fino a quel momento aveva avvolto la sua mente, come per incanto si diradò e finalmente capì. Si alzò, e a piedi ritornò sulla scena del delitto. La porta dell’appartamento era sigillata con del nastro giallo, lo spostò ed entro nella casa, stavolta, ne era sicuro, avrebbe trovato quello che cercava. Deciso si diresse in cucina e per l’ennesima volta esaminò tutto quello che vi era nella stanza. Poi si chinò e si mise ad osservare attentamente sotto il tavolo, e finalmente lo vide. Era appoggiato ad una gamba del tavolo, quasi mimetizzato, invisibile a prima vista e si stupì di come avesse fatto a non pensarci prima. Lo raccolse e lo guardò con soddisfazione, era proprio nu nozzulu i liva (un nocciolo di oliva), era lui il colpevole, era lui che aveva spezzato il dente a Nina. Se lo mise in tasca e senza fretta uscì dall’appartamento, ora che il caso era chiuso, finalmente poteva darsi il meritato riposo. Faceva freddo nella notte favazzinota, tirò su il bavero del cappotto, si sistemò in testa il cappello e a passi lenti si avviò verso casa, una leggera pioggia iniziava a scendere.

ASSENZA INGIUSTIFICATA

Nn mi piace sbandierare le mie cose, ma ho un magone dentro che devo tirare fuori perchè mi fa stare male, per questo motivo scrivo questo post e chiedo"aiuto" a voi amici del Blog.
Assenza ingiustificata, perchè?
partendendo dal presupposto che l'amicizia è una cosa bellissima e che si deve fare l'impossibile per salvarla, soprattutto se si tratta di una persona che vuoi tanto bene, che è stata la scoperta di un tesoro, che ti ha aiutato nel momento del bisogno, che ti ha toccato il cuore cn le dite, che mi ha aiutato a capire di nn aver paura che domani è un altro giono, che conosci da tanto tempo, da quando eri piccola. Nn si può fare finta di niente quando questa persona nn ti parla più, nn vuole più sentirti e nn riesci neanche a capire... perchè? cosa è successo??
Nino u ficonsgi perchè questa assenza ingiustificata?
sei stato proprio tu a dirmi sempre, l'amicizia è la cosa più bella!!
Scrivo questo post per salvare questa amicizia, e spero di avere riscontro positivo, anche se forse nn risponderai!
il silenzio nn porta ha niente. ricordi?

sabato 29 novembre 2008

Riservata per il Mister

Mister, possiamo mandarti l'elenco dei giocatori e la disamina tecnica che ci hai richiesto per rinforzare la FC LIDONAUSICAA.
1) Cecè del Mosorrofa (da non confondere con Kakà del Milan): è lo stopper ideale, un francobollatore tenace. Segue l'avversario in tutte le zone del campo e si spinge anche oltre. Sempre concentrato, capisce che la partita è finita solo quando il centravanti gli dice: "Passimi u sapuni".
2) Melu Mulioto: fluidificante sulla fascia sinistra, non bello a vedersi -lo chiamano Mpasturavacchi- ma tremendamente efficace.
3) Totò del Catona: polmone inesauribile. Inizia il riscaldamento il giorno prima della partita (tenerne conto nelle convocazioni) e in campo rincorre tutto ciò che si muove, persino il pallone.
Per sostituire De Franco a centrocampo abbiamo contattato la Reggina: niente da fare, si tengono Cozza e ci propongono Pinnaipiscistoccu. Dicono che è bbonu, chi patati (ironia reggina Mister, non ci abbiamo creduto).

Ulteriormente riservato
Abbiamo fatto quelle indagini che sai e possiamo confermarti che Belloepossibile si ndi vai peri peri night night pi tutt'Italia, isole comprese. U Ferrovieri avi nu difettu: è interista, essendo tu milanista sospettiamo chi ti faci a vacca. Abbiamo tenuto il procuratore di De Franco all'oscuro della trattativa con l'AC Ferrito. Per prenderlo vonnu l'abbonamentu pi 50 graniti ru Magu.
Che dici, dobbiamo concludere?
Sì?
Concludiamo.

ALLA RICERCA DI UN VALORE PERDUTO: IL RISPETTO

La giornata internazionale del 25 novembre 2008, ha segnato un momento preciso nel viaggio globale per porre fine alla violenza contro le donne.
esiste già una potente piattaforma sulla quale costruire azioni positive per porre termine all'impunità per atti di violenza contro le donne e assicurare la partecipazione delle donne stesse a tutte le fasi di ricostruzione delle istituzioni e delle comunità.
donne del blog visitate il sito http://www.fidapa.it/news/news.html e registratevi.

Lasciate tranquilli quelli che nascono
lasciate spazio perchè possano vivere
non preparate già tutto pensato
non leggete a tutti gli stessi libri
lasciate che siano loro a scoprire l'alba
a dare un nome ai loro baci.
Pablo Neruda

venerdì 28 novembre 2008

Santa Lucia



Vabè stasera è andata così.

Niente suggerimenti

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e non cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova la grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivi richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Dedicato o Longu

Tratto da Sara di Antonello Venditti

Longu russigghiti che primavera
Longu sunnu i setti
e tu agghiari a travagghiari
oh oh oh Longu
pigghia tutti i giurnali
e dduma a motu
e poi stai attentu
ricorditi non mi mbesti
nu figghiolu
Longu
se avissi chiù sordi
ti purtavu tutti i iorna
a mari (a Favazzina)
Longu se avissi tempu
ti purtavu ogni iornu
a Cuba a ballari
oh oh ma Longu
m’aia a pinsionari
e forsi nu iornu
ti portu
magari nta na balera
aundi Georgie
ti sta spittandu
pi putiri
ballari nu pocu.
Longu tu vai drittu
e non ti virgugnari
i toi nemici scurta a mia
lassili tutti mi parrunu
oh oh oh Longu
fu sulu amuri pu tangu
se nta discoteca
non ci trasi chiu',
tu si beddu
cu vestitu ra festa
puru se ti va srittu
Longu mentri durmivi
Nietta ti sentiu respirari
Longu mentri durmivi
ti sintiu smaniari
oh oh oh Longu
tu non si chiu' sulu
u toi amuri pu ballu
ndi cuntagiu
tutti i toi amici
ballunu cu tia!

Sogno di una notte di mezzo autunno 3

La motocicletta scivolava su una strada deserta della pampa alzando una nuvola di polvere, che si lasciava alle spalle, raramente incrociava qualche camion strapieno di bovini da mecello che, ignari della loro sorte, si godevano il panorama.
Il cinico guidava in silenzio perchè la polvere entrava ovunque, anche nei pensieri, offuscandoli.
Il Che Mario si riparava dietro al cinico e nonostante la polvere e la paura, pensava:
:- Chistu è pacciu, non sulu ci rumpiu i peri addu maru ru ballerinu, chistu mi rumpi puru a mia, varda comu camina cu sta motu, ma por la Revolution, chistu e autru -
Fu vicino al pueblo Nueva Rio de Muro che la moto cominciò a tossire per fermarsi subito dopo con un rantolo
:- Ma cazzu, e possibili mai chi ti fai fregari sempri, cu ta vindiu sta carretta ?
:- A mia non mi frega mai nuddu, sta zittu e spingi -
Nei pressi delle prime case del pueblo,incontrarono un campesino, il Che chiese:
:- Amigo disculpa, adonde trabaja un mecanico ?
:- ???????
:- Adonde trabaja un mecanico ?
:- ???????
Poi, di fronte all'evidenza, il campesino disse:
:- Ma chi circati nu meccanicu ?
:- Avi na ura....
:- Scusati, ieu u spagnolu no mastricu, simu na comunità i calabrisi i Sciumara i Muro, viniti v'accumpagnu, ma chi siti calabrisi puru vui, chi bellizza, e raundi siti...
:- Minchia, sta zittu nu pocu, chi ci rumpisti i cugghiuni -
Il cinico era sempre più cinico e puru nu pocu maleducatu
Il meccanico, un cristianu quarantinu, disse:
:- Bongiornu, sugnu Roccu Battilamera, meccanicu, e vui cu siti ? e cu è d'anima longa cu vui ?
:- Ieu sugnu nu mericu in viaggiu, l'amico mei e nu mezzu filosufu pacciu, non è pericoloso, sulu quandu s'incazza ci rumpi i peri e cristiani -
:- Minchia, tinitulu carmu. Sintiti a motu e cumbinata mali, mi mancunu i pezzi, aiu a gniri a Nueva Solanos mi cattu. 'Nci vonnu minimu tri iorna -
:- Tri iorna ? e chi facimu cca tri iorna -
:- C'è a Fiesta de la Santa Cruz, a festa ru paisi, stasira si canta e si balla, c'è puru na gara di tangu -
Gli occhi dei due amici brillarono, dopo tanta strada e tanta polvere, finalmente un pò di divertimento.
Ospiti del meccanico, si lavarono, si riposarono, e alla sera erano pronti per la festa.
Non ho mai avuto il tempo per dirlo, ma il Che Mario era un grande ballerino, non voleva che si sapesse, certe volte sbagliava apposta dei passi, ma subito dopo la Revolution, nel profondo del suo cuore, albergava la passione sfrenata per il tango.
Sul palco d'onore, accanto all'alcade suo padre, c'era Mariela la Guapa.
La Guapa era veramente guapa. con i suoi capelli biondi sul rosso e gli occhi di un azzurro profondo, non aveva ombre, e annoiata guardava la schiera di campesinos ballare, poi all'improvviso, in mezzo alla folla, lo vide, ed il suo cuore cominciò a battere a tempo di tango.
Ballarono tutta la sera, vinsero il primo, secondo, e il terzo premio, anche quello di consolazione, le altre coppie si ritirarono per manifesta inferiorità.
Tra le sue braccia il Che per un momento dimenticò l'ingiustizie del mondo, la fame dei popoli, il colonialismo americano, e si dimenticò pure dell'amico che, finita la festa, lo stava aspettando.
:- Longu, fatti na passiata, chi aiu da fari - disse strasognato all'amico
Mentre tornava a casa tutto incazzato, il cinico pensava ad alta voce :
:-Bell'amicu, u rivoluzionariu, appena viri u pilu è peggiu i l'autri, ma m'indi tornu a Buenos Aires, chi m'indi futti a mia ra rivoluzioni...
Menu mali chi sunau a sveglia


P.S. - scusate per lo spagnolo molto maccheronico

THRILLER

Il molo. Ingrandisco. Un uomo seduto. Ingrandisco. Ha una pietra nella mano, la getta nel mare.
Click sui suoi pensieri. "E' finita. Ecco Spusey che viene verso di me. Ha capito."

