Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

mercoledì 29 ottobre 2008

Me la dai una sigaretta?

"Chi cazzu i malinconia stasira" scrisse il Lungo in un post dove si parlava del mare. Risposi che avrei scritto una canzone per "sbariarmi", funzionò per un poco ma poi, come un contagio che non riesci a circoscrivere, il germe dell'umor nero l'ha avuta vinta e pensieri mesti mi hanno fatto tornare alla mente un'estate a Favazzina. L'estate che L** riempì di una richiesta incessante: "me la dai una sigaretta?"
L**era una ragazza del paese alla quale, chissà da quale onnipotenza sanitaria, era stato applicato il cartello della non conformità e per questo fu strappata alla sua infanzia: rinchiusa, non si sa dove, non si sa perchè. Ma quell'estate L**comparve nel paese, forse un onnipotente più avveduto l'aveva considerata idonea, e si aggregò al gruppo di noi giovani bramosa di rapporti umani veri, liberi da qualsiasi coercizione. Vestiva solo jeans blu e quasi sempre una maglietta rossa le copriva il torso reso obeso da chissà quali e quanti intrugli chimici. Non era bella ma i suoi occhi arrossati e lacrimosi a volte si illuminavano ed erano occhi dolci. Fumava tantissimo e, poichè le sigarette le venivano razionate, era sempre in cerca: "me la dai una sigaretta?". Quante volte in un giorno, tutti i giorni a tentare di resistere a questa sorta di richiesta compulsiva e non sapevi se dovevi accondiscendere per farla contenta o rifiutare per non farle altro male. Ma stava meglio, ogni giorno di più; era evidente che frequentare ragazzi come lei le faceva bene, forse cominciava a sentirsi quella che era sempre stata: una persona come tutte le altre, normale secondo la definizione più stupida che c'è. Una ragazza di Milano D**diventò la sua amica più cara e le insegnò ad aver cura del proprio corpo. Non fu una sorpresa quella sera che D**la portò al falò che avevamo preparato sulla spiaggia, non fu una sorpresa vederla con gli occhi contornati dalla matita e un velo di rossetto rosso sulle labbra. Era carina. E quando più tardi si cominciò a ballare X ,con una delicatezza che non ho più visto in un uomo, le si avvicinò e disse "L**posso ballare con te?" L**ballò felice forse come non lo era stata mai. Mi sarebbe piaciuto concludere qui questa storia ma finita l'estate poi passa un anno e l'anno dopo L**non c'era. Non l'ho rivista più. Ho chiesto e ancora a volte chiedo ma, non so per quale silenzio protettivo o omertoso, non si sa quasi nulla di lei, solo quell'orribile parola: rinchiusa.

20 commenti:

Spusiddha ha detto...

Caro Arcade bello il ricordo di Luisa (dicimulu cazzu)!Toccante. Quando sono andato in cantina a cercare le vecchie foto ne ho tovato una di lei, di quell'estate, ma non lo pubblicata per pudore perchè in primo piano c'ero io e mi pareva di farle un torto! Forse se sei d'accordo la pubblico così almeno possiamo ricordarcela!

arcade fire ha detto...

Non saprei Mimmo, forse dovresti chiedere all'admin del blog. Io penso di sì, però trattandosi di cose delicate...

Nino u ficonsgi ha detto...

Bravo z. M...u, secondo me dovresti Mimmo, io la ricordo bene, veniva in cantire e rivolgendosi a mio padre gli diceva: Carmine mi dai una sigaretta...ragazza fragile e tenera

u'longu ha detto...

M... hai la sensibilità dei grandi, sei un grande
Insieme potremmo scrivere una specie di Antologia di Spoon River di Favazzina, ma non so se il blog è il mezzo idoneo.

arcade fire ha detto...

Longu in effetti a prima vota chi sintia parrari di Spoon River u sintia i tia (eru picculu ma aiva i ntinni iasati)

Olivia ha detto...

arcade...ce' da girare un film da oscar!!!
cazzarola mi hai commossa!!!
mi sembra di ricordare luisa...ero molto piccola...ma aveva una sorella???
comunque i miei complimenti mi hai immersa in questo racconto..triste e dolce allo stesso tempo..
bravo zio!!!

Nino u ficonsgi ha detto...

Spusiddha, Longu, z. M...u viriti chi staiu organizzandu mi ndi virimu....:-)

arcade fire ha detto...

Grazie Olivia.
Ninuzzu procedi spedito

u'longu ha detto...

Spoon River cu na piccola differenza, scrivimu epitaffi puri pi vivi, chiddi ch'indi stannu supra i palli

arcade fire ha detto...

Su tanti M.(soprattuttu nta politica, u sai)

u'longu ha detto...

Allura 'nci voli un poema, io penso solo ai personaggi di Favazzina.
Quandu di virimu, con la supervisione di Tacito, 'ndi parramu

u Grecu ha detto...

Me la ricordo. Ero molto piccolo, ma questa ragazza mi è rimasta impressa nelle memoria. Ricordo che spesso chiedeva le sigarette a mio padre e lui "non ti 'ndi rugni i sicaretti... va t'indi i 'cca!", ma glielo diceva in modo affettuoso. Poi finiva sempre per offrirle una sigaretta.
Riguardo alla foto lascio la cosa alla sensibilità di Spusiddha. Se va bene a lui va bene anche a me.

georgie ha detto...

io non credo di conoscerla ma Zio il tuo racconto è emozionante davvero. ti meriti un bacio ziu bellu

arcade fire ha detto...

Credo fosse il 1978, dovevi ancora nascere Georgie.
Kiss :)

Spusiddha ha detto...

Mario riguardo al post, per ricordarci di, lei questa risposta era per te:
Sicuramente hai ragione da noi una volta era più facile nascondere il problema piuttosto che affrontarlo!
Come sopportare la vergogna di avere in casa una ragazza disonorata!
La vergogna di una madre nel sapere che il figlio vuole sposare una ragazza separata.
La vergogna di ammettere che tua figlia a dei problemi di testa o di qualsiasi altra natura.
Meno male che le cose adesso sono un pò cambiate e aggiungo grazie a quelli come noi, te compreso che dimostri una sensibilità non comune a trattare questi argomenti!
(dopu sta sviolinata mu merutu n'aperitivu quandu ndi ncuntramu?)

il negretto ha detto...

Luisa me la ricordo vagamente...ricordo quei suoi capelli sempre un pò disordinati,,,davanti al viso...e la sigaretta in bocca...ogni tanto mi è capitato di chiedere ai miei dove sia...ma non si sa nulla credo...è sempre stata una figura mitica e misteriosa per quelli della mia generazione perchè abbiamo dei ricordi sfocati...mi piacerebbe sapere di più di lei

romanaccia ha detto...

spusi viri non mi t'imbriachi cu tutti sti aperitivi !

Galanti ha detto...

Arcade sei un grande.

koky ha detto...

Arcade scrivi da dio..!!...
davvero..!!...bellissimo post..complimenti...

arcade fire ha detto...

Koky...o bar...o ristoranti...chiddu chi vo tu. Sei gentile, grazie.