Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

martedì 30 settembre 2008

Barbielucidistelle

La prima volta che ho visto Favazzina avevo 7 anni. I miei zii affittavano già da qualche estate una casa vicino alla chiesa per tutto il mese di luglio. Quell' anno avevano convinto anche i miei genitori a fare lo stesso. Ricordo che mio padre aveva caricato la macchina con pacchi e pacchetti di ogni misura, televisore e provviste alimentari per un esercito compresi. Anche allora Favazzina distava da RC solo una manciata di Km, ma evidentemente pensavano che non saremmo più tornati indietro.
Mentre mia madre sistemava la nuova casa che ci avrebbe ospitati per l'intera estate, mia zia mi accompagnò in giro per il paese. Dopo quella che a me sembrò una camminata interminabile, finimmo vicino ad una villetta bianca, accanto al mare. Davanti alla porta di casa c'erano due bambine sedute su una panca di legno. Mia zia mi chiese se volevo giocare anche io e, senza aspettare una mia risposta, si rivolse a loro con il tipico tono di voce che un adulto usa per parlare con i bambini, con la convinzione che se non scandisci bene ogni singola parola loro non possano capirti.
La prima bambina sollevò la testolina bionda senza parlare, lanciò uno sguardo alla sua compagna di giochi che sorrise, spalancò gli occhioni e, noncurante della domanda di mia zia, si rivolse direttamente a me:
"Ce l'hai la Barbie?"
Un codice tutto nostro. Infatti ogni bambina della mia generazione possedeva una Barbie preferita che portava ovunque. La mia era: Barbie-luci-di-stelle, una massa di capelli boccolosi con un vestitino rosa e bianco da principessa, tutto tempestato di stelline fosforescenti. Io però avevo paura del buio e non ho mai verificato se in assenza di luce la mia bambola rendesse onore al nome che portava.
Credo di aver passato ogni pomeriggio della mia prima estate favazzinese davanti casa di Cri a giocare con lei e Ale con le nostre rispettive Barbie e l'unico Ken in circolazione che usavamo a turno come fidanzato ora dell'una, ora dell'atra (che uomo di plastica fortunato).
Quei pomeriggi sono rimasti tra i ricordi più belli e teneri della mia infanzia.
Dedicato a Boa e Olivia, le prime persone che ho conosciuto a Favazzina, e a tutte le ex-bambine favazzinote del blog che, come me, hanno giocato per anni con le Barbie e che, almeno una volta nella loro vita, hanno nascosto Ken quando si avvicinava qualcuno.
Anche se non ho mai ben capito perchè ;-)

15 commenti:

trilly ha detto...

.....che bel ricordo...
sono tornate in mente tante cose anche a me con questo post.

arcade fire ha detto...

Molto bella. Hannalee hai una scrittura perfetta. Non ho trovato nè un punto esclamativo e nemmeno gli abusati puntini di sospensione chè non si capisce mai cosa ci sia da esclamare o da sospendere. Mi auguro che tu voglia regalarci altre storie.

Anonimo ha detto...

Ciao Hannalee, a dire la verità non ricordo quel giorno in particolare, ma tanti altri pomeriggi ed anche la Barbie in questione!che bei ricordi davvero!un bacio

U Mister ha detto...

Ciao Hannalee.... come stai? perchè qualche mattina non passi dall'albergo dove lavoro io e prendiamo un caffè insieme???

il negretto ha detto...

Ma che bel quadrettino...avrei pagato oro per vedere questa scena.hannalee scrive poco ma quando scrive si fa notare!cara amica...dovresti scrivere più spesso però eh eh eh,,,ti fai desiderare...in tutti i sensi..

il negretto ha detto...

minchia mister,,,non di perdi tempu tu eh,,,una volta le invitavi alle cascate,,,ora le inviti nel tuo albergo...minchia comu cambiunu i tempi!!

U Mister ha detto...

Negrettu... ma si gelusu??????
...e poi ancora mancu mi rispundiu!!!!! podarsi ki dici puru no... sta tranquillu.... è un semplice caffè..... ;)

georgie ha detto...

un racconto tenerissimo e ben scritto....brava Hannalee

Spusiddha ha detto...

Mi associo ai complimenti. Una storia molto tenera che evoca in ciascuno di noi i ricordi che ancora conserviamo da bambini.

Malumbra ha detto...

Secondo me u mister, nonostante le oggettive difficoltà, si travestirà da Ken per questo caffè.

arcade fire ha detto...

Secondo me u mister, nonostante le oggettive difficoltà, si travestirà da Barbie per questo caffè.

georgie ha detto...

mister se hannalee ti concede questa 'pausa caffè' bisogna documentare questo incontro, soprattutto se hai intenzione di travestirti (da Ken o da Barbie, vedi tu)

hannalee ha detto...

Arcade...troppo buono!!!E qui l'esclamazione ci sta tutta!

hannalee ha detto...

Negretto, non mi faccio desiderare, leggo sempre tutto ciò che si scrive sul blog e appena trovo un attimo posto pure io qualcosa.A quando il IV sondaggio?

hannalee ha detto...

Mister scusa, ma ho capito male o qualcuno sta insinuando che ti travestiresti da Barbie?
Si scherza dai :-)