L'avevano trovato dentro a un cassonetto dell'immondizia. Grigio giallastro, il corpo raggrinzito e tagliuzzato. Accanto c'era una cartolina.

Mick Spusey non aveva voglia di occuparsi di questo caso. Era in pensione -nulla più che la letteratura lo interessava ormai- ma aveva accettato quando la sua giovane allieva Nina York gli chiese di aiutarla. Pareva un caso rognoso, maledettamente.
Nina aveva fatto una relazione di questo genere: corpo non identificabile, nessuno ancora ha sporto denuncia di scomparsa, era stato visto soprattutto in spiaggia, un testimone ritiene che fosse al mercato ieri l'altro. Due signore, tali Mary e Rome, hanno riferito che i loro figli l'avevano notato nei pressi del molo. "Credimi Mick, li ho torchiati tutti quei perdigiorno che pernottano su quel masso del menga. La famiglia Hammer al completo (Tony, Joseph & Mel) e poi The Nigger, il Mister, Mark, Georgine, Olivenoil, Kokybell e Shadow, Moon e Minnie, The Greek, Beautiposs and Scibby. Tutti, Spusey, anche quelli che ora non mi vengono in mente; ho l'elenco, nel caso, qua sotto dove c'è scritto cu simu . Sono andata pure all'altro molo, sapevo che c'era Le Long col socio Joe Birrittedda. Joe è pulito, Le Long mi è sembrato evasivo. E, infine, c'è questa cartolina."

Sorseggiava il latte di mandorla e non capiva, guardava e riguardava la cartolina e non capiva.
"Ecchè cazzo? Latte di mandorla, sono diventato un ricchionazzo? Affanculo. Johnny portami un amaro del Capo, anzi doppio e con quattro cubetti di ice. Go boy, go."
Più che una cartolina sembrava un collage di foto di città, Roma, Parigi e Londra, Madrid, Atene e ancora Berlino, Praga." Sette, sette come...oh my God!" E sul retro quella scritta: TANTI MV, IO SOL IO. Non gli sembrò più tanto amaro quell'amaro.

"Ti dico che il corpo è tutto un taglio, forse forbici. Ha voluto infierire. Vallo a vedere, Mick."
"Non è necessario Nina, sono più interessanti i viventi."

Una frotta di ragazzini esultanti lo attorniava ed egli gigioneggiava assieme al suo amico Joe, i pesci abboccavano famelici. Lo vide arrivare ma fece finta di nulla.
"Come va, Le Long?"
"Ehilà, my adorable cousin, stiamo qua...per la platea."
"Sai cos' è successo giù al paese?"
"So quello che sanno tutti."
"Sai pure che sei il responsabile morale?"
"Paroloni cugino, se non c'è altro...ti pregherei...che qua oggi ribolle...anzi fai come me: datti all'ittica." Vide Spusey allontanarsi e una malumbra gli oscurò il viso, non ascoltò il ragazzino che gli chiedeva: "Scusate Maestro, ma la platea che pesce è?"

Adesso era venuto il momento, adesso che il sole rosso fire andava ad incastrarsi laggiù tra le Lipari. I cerchi generati dal sasso si sono richiusi, il mare ora è una lastra di madreperla.
"Felice sera, mio caro Arcade."
"Siedi Mick, ti stavo aspettando."
"E così siamo alla fine della storia."
"Così pare. Cos' hai da dirmi?"
"Ho da dirti che la superbia è uno dei sette vizi capitali. Era questo che dovevo capire?"
"Ti è piaciuta la cartolina?"
"Non mi è piaciuto quello che hai fatto. Perchè la superbia?"
"Volevo essere il primo a scrivere un thriller per il blog. Prima di te, di Le Long, del Greco o di qualcun altro."
"Hai massacrato quel salvagente, un'innocente paperetta."
"Le detesto e detesto le mamme che obbligano i loro bambini a indossarle."
"Non fanno niente di male anzi, è per la sicurezza."
"Ta mintisti mai na papira incoddu tu? A Favazzina si deve nuotare naked...così disse Le Long"
"Cattivi insegnamenti Arcade. Ora devi scontare la pena."
"Che mi faranno?"
"Chi lo sa? Il blog è sovrano, giudicherà."

giovedì 27 novembre 2008

LA CONFESSIONE

Padre ho peccato, sono andato con una donna di vita facile.
Il prete: e con chi sei stato Giovannino?
No Padre si dice il peccato ma non il peccatore.

Senti Giovannino tanto prima o poi lo verrò a sapere, tanto vale che me lo dici adesso.
Era Teresa Ganga?
Le mie labbra sono sigillate.

Patrizia Della Casa?
Nessuna parola.

Mara Picone?
Non lo saprà mai

Giovanna Bellini ?
Karina Muller?

Il prete scrolla la testa: ammiro la tua riserva Giovannino ma hai peccato, quindi per penitenza 10 Padrenostro e 20 Ave Maria.
Vai con Dio figliolo.

Giovannino torna a sedersi in un banco della chiesa. Si avvicina il suo amichetto Michele e gli chiede:
allora…..riuscito?

Si, ho cinque nomi di quelle che ci stanno.

Per tutti voi romantici..



Ragazzi per tutti coloro che credono ancora nell'amore in qualsiasi forma e misura..per coloro che lo cercano e lo apettano .. per coloro che lo hanno gia' trovato e per tutti coloro che pur avendolo trovato.. si sono ritrovati con il cuore spezzato ma ci credono ancora e darebbero tutto cio' che hanno per provare nuovamente quei battiti veri che solo certi momenti riescono a regalarti..... continuate ad innamorarvi ...Un bacio ragazzi.. scusate l'assenza ma mi rumpia nu renti!;)

mercoledì 26 novembre 2008

Helmut Berger

Era una notte buia e tempestosa

Improvvisamente, in piena notte, dei tuoni lontani annunciarono un temporale.
Nel dormiveglia li sentivo sempre più vicini.
Su, in soffitta avevo i lucernai aperti.
Ero cosciente che in caso di pioggia l’acqua piovana m’avrebbe bagnato le tele, i colori ed i libri che stanno sulle mensole.
Il rumore del temporale si faceva sempre più forte e furibondo mentre sentivo il vento crescere di intensità e smuovere le aste delle tapparelle.
Però non pioveva ancora.
La notte precedente mi ero alzata a chiuderle e poi non era caduta nemmeno una goccia di pioggia.
Ora mi rigiravo sopra le lenzuola ed ascoltavo il rumore della notte per sentire il ticchettio della pioggia.
Non avevo voglia di svegliarmi completamente e di salire in soffitta.
Fintanto che non fosse arrivato lui non mi sarei scomodata a chiudere gli abbaini.
Non piovve, ma io rimasi sveglia tutta notte a vegliare il suo arrivo, quando all’improvviso….

LARGO ALLA FANTASIA, OGNUNO DI VOI CONTINUI LA STORIA A PIACIMENTO.
ALLA FINE QUESTA SARA’ LA STORIA DI TUTTI

chiesa di san giacomo foligno

grecu
ma l'architetto Fuckas o Fuffa (come dice Crozza)
che sta facendo a Foligno? che ne pensi di questa
nuova chiesa? quando l'ho visto ho pensato a te
e' un modo per salutarti ciao

per chi vuole saperne di piu'
http://www.fuksas.it/#/progetti/0901/

martedì 25 novembre 2008

TELEGRAMMA URGENTE

INSONNIA BBUTTANA MESSO KO
IMPOSSIBILITATO DORMIRE/SOGNARE
BALLI TANGUERI RIMANDATI
TEMPO INDETERMINATO
URGENTE NECESSITA'
MELATONINA VALERIANA
MELISSA VANESSA
BONA PURU SHARON
AIUTATEMI

Firmato: U LONGU

Destinazione "Raya" Panarea












Negretto, prepara la lista e passala al Mister per le convocazioni... primo sabato d'agosto 2009, serata al Raya... Partenza in Gommone dal Porto di Scilla sabato 1 agosto 2009 ore 09:00 e ripartenza da Panarea Domenica 2 agosto nel pomeriggio.
PS (fino a 15/16 pax abbiamo posto ed ovviamente non si dorme)


UN VAGABONDO BEVITORE

Sovente mi sveglio la mattina
con un senso di vuoto nella testa,
mi sono mille volte maledetto,
ma non riesco ancora a dire basta.
Smarrito, perso tra la gente,
confuso, vago in mezzo a loro,
seguo distratto con la mente
la strada per trovare i miei pensieri.
Giacciono perduti ormai sul fondo
del vuoto solito bicchiere,
insieme ad una vita disperata
bruciata interamente con il bere.
Troverò un barlume in questa nebbia,
che offusca la memoria e la ragione,
riesumerò brandelli di ricordi
e un lucido coraggio in fondo al cuore.
Mai più affogherò i miei dolori
nell'amaro calice del vino;
sarò un bevitore vagabondo,
in cerca di fonti nuove, sconosciute,
finché straniero alla sua voce
dissetarmi saprò a questa pace.

