Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

mercoledì 17 settembre 2008

U patri ru Grecu

Vorrei raccontarvi di uno dei personaggi mitici di Favazzina, uno che mi era particolarmente caro e del quale nutro ancora oggi un vivo ricordo, il padre ru Grecu.
I miei primi ricordi risalgono a quando ero ancora un ragazzino, quando lui, insieme alla moglie, a signora Ebe, tornavano a Favazzina in vacanza in agosto.
Mi portavano sempre con loro a fare i bagni e vi erano pure delle volte che mi facevano mangiare a casa con loro. Io gli ero molto affezionato e per dimostrarglielo gli sbrigavo volentieri tutte le commissioni che mi chiedevano di fare, come andare a comprargli le sigarette o a procurargli le casentole, dato che a lui e a suo fratello piaceva andare a pescare.
Ricordo la prima estate che tornai a Favazzina dopo che ero partito per Milano a lavorare. Lo incontrai al campo mentre, tra tutti i cacciatori di Favazzina e quelli dei paesi vicini, si stava svolgendo il famoso, per quei tempi, tiro al montone.
Non so se alcuni di voi lo sanno, ma in quegli anni era di moda il borsello. A me sinceramente non è che piacesse, ma siccome, devo ammettere, era molto utile, mi ero procurato alla fiera di Senigallia a Milano, una borsa militare, porta maschera antigas, e la usavo come borsello.
Lui appena mi vide mi squadrò e, accennando alla borsa che portavo a tracolla, mi disse « Iasti a Milanu e divintasti ricchiuni» poi mi abbracciò e mi diede nu scorcicoddu. Quello che faceva tutte le volte che mi rivedeva, e guai se non mi dava nu scorcicoddu, perché più che l’abbraccio era quello il modo per dimostrarmi il suo affetto.
Un giorno,non mi ricordo come, stavamo parlando di ragazze, con noi c’era anche mio padre, ed io ridendo gli dissi che quelli, per lui, erano discorsi che era meglio lasciare perdere. Mi afferrò per le braccia e guardandomi fisso negli occhi mi disse « Chi ndi vo sapiri tu pischeddu! Ah se i muri ra casetta nta l’ortu a Favareca putissiru parrari!» e rivolto a mio padre, con un sorriso complice « Rincillu tu Roccu!»
Incuriosito qualche giorno dopo lo chiesi a mio padre e lui mi disse che fin da ragazzo era sempre stato tremendo, un diavolo, come una volta per carnevale si era vestito, e che era nota la storia che da giovane, un’estate, aveva avuto con una delle nipoti ri signurini i Napuli.
Caro Grecu questo lo sapevi? Spero ti abbia fatto piacere conoscere un aspetto, forse nuovo, di tuo padre.

3 commenti:

Nino u ficonsgi ha detto...

Bella Spusiddha...mi hai fatto venire in mente dei momenti trascorsi con il papà e la famiglia ru Grecu...persone squisite.......ricordi Grecu.....quandu passava i sutta o barcuni, ieu abitava vicinu a vui.. u spittava o passu e nci pisciava nta testa, e iddu mi rispundiva...curnutu mi futttisti puri oggi....:-)....TIRA FUORI TUTTE LE FOTO CHE HA FATTO QUANDO ERO PICCOLO...:-)

U Mister ha detto...

Ciao Spusiddha.... chi facisti cu da carta pa casa ki ndi mandau u cumuni?????..ieu non fici nenti!vonnu assai !!!!!

Grecu un tuo collaboratore mi ha suggerito di dirti che io sono tranquillo e che continuare a scrivere senza problemi...

PS: mi mancano le tue contestazioni. ciao.

u Grecu ha detto...

Eccomi qua, dopo qualche giorno di assenza. Questo post l'avevo già letto in anteprima perchè Spusiddha me l'ha mandato via email.... Bellissimo! Nino le fot continuo a cercarle, ma non è facile trovarle con tutto il casino che ho in casa!
Mister, certo che devi continuare a scrivere senza problemi!