La lettera Favazzina-New York

C' era una volta una lettera che puntualmente, ogni anno, partiva da Favazzina e, air mail, se ne andava a New York. Non era una lettera come le altre se non altro per il fatto che, quasi come un filo invisibile, essa ha unito decine di ragazzi favazzinesi. Il mittente era R. l'..... e la lettera cominciava sempre così CARO FRATELLO SONO AGGRAVAMENTI MALATU seguivano altre considerazioni di poco conto e poi l'evento catastrofico QUEST'ANNO UN RAGANU HA SDURRUPATU L'ARMACII DELLA VIGNA altre varie poi HO CCATTATO DIECI MAZZI DI PALI I PALERMU e la conclusione, vero motivo della missiva, MANDIMI I SORDI e bacimi i niputi e mbrazzimi a mugghieri.
Dicevo: decine di ragazzi di Favazzina dagli anni 50 in poi si sono succeduti, con tanto di cambio generazionale, nella stesura e mai dico mai che i vari amanuensi abbiano potuto correggere una parola anche solo per rendere il tutto più consono alla lingua di Dante, macchè? TI RICU MI SCRIVI CUSI', MASANNO' CHIDDU NON CAPISCI NENTI e credo che avesse ragione perchè pare che l'alfabetizzazione del fratello fu incompleta: sapiva nu pocu i dialettu e stop.
E poi, e poi, come tutte le cose, finì. La lettera e il suo padrone l'aereo l'hanno preso per il firmamento. In fondo, se vogliamo, uno AGGRAVAMENTI MALATU prima o poi...