Bere con moderazione.


Dopo il bombardamento mediatico sugli incidenti stradali provocati da guida in stato di ebbrezza, il Ministero ha deciso di acquistare svariate centinaia di etilometri da fornire alle Forze dell’Ordine per un maggior controllo sulle strade.

Questi strumenti sono piuttosto precisi e nei casi dubbi vengono supportati da prelievi per l’analisi del sangue con riscontri ancor più affidabili. Per non incappare in pesanti multe, occorre non aver bevuto più di 1 bicchiere di birra.
Iniziamo una campagna per incentivare che si permetta solo 1 bicchiere di birra a persona nelle feste e nei fine settimana... per il bene di tutti!Chiediamo il favore di inviare questo messaggio a tutta la rete di amicicome appoggio a questa iniziativa.


L'Orlando furioso

Anche questa storia me l'ha raccontata O...M... L'avevo messa nel blog l'anno scorso, ma visto che adesso siete arrivati in tanti ve la ripropongo.

Primi anni cinquanta, nel vecchio pastificio, quello in centro al paese,
fabbrica di tapparelle di plastica per un certo periodo, poi anche bar
del mitico P.... u C.... ed oggi abbandonato e cadente e rifugio per topi.
I giovani dell'azione cattolica misero in scena, non senza una certa
difficoltà e un notevole sforzo organizzativo, la rappresentazione
dell'Orlando Furioso.
Gli attori, tutti ragazzi del paese, studenti e pure qualche contadino,
si prodigavano dando il massimo impegno e la commedia, tra epici
duelli con la spada, fra saraceni e cristiani, andava avanti senza intoppi.
La gente accorsa numerosa, il pastificio era stracolmo, sembrava
gradire molto lo svolgimento della commedia, sottolineando
l'interpretazione degli attori, con continui e scroscianti applausi.
Ad un certo punto della rappresentazione, Rinaldo doveva affrontare
Orlando in duello.
L'attore, un giovane contadino, spada in pugno si presentò sulla scena e ad Orlando nascosto dietro a una siepe, per invitarlo al duello, doveva dire la seguente battuta,
«Orlando perché ti nascondi dietro la siepe, hai forse paura?»
Sarà stata l'emozione o, cosa più probabile la scarsa conoscenza
dell'italiano, ma il giovane attore esordì dicendo,
«Orlando, perché t'ammucci arretu alla sipala, forse te la cachi?»
Potete immaginarvi la reazione del pubblico.

lunedì 24 novembre 2008

I diari della motocicletta


-Aundi cazzu iamu longu?
-Prima cosa passamu nti Jorge Luis e u salutamu.
-Ma è orbu, non viri nenti ammenzu a ddi libri.
-Non ti preoccupari, c'è Mariuzza chi nci teni a postu a biblioteca.
- Ma longu, si sicuru chi vo guidari tu?
- Fidati, haiu na mira micidiali.
- E chi c'intra, Mimmo?
- Lo capirai, ragazzo.
.............
-Grazie Mariuzza, sei stata una splendida padrona di casa.
-Ormai conosco bene questa Biblioteca.
-Ti trovi bene a Buenos Aires?
-Ora sì ma è stato difficile abbandonare l'Italia.
-Chi ti riciva, smilzo? A fuga ri ciriveddi.
..............
- Chi direzioni pigghiasti, cinico?
- Senza meta Che, como el gato randajo.
- A mia mi pari chi sta iandu versu a tangueria.
- A mia mi pari chi parri troppu, oh là là.
- Oh là là chi? Chista è Abajo la Frente. Il dancing.
- Per puro caso, smilzo. Es la combinacion.
- Longu parra chiaru, chi vo' fari?
................
- Dottori, vi rissi chi non sacciu. Era na motocicletta cu du pacci, ieu nisciva ra balera e sintia na botta e nu duluri, nu duluri, minchia chi duluri di peri dutturiiii...
- Stia calmo Nino el chico, siamo la migliore Ortopedia dell'Argentina, la rimetteremo a nuovo.
..................
- Cinico chi cazzu cumbinasti, u mmazzasti o ballerinu.
- Minchia chi sì esageratu, nci passaia ca rota supra e peri. Tutto qui.
- U ruvinasti, povuru Ninuzzu.
- Au contraire, mon ami. Gli ho aperto nuovi orizzonti: chi peri a papera ora poti mballari u qua qua. Ah, come mi diverto.
- Ndaimu a fuiri longu, aundi iamu?
- A nord amigo. Mexico. Messico e nuvole, la faccia triste dell' America. Che voglia di ridere ho!

Sogno di una notte di mezzo autunno 2

(sotto titolo: perdonami Guglielmo)




Calava la sera sull'Avenida de Sante Fè, i tangueros alla spicciolata entravano nel famoso locale Abajo la Frente, erano quasi tutti di origini italiane e qualche francese.
In attesa che cominciasse il ballo gli uomini bevevano vino italiano e le donne parlavano sottovoce di nuovi amori, nuovi abiti, nuovi passi di tango.
In un tavolo in disparte, aiutati dal vino, due poeti declamavano ad alta voce, uno in spagnolo l'altro in italiano, si trattava di Pablo Neruda e di Spusidda.
Ogni tanto Spusidda sbottava in dialetto stretto per non farsi capire:
:- Paolinu non capisci un cazzu i poesia e ieu chi vinni apposta mi ti canusciu, quasi quasi m'indi tornu in Italia e mi apru na fabbrica di armacie -
In un altro tavolo il cinico e lo smilzo discutevano ad alta voce.
Il cinico lavorava alla Ferroviaria de Nordeste, lo smilzo, ormai medico affermato, si faceva chiamare Che Mario e voleva rivoluzionare il mondo.
:- Dai vo viniri ? 'Ndi facimu u giru i l'America del Sud ca mei motocicletta, vogghiu viriri comu stannu i popolazioni, aiumu a fari a rivoluzioni -
:- Ma se na sai mancu purtari a motocicletta, i strati fannu schifu, faci nu friddu ra Maronna e poi non aiu gana. Sempri cu sta cazza i rivoluzioni, ma fatti i cazzi toi -
La realtà era che il cinico era fatalmente attratto da Giorgina e non voleva lasciare campo libero agli altri tangueri, che non aspettavano altro.
Giorgina era troppo bella con quella sua piccola ombra sotto il nasino, poi ballava divinamente il tango e le sue varianti.
Ma tutto cambiò
Apparve una sera e quando attraversò la pista accennando dei passi, tutte le donne lo guardarono estasiate con un fremito alle narici, gli uomini invece con invidia e malcelato disprezzo.
Era bello, capelli neri come la pece, occhi di cerbiatto, fasciato in un vestito nero di lamè, baffetti beffardi, sottili, che seguivano le smorfie del viso, perchè il tango lui lo ballava anche con la faccia, lo soffriva.
Il suo tango era "fulmine, torpedine, miccia, smisurata bellezza, vortice, fantasia, sequenza di passi, guerra lampo e poesia" (De Gregori aggiornato)
Lo chiamavano El Cucador, gli intimi El chico Nino, insomma Ninuzzu.
Quando lo sguardo del Cucador s'incrociò con quello di Giorgina, lui non chiese "abballi", fece semplicemente schioccare le dita, e s'immersero in un tango voluttuoso.
Tutti capirono, anche il cinico, che cominciò a sentire un leggero formicolio sulla fronte alta, come se spuntasse qualcosa.
Invano cercarono di consolarlo la bella tanguera Claudette, le gemelle Petites Marie,
l'Olivia di Montalban, il cinico affogava il suo dolore nei liquori a basso costo dell'Avenida.
Poi un giorno andò a trovare il suo amico medico, il Che Mario, e gli disse
:- Dai partimu, a motu però a portu ieu -
Caricarono i bagagli, mise in moto....
Arrisunau a sveglia


Molte volte il negretto, il mister e mbu..e qualcun altro..han parlato dei loro mitici pomeriggi a giocare a carte, xò nessuno di loro ne ha un ricordo cartaceo..ecco io vorrei regalar loro un pezzo di quei pomerig....e stuiativi u mussu..kistu e u me regalu i Natali...

RISULTATO QUINTO SONDAGGIO

Ne approfitto per ricordare ai soliti ritardatari che il sesto sondaggio li sta aspettando(ancora per poco).Veniamo a noi e ai mezzi che più hanno caratterizzato le nostri estati favazzinote.
Grande varietà di risposte. si va da biciclette più o meno datate a motorini ancora più datati, passando per le "lape" a tre ruote diventate ormai quasi una nota di folklore.grande presenza di mezzi acquatici come materassini, pedalò, gommoni, motoscafi e barche di antica memoria sconosciute ai più(pertanto invito i decani del blog ad inserire se possibile foto dei mezzi che hanno citato). La voce grossa la fanno naturalmente le auto e anche qui grande varietà: 127, 126, 500, uno, y10,1100, punto, peugeot, tutte con una storia e un carico di emozioni che portano dentro il loro bagagliaio!Ma veniamo ai più "cliccati":nella miriade di risposte si evidenzia la tipo del geco(che non ricordo sinceramente) la barca di don mimì(puru chista na canusciu) e la mitica tempra verde già protagonista di diversi post, tutte con due preferenze.
Al secondo posto un ex aequo: il primo è un mezzo che ci faceva compagnia sempre al solito orario, sempre con la solita "litania", che anche se disturbava il nostro riposo pomeridiano ci faceva sorridere perchè ormai era di casa, sto parlando del camioncino della frutta di "Aiu pira, puma, pumaroru pi nzalata,..." a proposito MA CHI FINI FICI?QUALCUNO SA NIENTE?. E l'altro mezzo è la mitica Citroen di SAverio PAlmi(un grande assente del blog, greco e malumbra provvedete) il cui cigolio era famoso tanto quanto le storie che raccontava il grande Palmi!
E anche per il primo posto abbiamo un ex aequo: due mezzi che se avessero potuto parlare ne avrebbero di cose da raccontare: la lapa a tre ruote di P. L..k e la tipo bianca del grande PELE'!!!!!!Due mezzi che rientrano per motivi diversi nella categoria dei "MITICI" di FAvazzina, grazie soprattutto all'estrosità, la stranezza, la simpatia dei due proprietari.GRANDI!

Corso di formazione per uomini

TEMA DEL CORSO:

diventare intelligente quanto una donna (quindi essere perfetti )

OBIETTIVO PEDAGOCICO:

corso di formazione che permette agli uomini di sviluppare quella parte del cervello della quale ignorano l'esistenza.

PROGRAMMA :

4 moduli di cui uno obbligatorio.



MODULO 1: CORSO DI BASE OBBLIGATORIO
1. imparare a vivere senza la mamma (2000 ore).
2. la mia donna NON è MIA MAMMA (350 ore)
3. capire che il calcio non è altro che uno sport (500 ore)

MODULO 2 : VITA A DUE
1. avere bambini senza diventare geloso (50 ore)
2. smettere di dire boiate quando la mia donna riceve i suoi amici(500 ore)
3. vincere la sindrome del telecomando (550 ore)
4 non fare la pipì fuori dal water (100 ore, esercizi pratici con video)
5. riuscire a soddisfare la mia donna prima che cominci a far finta(1500 ore)
6. come arrivare fino al cesto dei panni sporchi senza perdersi (500 ore)
7. come sopravvivere ad un raffreddore senza agonizzare (300 ore)

MODULO 3 : TEMPO LIBERO
1. stirare in due tappe (una camicia in meno di due ore: esercizi pratici)
2. digerire senza ruttare mentre lavo i piatti (esercizi pratici)

MODULO 4 : CORSO DI CUCINA
Livello 1 (principianti) : gli elettrodomestici: ON = ACCESO - OFF = SPENTO
Livello 2 (avanzato): La mia prima zuppa precotta senza bruciare la pentola. Esercizi pratici: far bollire l'acqua prima di aggiungere gli spaghetti.


Sono inoltre previsti dei temi speciali di approfondimento; a causa della complessità e difficoltà di comprensione dei temi i corsi avranno un massimo di 8 iscritti:


TEMA 1 : il ferro da stiro; dalla lavatrice all'armadio: un processo misterioso


TEMA 2: tu e l'elettricità: vantaggi economici del contattare un tecnico competente per le riparazione (anche le più basilari)


TEMA 3 : ultima scoperta scientifica : cucinare e buttare la spazzatura non provocano ne' impotenza ne' tetraplegia (pratica in laboratorio)


TEMA 4: perché non è reato regalarle fiori anche se sei già sposato con lei


TEMA 5 : il rullo di carta igienica: 'la carta igienica nasce da sola nel portarullo?' (esposizioni sul tema della generazione spontanea)


TEMA 6: come abbassare la tavoletta del bagno passo a passo (teleconferenza con l'Università di Harward)


TEMA 7: perché non è necessario agitare le lenzuola dopo aver emesso gas intestinali (esercizi di riflessione di coppia)


TEMA 8: gli uomini che guidano possono chiedere informazioni ai passanti quando si perdono senza il rischio di sembrare impotenti (testimonianze)


TEMA 9: la lavatrice: questa grande sconosciuta della casa


TEMA 10: è possibile fare pipì senza schizzare fuori dalla tazza? (pratica di gruppo)


TEMA 11: differenze fondamentali tra il cesto della roba sporca e il suolo (esercizi in laboratori di musicoterapica)


TEMA 12: l'uomo nel posto del passeggero: è geneticamente possibile non parlare o agitarsi convulsamente mentre lei parcheggia?


TEMA 13: la tazza della colazione: levita da se' fino al lavandino? (esercizi diretti da Silvan)


TEMA 14: comunicazione extrasensoriale: esercizi mentali in modo che quando gli si dice che qualcosa è nel cassetto dell'armadio non domandi 'in quale?'

SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO...


domenica 23 novembre 2008

Sangue neroazzurro

Dedicata a Nino e a Popy (bella famiglia, direi)

forza inter

salutu i juventini ru blog!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:):):):)

sabato 22 novembre 2008

Angel

Sebbene non sia propriamente una canzone da falò, magari un giorno riusciremo anche solo ad accennarla.

Dedicata a tutti gli amici del blog.


'U paracadutista

Mariu, u frati i E. anchistorti, è il titolare di una delle più belle 'ngiurie del paese. L'ha ottenuta con un virtuosismo acrobatico e 'na botta di culu sfundatu che non ha precedenti nella storia favazzinota.
Siccome tutt'ora vengo ritenuto (immeritatamente) colui che aiutò l'atleta a compiere il gesto ne approfitto per raccontare il fatto. Io e Mariu siamo omonimi, coetanei e limitrofi di casa come dire "nci capitaru tutti a iddu". Avevamo, credo, sei anni e quel pomeriggio decidemmo di andare abbanda 'a sciumara passandu ru violu chi parti ra casa ru maestru B****. A fini ru violu c'era na menza discarica: nu muntarozzu i mundizza con vista mare e a precipizio sugli orti sottostanti, pressappoco, cinque metri. Mariu individua, ammenzu a dda lordia, nu camioncinu i plastica in apparente ottimo stato. Ero a tre, quattro passi da lui, ancora ai limiti del violo e lo vedo avanzare verso lo strapiombo, non faccio in tempo ad aprire bocca che la montagnola gli frana sotto i piedi: un batter d'occhio e Mariu non c'era più. "Minchia chi volu" pinzaia e poi sintendu bbuci e grira chi vinivunu r'abbasciu mi schiantaia e ma fuia pa casa. Figghioli criritimi: mancu na sgargiatina. Centrau precisu precisu u cunduttu chi passa i latu o muru e nc'era puru a china i l'acqua, se no iutavunu i cuntadini rischiava l'annegamentu. Uscito illeso dal volo a tecnica libera doveva passare indenne anche attraverso i cazziatuni ri genitori e allura Mariu eppi a pinzata mi rici chi fuia ieu cu spingia e quindi "il maro di me", come si dice in lingua, si ritrovò colpevole. La 'ngiuria scaturita da questo fatto non fu immediata: qualche anno dopo, non ricordo chi fosse, qualcuno lo chiamò Mariu 'u paracadutista.

PS: Nel corso degli anni, stante la pervicacia accusatoria del paracadutista (mai capita, forsi na bottaredda nta testa ha pigghiau) ho rinunciato a qualsiasi difesa. Mi consolo: come colpevole compartecipo agli onori dovuti al protagonista.

venerdì 21 novembre 2008

A.A.A...ultime notizie di Mbu

Cari amici del blog,vi comunico che il ns caro Mbu esti mbilenatu pirkì nn si poti collegari, ha internet fuori uso, vi saluta tutti e spera di poter rientrare al più presto nel blog!!!

Quiz televisivi

Direttamente dallo scrigno della memoria di Tacito. Alla fine degli anni cinquanta andava in Tv (pionieristica a quei tempi) un gioco che consisteva nell'indovinare un oggetto reso quasi
irriconoscibile da un ingrandimento ai limiti massimi. La gente telefonava da tutt'Italia e se ne sentivano delle belle. Ecco due perle opera di due nostri conterranei.

L' oggetto da riconoscere, ad alto ingrandimento


-Pronto da dove chiama?
-Reggio Calabria
-Pensa di poter riconoscere l'oggetto?
-Certo. Quello è nu TIRABUSCIO'.
-Ci dispiace, ha sbagliato.



-Lei da dove chiama?
-Scilla precisu ru quartieri Chianalea.
-Ha riconosciuto l'oggetto?
-Chillo è un TRUMBO DI PALAMATARA.
- ???!!!!

WHO ARE THEY?


Chi sono?
vi do 2 indizi...
uno di loro ha come cavallo di battaglia "stiamo lavorando per voi"
l'altro si è iscritto ma non ha mai partecipato alla vita di questo blog...
Quindi riformulo la domanda...
Chi sono???

Favazzinablog e il contatore free


I più attenti di voi avranno notato che in fondo alle pagine del blog c'è una piccola icona con scritto Shinystat. Se vi è capitato di cliccarci sopra vi sarete accorti che è un contatore delle visite del blog. Grazie a tale trovata riesco a sapere chi si connette, a che ora, da dove e tante altre cose. Il contatore l'avevo inserito molto tempo fa nella versione free che riesce a monitorare solo un certo numero di accessi giornalieri. Da tempo abbiamo ampiamente superato questo limite (mi sembra 100 accessi al giorno), ma.... guardate un po' cosa mi scrivono i tipi di Shinystat

Gent.mo *************,
dopo avere visualizzato attentamente i contenuti del vs. sito web,
avendo constatato l'unicita' di tali contenuti e la popolarita'
del vostro sito web, nonche l'assenza di carattere commerciale dello
stesso, abbiamo deciso, in via del tutto eccezionale, di innalzare il
limite delle visite al vostro account Free.
Riteniamo in tal modo di avervi fatto cosa gradita e vi porgiamo i
nostri piu' cordiali saluti.

Supporto ShinyStat Free
Bè non mi rimane che ringraziare per la gentilezza il supporto di Shinystat!
E... un perla per voi: la localizzazione geografica degli accessi dell'ultimo mese

ke tipi da spiaggia!!! favazzina 1994

In particolare questa è per u ficonsgi..Certo ke cn qualke capello Nero in più e qualke kilo in meno eri tuttu natra cosa!!????

Ma la ceretta in quegli anni la conosceva solo il nostro attuale pompiere??o si bruciava cu focu??

A Festa i Scilla

Un gruppo di giovani favazzinoti (16/17 anni) s'apprestava a lasciare la madre patria per dirigersi, naturalmente a peri, alla festa di Scilla, quella di S. Rocco, la più importante.
Erunu tutti piazzati i tubu, Spusidda chi scarpi i vernici, Macisti chi pantaluni russi, Biasi cu na giacca i 'mbernu (la famosa quattrostagioni), Enzu Anchistorti in completo nero e foulard rosso al collo (usava così a Torino), Carnera inveci si vuliva vistiri alla Jimi Hendrix però aviva sulu i capiddi che lo ricordavano, Enzu G. come al solito inappuntabile, ed io in completo da tennis bianco, con due piccole eccezioni:
apposta ri scarpi i tennis, i zocculi i lignu
non aviva mai giocato a tennis nella mia, allora, breve vita
I tutti l'autri, nun mi ricordu
L'Armata Brancaleone, cosi composta, assolutamente maschile, si avvicinava solennemente alla capitale, cantando canzoni oscene, da caserma, e tirando sassi a mare dalla statale.
La piazza era gremita, un saccu i genti, sul palco immenso si esibiva una cantante ormai in declino, ma sempre brava, e sopratutto grandissimo pezzu di s******, tentava in tutti i modi, cantando e ballando, di entusiasmare il pubblico scillese.
Dovete sapere che il pubblico scillese era notoriamente m.p.c. (mancu pu cazzu), 'nci putiva esseri Claudio Villa o i Beatles, o l'urtimu scazacani, iddi vardavunu e basta, ne applausi ne fischiati, aspettavano mezzanotte per i fuochi, il resto era contorno.
L'arrivo dell'Armata rivoluzionò gli schemi.
Gridati, applausi, apprezzamenti indicibili, tentativi di assalto al palco, accendini accesi, caroselli, baci spediti con la mano.
A Biasi dovevamo tenerlo in quattro, voleva salire sul palco per baciare la cantante che, a suo dire, lo provocava.
:- Mullatimi, 'mbiriusi, non viriti chi mi varda ?
La cantante galvanizzata dall'insperata claque dava il meglio di se, cantava, ballava, sculettava, incitava, ammiccava.
Ad un certo punto disse:
:-Chi vuole venire sul palco a ballare con me ?
Enzu Anchistorti si catapultò sul palco prima ancora che finisse la frase.
Minchia chi ballerinu, shake, twist, tutti i sapiva, iva fattu scola i ballu a Torinu e nui non sapivumu nenti.
A pigghiava, a firriava, a 'lluntanava, a 'vvicinava, i sutta, i supra, i latu.
I ballerini ra televisioni 'ncia putivunu s*****
Alla fine della performance, l'Armata era scatenata, il successo strepitoso, inaspettato, di un suo componente, rendeva veramente felici, entusiasti.
La cantante stanca e scarmigliata dal ballo sfrenato, intervistò Enzu:
:- Bravissimo, hai qualcosa da dire al pubblico ?
:- Si, EVVIVA FAVAZZINAAAAAAAAAAAA
Apriti celu
Gli m.p.c. feriti nell'orgoglio, cominciaru a fischiari alla caprara, conclamando le loro origini, sulu chiddi ra Chianalea non fischiavunu, non erunu allenati, pirchì i pisci sunnu surdi.
Succidiu na baraonda, 'ndi vulivunu minari
Ma noi eroi di mille battaglie sempre in minoranza, cu scignitani e bagnaroti, adottammo la solita tattica.
La fuga

p.s.: fatto realmente accaduto

giovedì 20 novembre 2008

Ai carissimi ricchiunazzi ru blog


Ragazzi appena l'ho vista non so perchè ho pensasto al blog...
Carissimi ricchiunazzi del blog c'è chi ha 46 anni di storia...
Questo è per consolarvi...
Vi voglio bene...
Anche se non scrivo quasi mai siete la mia compagnia preferita.
Vi leggo sempre, siete fantastici continuate così.

Tempesta, Malumbra e u bbodibbilding

Questa storia viene dritta dritta dal mio personale dimenticatoio. Giorni fa è riemersa e mi è venuta voglia di pubblicarla.
Era la metà degli anni '90. Nel periodo primaverile mi trovavo a Favazzina. Il Paese era deserto, la spiaggia meravigliosa e spesso me ne andavo lì a studiare. Al ritorno non poteva mancare la visita a Malumbra per l'abituale passeggiata meditativa delle 18.

Trovai Malumbra, in compagnia di Tempesta, nel suo bunker (e quando mai). I due avevano attrezzato una piccola palestra riciclando i pochi attrezzi provenienti dall'ex palestra-asilo. Erano intenti a fare body building, anzi, erano intenti a fari u bbodibbilding!

Tempesta aveva assunto il ruolo di Personal Trainer. Stabiliva gli esercizi da fare, inventava attrezzi combinando quelli esistenti e forniva improbabili spiegazioni pseudo scientifiche "stuortu.... chi stai facendu? .... mentiti i 'ca chi cusì non ti faci nenti"

Malumbra accettava di buon grado le istruzioni del maestro ed eseguiva alla lettera i suoi consigli.

A me non è mai piaciuto fare palestra, ma ebbi l'esatta percezione che da lì a poco avrei assisto ad una di quelle perle favazzinote da ricordare. Pertanto presi du pesi da 10 kg e iniziai a portarli su e giù con le braccia (non so come si chiama l'esercizio). Non mi sbagliavo!

MOVIOLA

Malumbra si sdraia sulla panca e Tempesta inizia a caricare il bilanciere.
Malumbra sotto sforzo: "unu.... dui.... tri....quattru....cinqu....(...) reci!"
Tempesa carica ancora il bilanciere
Malumbra sotto sforzo: "unu.... dui.... tri....quattru....cinqu....(...) reci!"
Tempesa carica ancora il bilanciere
Malumbra sotto sforzo: "unu.... dui.... tri....quattru...aaaaaa.cinqu....(...) reci!"
Tempesa carica ANCORA il bilanciere
Malumbra sotto sforzo: "unu.... dui....aaaaaa.....tri. aaaa... quattru.... aaaaa ...cinqu...................aaaaaa...(...) reci!"
Tempesta: "stuuuuooooooortu u viri chi c'a facisti?!?" e ... CARICA ANCORA IL BILANCIERE!
Malumbra sotto sforzo: "unu......................... dui........................aaaaaa .........tri..................... aaaa... nun c'a fazzu........................ quattru.... nun c'a fazzu.................aaaaaaa....................cinqu...................aaaaaa................... Nun c'a fazzu, nun c'a fazzu, MINCHIA NON C'A FAZZUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!!!"

Malumbra è rosso fuoco, coperto di sudore, il bilanciere è a 20 centimetri dal suo petto, le braccia tremano. Inizio a preoccuparmi, ma vedo Tempesta che si avvicina a Malumbra..."ora nciu leva", ma... Tempesta mette l'indice della mano destra sotto il bilanciere, esercitando una minima pressione, e dice crudelmente "iasa u pisu".
Non ricordo il triste epilogo di questa storia, ma Malumbra in qualche modo si salvò.
Per completezza di narrazione devo aggiungere che durante l'accaduto, non rendendomene conto, ho continuato a sollevare i miei pesetti e il giorno dopo ho dovuto scaldare i gomiti con il phon per riuscire a piegarli!

MINNIE QUESTE SONO PER TE




LORY MA TE LA RICORDI QUELLA SERATA, DOPO ABBIAMO FATTO UNA FOTO IN CUI TU ERI PICCIULA PICCIULA AHAHAHAHAHAH comu mi scialu







Figghioli non putiti sapiri quantu ririmmu quandu ndi mintimmu gli abiti da sposa delle nostre mamme, che emozione! e puru i malanovi che vularu quando Lia e Lina ndi vittiru



IL SESTO SONDAGGIO: i vostri appuntamenti fissi e immancabili

Il Palio di Siena, festa i Maronna, u giru d'italia, u gran premiu i Monza sono esempi di eventi che ogni anno puntualmente si verificano immancabilmente. A molti interessano a molti altri non ci passunu mancu pu ca*** . Però è innegabile che un settembre senza FESTA I MARONNA non sarebbe un settembre vero per alcun reggino così come per ogni appassionato di formula 1 una stagione senza il gran premio di Monza non sarebbe realistica; allora mi chiedo e vi chiedo

quali sono o sono stati per voi quegli eventi, quelle ricorrenze, quegli appuntamenti fissi che aspettavate( o aspettate) con trepidazione per tutto l'inverno e senza i quali la vostra non sarebbe una vera estate favazzinota?(indicatene almeno 5)

Un ricordo di John Belushi

Il 5 marzo 1982 al bungalow numero 3 del Chateau-Marmont Hotel di Los Angeles, viene trovato dal suo fisioterapista il corpo nudo, riverso per terra, ormai senza vita di John Belushi. Ad ucciderlo è stato uno speedball, una miscela letale di eroina e cocaina.
John Belushi era nato a Chicago il 24 gennaio 1949 da genitori di origini albanesi. In quella città aveva frequentato il liceo, dove aveva conosciuto sua moglie Judy, e aveva frequentato l’università di Wisconsin-Whitewater.
Il primo break è del 1971, con la compagnia teatrale Second City. Notato dal National Lampoon, divenne la star (con Chevy Chase e Bill Murray) dell’omonima trasmissione radiofonica.
John Belushi diventa celebre nel 1975 grazie a Saturday Night Live , la più famosa trasmissione di satira tv d’America. Il 1979 è il suo anno d’oro, è protagonista del film Animal House, ha un album in vetta alla hit parade (The Blues Brothers:Briefcase Full of Blues) e SNL e il programma più seguito della tv USA.
John Belushi è stato seppellito nell’Abel’s Hill Cementery a Martha’s Vineyard, Massachusetts. Sulla lapide è stato inciso «I may be gone, but Rock and Roll lives on» (Io me ne sono andato, ma il rock and roll vive).























OVERDOSE
Una sudicia stanza.
Squallore, intorno e sui muri.
Lenzuola ingiallite dal tempo,
sul letto ormai sfatto.
Moquette rosso scarlatto,
odore di marcio.
L'uomo disteso
ha il viso distrutto,
lo sguardo, nel vuoto disperso.
Polvere bianca disciolta.
Non serve più il laccio
a legarti alla vita.
Il viaggio ti porta lontano,
non c'è più ritorno.
Si muore ogni volta nel buco.

L' EVOLUZIONE DEI COSTUMI


Una domanda di rilevante attualità: i costumi stanno cambiando? Proviamo a dare una risposta.
Innanzitutto un ringraziamento va ai modelli di levatura mondiale che hanno accettato (a scopi benefici) di posare per noi di Favazzinablog. Sono stati resi non riconoscibili per ordine dell'agenzia Ficus&Ficus che ne detiene i diritti internazionali. Andiamo a cominciare.

Il modello n° 1 propone l'evoluzione del boxer beach volley dal colore verde carioca do Brasil con striscia verticale bilaterale atta a snellire la linea e dare risalto all'elastico sottombelicale contenitivo di un'incipiente pinguedine ancora entro i limiti del lieve sovrappeso.
Sovrappeso liberamente esibito dal modello n° 2 che in maniera del tutto provocatoria indossa uno slip fasciante sulle anche. La provocazione prosegue nel colore, un bianco di estrema purezza che accentua le forme generose. L'infradito ton sur ton rafforza il concetto che diventa un nuovo paradigma di stile.
Muovendosi dalle medesime posizioni ideologiche il modello n° 3 in realtà quasi subito ripiega verso una soluzione più conservativa e scegliendo il colore azzurro sembra cercare una mimesi con la natura onde attenuare pulsioni estremistiche.
Di ispirazione californian-surfista i modelli 4 e 5 che però si differenziano nella scelta cromatica.
Il bianco con elastico nero non può non richiamare l'estrema eleganza di una star losangelina: un modello consono alla levigatezza di una piscina in Beverly Hills. Il colore giallo-verde-bile del successivo surfista esprime il disagio esistenziale di chi è costretto a inseguire mari ventosi ad ogni angolo del pianeta dove poter esibire represse potenzialità atletiche.
Il modello n° 6 è tuttora oggetto di interpretazione e due correnti di pensiero disputano circa il significato intrinseco. Quella fascia bianca su slip nero che cosa ci vuol dire? Secondo alcuni si tratta di una sembianza di cintura e lascia intendere l'ipotetica cedevolezza dello slip lasciato a sé donde l'imponente erotismo evocativo. Proprio quella cintura conferisce stabilità al tutto, ribattono gli antagonisti, per cui ci troviamo davanti a una sorta di divieto d'accesso invalicabile indice forse di alterità.
Rimarcando il fisico statuario del modello n° 7, la scelta dello slip rosa fucsiato ci lascia perplessi. Si potrebbe pensare che si tratti di un'aggiunta posteriore in guisa di foglia di fico dei dipinti rinascimentali, la soluzione non ci convince e meglio avremmo visto il soggetto in sembianze simil bronzi di Riace ad esibire quelle perfette piccole proporzioni dell'ellenismo classico.

PS Il cachet spettante ai modelli è stato da questi interamente devoluto all'associazione
MENZU PAGGHIOLU per il recupero e la salvaguardia di personaggi in via di estinzione
www.menzupagghiolu.it

mercoledì 19 novembre 2008

Omaggio pu negrettu e u ferrovieri


31/12/1994veglione alla disco-scuola di rione villa cn dj s**** sullo sfondo....o maaammaa..cumbinati cusì u ficiru fuiri l'annu novu...vui ki diciti??

23-02-1974....Dedicato ad uno di noi..a kii??


Ragazzi chi siete in grado di riconoscere??Spusy ma aund'eri????!!!! possibile che in questo lieto evento tu fossi assente???

domanda

ho una innocente domanda per voi che siete le memorie storiche
prologo: ricordate che ci fu un periodo durante l'estate in cui la facciata delle chiesa che dava sulla strada principale era in ristrutturazione??? c'era una impalcatura in legno
ebbene la mia domanda è la seguente: una sera, dal tetto della chiesa piovvero BAGGHIOLATE d'acqua anzi, per essere precisi, buste d'acqua, seminando il panico nelle zone limitrofe alla chiesa. Ricordate chi furono i perfidi artefici di tale "malefatta"? So dell'episodio perchè noi ragazzini, com'era consuetudine, eravamo seduti sugli scaliti e ce ne cadde pesantemente una proprio ai nostri piedi

ciao ciao

Il ballerino

Dedicata o Longu ballerino "bello" e di gran classe e a Georgie la sua dama

Francesco Guccini - Il bello

IL NUDISTA E LE FIGLIE DELL'INGEGNERE. Part. 2

FAVAZZINA BLOG AWARDS

Buonasera a tutti cari amici favazzinoti, questa sarà una serata da ricordare, piena di emozioni e di premi. Avrò io l’onore di presentare il Favazzina Blog Awards, eccomi Malumbra!!!
La folla: ohhhhhhhh
Malumbra: figghioli zanniati i menu pirchì se non ci penzava ieu mi fazzu stu blog e di conseguenza questa premiazione, vui vu nzunnavati. E poi cà a scenografia a fici ieu pirchì sugnu n’artista.
PRIMA CATEGORIA: MIGLIOR PROTAGONISTA SCIARRERA DEL BLOG
THE WINNER IS: OLIVIA
Olivia: sciarrera ieu? Ma se scrivia sempri PEACE AND LOVE ma si pacciu?
Correggi subbitu sta premiazione, iei sugnu LA MIGLIOR SCAMBISTA DEL BLOG.
Malumbra: viri che simu in prima serata e i figghioli ndi vardunu.
Olivia: ma che capisciti? Nel senso che frequentemente scangiu a fotu ru profilu, stortu nettu. Vabbò rammi stu premio.
SECONDA CATEGORIA: MIGLIOR PROTAGONISTA MASCHILE DAL MESTIERE INCERTO
THE WINNER IS: U FERROVIERI
Ferroviere: incertu ieu? No ieu sugnu Sampei ppassiunatu (e puru spassiunatu) pi treni. Chi ncesti pi premiu, na lenza?
Malumbra: no, è una coppa.
Ferroviere: ma a pozzu utilizzari comu bacinella pi pisci?
Malumbra: cacciti i cà.
TERZA CATEGORIA: MIGLIOR PERSONAGGIO MASCHILE DEL BLOG TROVATORE DI PILU.
THE WINNER IS: attenzione c’è un ex aequo!!! Vengono premiati IL NEGRETTO E U MISTER.
Negretto: senti Mister, ma runi a mia sta coppa, tu nda tanti.
Mister: non sindi parra assolutamente, U Mister cà sugnu ieu e sulu pi polemica ti ricu NO!!! E ti ricu puru VA’ FATTI DU SONDAGGI.
QUARTA CATEGORIA: MIGLIOR DEDICA FIGLIA-PADRE DEL BLOG
THE WINNER IS: KOKI

Malumbra: Koki ci sei? Dove sei Koki?
Koki: ma sono qui Malumbra
Malumbra: che ffai dda sutta koki?
Koki: senti beddu, ieu u rissi sempri che sugnu mbascia non infierire.
Malumbra: ma a menu ncia fai ma reggi sta coppa? Non è che ti rucciulii pi scali?
Koki: se continui ti iettu ieu pi scali e fazzu mi mi vardi a panza sutta.
PREMIO SPECIALE DANTE ALIGHIERI (chistu rimaniu pirchì l’autri poeti ncia ponnu tutti s*****)
THE WINNER IS: ARCADE FIRE
Malumbra: ma pirchì FIRE?
Arcade: pirchì aiu intra u focu ra sapienza, e che nda sapiri tu? Non favellare continua mi pitti.
QUINTA CATEGORIA: MIGLIOR PROTAGONISTA MASCHILE DEL BLOG DALLA SENSIBILITA’ SPICCATA, DI QUELLI CHE IL POETARE E’ COME RESPIRARE, CAMMINARE ECC.
THE WINNER IS: SPUSIDDHA
Spusy: Grazie, davvero. Sugnu commossu
Malumbra: fuia bravu nta presentazioni eh?
Spusy: no. Ciangiu pirchì sta cazzu i poesia esti na malatia, l’aiu ndo sangu e non rinesciu ma sbiddu.
SESTA CATEGORIA: MIGLIOR PERSONAGGIO MASCHILE DEL BLOG 2008, ALL’UOMO CHE NON DEVE CHIEDERE MAI (tranne che pu computer, koki testimone), ALL’UOMO CHE AL SOLO PASSAGGIO I PICCIONI SI CANZIANO (solo per la statura no pi autru), ALL’UOMO CHE CU DUI RI SO ANCATI FACI FAVAZZINA-GAMBARI ANDATA E RITORNO.
THE WINNER IS: U LONGU
U Longu: oh figghiu mi pinzava che na spicciavi cchiu, ivi a diri sulu 3 paroli e ne ricisti STOICO-BALLERINU E PISCATURI.
SETTIMA ED ULTIMA CATEGORIA: PREMIO ALLA CARRIERA PER COLUI CHE A FAVAZZINA HA SPEZZATO PIU’ CUORI, PER COLUI CHE ESSERE FICO E’ DIVENTATO UN MESTIERE.
THE WINNER IS: FICONSGI
Malumbra: non tu pozzu rari ieu u premiu, entri la valletta. Nina? Aundi si?
Nina: figghioli staiu rrivandu ra Merica, sugnu sfasata.
Ficonsgi: grazie a tutte le mie fans, ora però aiu chi ffari. Nina imunindi che ti fazzu virili a me collezioni i farfalli

Malumbra: La serata è finita, mi congedo. Per coloro che non hanno ricevuto premi saranno più fortunati nel 2009.

Calabrisella

Per Nina e per chi non conosce la Calabresella
(Nina capiscisti cu u rubbava u muccaturi?)

Nina ti vitti all'acqua chi lavavi
e lu me cori si jinchiu d'amuri,
mentre li panni a la sipaia 'ampravi
ju t'arrubbai lu megghiu muccaturi.
Calabrisella mia, Calabrisella mia
Calabrisella mia, sciuri d'amuri.
Io te lo dissi, me' caru papà,
sta Calabrisella muriri mi fà. (due volte)
Dintro a lu mio giardinu rosi bianchi
nasciunu 'nta na festa di culuri,
ma di li rosi tu rigina manchi
sciatu dell'arma mia, sciuri d'amuri.
Calabrisella mia, Calabrisella mia,
Calabrisella mia, sciuri d'amuri.
Io te lo dissi, me' caru papà,
sta Calabrisella muriri mi fà. (due volte)
Dintro a lu mio giardinu rosi bianchi
nasciunu 'nta na festa di culuri,
ma di li rosi tu rigina manchi
sciatu dell'arma mia, sciuri d'amuri.
Calabrisella mia, Calabrisella mia,
Calabrisella mia, sciuri d'amuri.
Io te lo dissi, me' caru papà,
sta Calabrisella muriri mi fà. (due volte)

battaglia navale

l'altra sera stavo giocando o meglio avrei voluto giocare
a battaglia navale con mio figlio andrea.
ho disegnato il campo, mi sembrava di ricordare tutto
ma in realta' non mi ricordavo niente. il gioco e' semplice
ma non mi ricordu u stessu nenti.
mi aiutate? come si giocava?
ciao

Nek, gli amici e....Scibbalocchiu...


Questo CD è stato uno dei regali ricevuti a cui tengo di più...... La persona che me l'ha donato è sempre nel mio cuore e ci resterà per sempre... Ti voglio bene :)

P.S.

(.....A proposito di Nek....ti ricordi quel periodo caro mio Magù????)

martedì 18 novembre 2008

il cielo ha una porta sola, aprila.

http://www.geebo.it/testo-e-video-il-cielo-ha-una-porta-sola/

I 5 SEGRETI DI UNA DONNA FELICE

Primo Segreto

1. E’ importante incontrare un uomo che divida con te le responsabilità e che aiuti in casa. (ARCADE CHISTU SI TU)

Secondo Segreto

2. E’ importante incontrare un uomo allegro, a cui piaccia ballare, uscire e che ti faccia ridere. (CHISTU I SICURU ESTI U LONGU TANGUERO)

Terzo Segreto

3. E’ importante incontrare un uomo dolce, da cui si possa dipendere affettivamente senza che per questo ti sottometta , che sia sincero.(E CHI SE NON SPUSY)

Quarto Segreto

4. E’ importante incontrare un uomo che sia un buon amante e che ami fare sesso con te.(CA’ U CAMPU ESTI INCERTU, CHI SI CANDIDA?)

Quinto Segreto

5. E’ MOLTO, ma MOLTO IMPORTANTE, che questi 4 uomini
NON SI CONOSCANO fra di loro.

report

http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Report%5E17%5E151927,00.html

Non so se così funziona.

Il nudista

Questa storia me l’ha raccontata O… M….

Verso la fine degli anni quaranta era del tutto normale per i ragazzini, d’estate al mare, farsi il bagno nudi, certamente non perché volessero fare i nudisti, ma semplicemente perché non avevano il costume. Era una cosa talmente normale che nessuno vi faceva caso o si scandalizzava. Quando poi i ragazzini iniziavano a crescere ed entravano nell’età della pubertà, vuoi per un certo pudore insito e cominciavano ad avere vergogna della loro nudità, vuoi perché i genitori constatavano che il loro figlio era ormai cresciuto, finalmente gli compravano il costume, oppure ne riciclavano uno da un fratello più grande.
Vi era in quegli anni un ragazzo (O… mi aveva detto il nome, ma sinceramente non me lo ricordo) che aveva dei problemi e si comportava come un bambino e sebbene avesse dodici anni, una evidente peluria e un criapopolo già notevolmente sviluppato, seguitava a farsi il bagno nudo insieme a quelli più piccoli di lui.
Consapevoli che non era un ragazzo normale, nessuno ci badava più di tanto, anche perché le poche donne che andavano al mare a farsi il bagno, rimanevano in disparte, lontano dagli uomini e lui poteva starsene in spiaggia indisturbato, tra l’ilarità di O…. e dei suoi amici, che non potevano non notarlo.
Proprio in quegli anni un ingegnere di Messina aveva acquistato la caserma e d’estate veniva a Favazzina in vacanza. L’ingegnere aveva due figlie già signorinelle e queste, tutte le volte che vedevano il ragazzo con quel pendaglio di fuori, non riuscivano a trattenersi dal sorridere. Lo guardavano di sottecchi, con curiosità e con un certo compiacimento, cercando di non farsi accorgere da lui, tantomeno dai genitori, altrimenti le avrebbero sgridate. Il ragazzo anche se non era del tutto normale, si era però accorto che le ragazze seguitavano a guardargli il batacchio e a fare sorrisini non proprio velati. Un giorno che lo guardavano con più insistenza del solito e non la smettevano di sorridere, lui si voltò verso di loro e mettendo bene in mostra un affare abbastanza consistente le disse «Vui liliti, ma a mia mi veni mu vu chiantu!»

Dieci haiku (in giro per il paese)

1
Il ponte che t'immerge
inevitabilmente
nel profumo dei limoni

2
Viale alla stazione
tra mare e monte
gli oleandri in fiore

3
Dentro vasi di latta
aspettano il sole
gli ibischi rossi

4
Ciottoli grigi
nel fiume assetato
canne disordinate

5
Lucido come seta
il colore viola
dell'amato mare

6
Solenne nel cielo
leggero ascende
albero senza nome

7
Dentro la filanda
adagiate al muro
trame di bougainvillea

8
Lastre di pietra
segnate da orme
sacre e profane

9
Memorie antiche
lievemente incise
una lapide bianca

10
Addio lungo la via
fra i muri muti
dell'ultimo riposo

lunedì 17 novembre 2008

SCIBBALOCCHIU E SANREMO

In una calda estate, nel bel mezzo degli anni '90, scibbalocchiu e noi altri grezzi fummo testimoni di un'avventura memorabile. Il nostro Scibbalocchiu era appena arrivato a favazzina per l'estate con l'immancabile chitarra e una serie di novità. Quella per noi più curiosa fu quando sentimmo il suo nuovo repertorio estivo, Grignani! nciù cantava a tutti e i sapiva tutti! Ma la novità più sconvolgente fu quando ci confidò un suo progetto:

- "figghioli, m' haiti accumpagnari mi fazzu i selezioni pi sanremu!"
* "scibbalocchiu ma stai bene? e aundi sunnu?" e qui arriva il bello:
- "sunnu a Casabona!"
..." a Casabonaaaaa? e aundi cazzu si trova?"
- "chi sacciu, mi rissiru chi è in provincia i Catanzaru"

E fu così che il fatidico giorno partimmo tutti per lo sconosciuto paese ad accompagnare il nostro beniamino. Superato Catanzaro lido iniziammo a salire lungo la statale ionica ma di cartelli con su scritto "CASABONA" non se ne vedevano. Anche le risposte dei passanti erano tutto un programma,;
* "Scusati, pi Casabona?"

- "...........??????? ".
Però la cartina parlava chiaro, Casabona "esiste"! Finalmente uno ci disse che il posto era nell'entroterra e che dovevamo lasciare la statale. Ci inoltrammo allora in una strada interna dove il paesaggio iniziava ad essere davvero strano, non esistevano coltivazioni. Il verde, pian piano che ci inoltravamo, spariva per lasciare spazio ad un paesaggio desertico, lunare! Non c'era l'ombra di un paese, di un'abitazione, di un'anima viva. Ma, finalmente , quando avevamo ormai perso le speranze, apparve la scritta "CASABONA" e la strada iniziò a salire su una montagna dove intravedemmo na para i casi 'munseddati! La domanda sorse spontanea: " Ma aundi cazzu finimmu?"
Arrivati in una piazza deserta, sulla sinistra un "palco" (allestito a festa di paese), scorgemmo un tavolino con un tipo seduto al quale chiedemmo informazioni:

* "per le selezioni di sanremo?"
- "prego!"

Scibalocchiu iniziava ad essere molto scettico. Il tipo gli disse:

* "cosa canti?"
Scibbalocchiu aveva preparato per l'occasione "Cinque giorni che ti ho perso" di Zarrillo.

Intanto iniziavano a farsi vivi altri personaggi che dovevano partecipare al concorso, gente veramente strana, alcuni di loro parlavano un dialetto mai sentito prima. Arrivò il momento delle prove; ragazzi, voi non potete immaginare che corrida, imbarazzante! certe campane che cantavano in un italiano-dialettale tragicomico. Scibalocchiu iniziava a preoccuparsi seriamente. Quando fu chiamato sul palco fece però il suo figurone, i complimenti si sprecavano, ed erano solo le prove. Il presentatore gli disse: "ci vediamo tra un paio d'ore allora, appena inizia fermati sotto il palco che ti chiamo io".
Andammo a mangiare in una specie di ristorante dove c'erano anche gli altri concorrenti (anche qui i complimenti per scibbalocchiu si sprecavano, ma che dico i complimenti, i "complemeeeeentiii!") ma il nostro Sciba iniziava a dare segni di crisi: "figghioli ma aundi cazzu mi purtastu?"
Finito di mangiare si avvicinò il momento dell'esibizione. Usciti sulla strada Scibbalocchiu diede un'occhiatina al palco, un'occhiatina al presentatore, un'occhiatina ai colleghi concorrenti, un'occhiatina a noi e con uno scatto di orgoglio esclamò:

"Figghioli jamanindi subitu i cà!"

Per tutto viaggio di ritorno (e ancora oggi se ci penso) cercammo di immaginare la scena del presentatore che annunciava: "è il momento di un giovane talento, D.... I... che ci canterà: Cinque giorni che ti ho perso".

Oggi saranno passati 15 anni che l'ha perso...

OCCHIO ALLE PREVISIONI

Oggi mi sono svegliato presto, mi sono infilato i pantaloni, vestito lentamente, preparato il caffè, preso le mie mazze da golf e sono andato piano verso il garage, ho messo le mazze nell'auto e ho tirato fuori la macchina dal garage sotto una pioggia torrenziale.

La strada era totalmente inondata e il vento gelido soffiava a 100 km orari.

Sono rientrato con l'auto in garage, acceso la radio e sentito che le previsioni dicevano che quel tempaccio sarebbe durato tutto il giorno.

Che delusione!


Sono rientrato in casa, mi sono rispogliato e silenziosamente sono scivolato nel letto.
Piano piano mi sono avvicinato a mia moglie stringendola e le ho sussurrato all'orecchio: "il tempo fuori è orribile"

Lei mezza addormentata mi ha risposto:

"Sì lo so, e tu pensa a quel cretino di mio marito che è andato a giocare a golf!"

IL VERO LAVORO DEL FERROVIERE

Ciao a tutti, ieri il ferroviere mi ha fornito questo servizio fotografico che testimonia la sua non-attività nelle Ferrovie dello Stato.
Figghioli, l'ultima volta gli ho detto BUONA PESCA e questi sono gli effetti...

Di profilo:



Di lungo (non di Longu):

Con la mamma:


Ancora di profilo:




Foto di famiglia:
A me casa mancu u sciauru arrivau!

BUON LUNEDI' A TUTTI


Una equazione per Nina a 'mericana

1 - To find a woman you need Time and Money therefore:
Woman = Time x Money
2 - “Time is money” so
Time = Money
3 - Therefore
Woman = Money x Money
Woman = (Money)2
4 - Money is the root of all problems
Money = (Radice quadra) Problems
5 - Therefore
Woman = (Radice quadra) Problems)2 (Radice quadra e 2 si eliminano)
Woman = Problems

Nina è una cosa che gira qua negli uffici, ma siccome non credo che le donne siano davvero tutti i nostri problemi, per farmi perdonare e visto che dici che sei una fan dell'amore come poeta (meglio specificare per le malelingue) ti ho scritto questa poesia

Nina e l’amuri

Nina, quandu ti vitti all’acqua chi lavavi,
ti rubai u megghiu muccaturi,
ma tu chi criri sempri nta l’amuri,
ti spittavi almenu nu mazzu i sciuri.
Allura ti rubai nu fazzolettu,
e tu pinsandu chi era nu dispettu,
chiangiu u to cori chiusu rintra o pettu.
Circai mi ti rubu na suttana,
ma tu chi non avivi chiù tanta gana,
pinsasti mi ti fai mericana.
Quandu non seppi chiù i chi rubari,
ru me cori mi fici cunsigghiari,
si viri, mi rissi, chi non capisci nenti,
non si rubunu a na ronna i sentimenti,
ricorda chi ri fimmini mai a pigghiari,
tuttu, sempri nc’hai a sapiri dari,
pigghiulu comu nu nsegnamentu,
se no i mei sunnu paroli ittati o ventu.
Cusì, quandu ti vitti all’acqua chi lavavi,
ambeci mi ti rubbu u muccaturi,
u me cori ti resi, chinu d’amuri
e tu ch’era chiddu chi spittavi,
u cori, ru me cori ti facisti rubari.

sabato 15 novembre 2008

UOMINI E DONNE, due mondi differenti (e viaggi mentali decisamente differenti)

(Hanna pensa: lo vedo strano, non mi ricopre più di attenzioni come una volta. questa sera a cena gliene parlerò chiaramente e in modo sereno e tranquillo.)

A CENA

Mister: tesoro sei bellissima.
Hanna: lo pensi davvero, allora hai notato qualcosa di diverso?
(Mister pensa: mannaia, varda tu che mi mbattiu mi fazzu u galanti m'inguaiaia.)
Mister: ma certo cara, I CAPELLI (cu u fattu ri capiddi nci biddu sempri chi fimmini)
Hanna: no, veramente ho cambiato smalto.
(Hanna pensa: ecco lo sapevo, non è più attento ai dettagli, è strano, mi nasconde sicuramente qualcosa.)
(Mister pensa: ma varda tu se ieu aia stari cà quandu a casa ncesti a partita ra Juve.)
Hanna: ordiniamo il mega piatto per due?
Mister: no cara, a pranzo me mamma mi fici i lasagni, ieu mi fazzu na pastina cu broru.
(Hanna pensa: ecco lo sapevo, non condivide con me nemmeno il pasto. sicuramente c'è un'altra e quest'altra sapi fari puru i lasagni)
(Mi ster pensa: chissà come sta andando la partita, ieu sugnu cà nta nu postu aundi si mangia pocu e pi pavari u cuntu nciai a spiari u prestitu a banca.)

TRIIIIIIIINNNNNNNN (cellulare del Mister)
Mister: pronto?
Negretto: Mister aundi cazzu si? ti stamu spittandu a casa mi virimu sta partita, u viri che si sempri u solitu quaquaraquà. Tu quandu viri pilu norbi!
Mister: negretto, ci deve essere un'interferenza. che succiriu? non ti senti bonu? u sai che tu si comu nu frati pi mia, per te rinuncio ad una cena intima con Hanna. spettimi che rrivu.
Negretto: si puru a cena cu Hanna? rinci a menu che u cafè si l'avi a piggiari pi forza cu mia, se no che SONDO affare!
Mister: cara guarda devo proprio andare ma ci rifaremo.
Hanna: ah si? cu sapi aundi a gghiari tu disgraziatu, porcu, fitusu. I masculi? tutti i stessi.

Mister: ma che nci rissi i stranu, io sono sempre corretto, sincero.....MA FIGGIOLI PU PALLUNI MI NDI FUTTU RI FIMMINI.

Nipoti

Ho avuto tre cavalli, Umido, Sagoma e Zampetto e prima che il campo di battaglia diventasse una lunga trincea furono il motore di me soldato del regio esercito italiano. Hanno voluto sei anni della mia vita e io glieli ho dati, ho lasciato a casa i miei fratelli più piccoli e mio padre Pudduluca che giura sul mio onore e crede nel mio ritorno, mia madre prega. Di quelli aldilà del fosso non comprendo le parole tranne il grido di dolore quando li colpisco, a volte a morte. Io invece sono stato ferito lievemente, una scheggia nella coscia e dieci giorni in ospedale dove ognuno di noi veniva da un posto lontano e solo le infermiere parlavano l'italiano. Poi sono rientrato nella vita e se parlo con te forse è solo per caso: ogni giorno in una guerra può essere quello buono per rimanere ucciso.

"L'avevi creduto davvero che avremmo parlato esperanto?
L'avevi creduto davvero o l'avevi sperato soltanto? " (F. De Gregori)

Il mio cavallo si chiamava Al-Dabaran, l'inseguitore e rincorreva i miei nemici fino alla più lontana duna del deserto biondo. Riscaldava col suo fiato notti insonni sotto stelle lontanissime e gelide, quando pregavo il mio Dio eravamo soli lui e io. Non capivo le parole della gente attorno a me, dentro questa Palestina che è una torre di Babele e non sapevo fare altro che combattere. Ho lottato con mio padre e con i miei figli per un pezzo di terra e una bandiera, credevo di poter vincere prima di chiudere gli occhi definitivamente. Non ho vinto e neppure ho chiuso gli occhi, questa vita non mi vuol lasciare e se parlo con te forse non è un caso: vorrei convincerti che ogni giorno in una guerra può essere quello buono per conquistar la pace.

"L'avevi creduto davvero che avremmo parlato d'amore?
L'avevi creduto davvero o l'avevi sperato soltanto col cuore? " (idem)

Dedicata a mashru Natali (1894-1974) cavaliere di Vittorio Veneto, mio nonno