Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
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Salutamu!
UGRECU

lunedì 27 ottobre 2008

Vecchie foto "la mareggiata del secolo"

La notte del 31 dicembre del 1980 (Galanti correggimi se la data non è esatta), la notte di Capodanno si è scatenato sul nostro litorale la più forte mareggiata a memoria d’uomo. La più forte che i vecchi di allora ricordavano. A Scilla aveva distrutto il porto e scoperchiato parecchie case alla Chianalea, costringendo la gente a dormire in municipio. A Bagnara si era potato via il tratto di via marina che collegava a Marinedda al resto della città, isolando il quartiere. A Favazzina non era stata di meno, abbattendo buona parte della caserma e diversi muri di cinta a protezione degli orti e allagando parecchie case, come potete vedere dalle foto. La salsedine che si sollevava dai marosi, spinta dal vento, veniva su a folate e avvolgeva il paese come se vi fosse la nebbia. Anche la linea ferrovia era stata interrotta e per diversi giorni i treni non erano transitati creando ulteriori difficoltà. Chi come me quella notte è stato testimone di quella spaventosa mareggiata, può aggiungere ulteriori particolari a quanto io ho già detto. Posso ancora dire che un mare così io non l’avevo mai visto, qualcosa di veramente incredibile, da rabbrividire al solo pensarci.

Nella prima foto potete vedere il campo da tennis qualche giorno prima della mareggiata.
Nella seconda foto sempre il campo da tennis il giorno dopo la mareggiata. Noterete il Longo appoggiato al palo.
La terza foto la definirei storica, poiché a parte quello che il mare aveva combinato, si vede la mitica “Casa bianca” com’era allora e, seppur non chiaramente, l’americano sull’uscio di casa aiutare mio zio Peppino G., quello che aveva la bottega in piazza, a salire sul marciapiede.
Nella quarta foto fa impressione l’enorme struttura di legno che la gente che vedete e che sicuramente riconoscete, tenta di spostare per liberare la strada, struttura che si trovava nel cantiere a casa di Nino, dove suo nonno e suo padre costruivano le barche, portato fin la dalla forza del mare come fosse un fuscello. In alto a sinistra si riconosce L…. altro personaggio mitico di Favazzina.





















Nonostante, talvolta porti morte e distruzione, come si fa a non amare il mare? Come appunto dice Baudelaire in questa che, secondo me, è una delle sue più belle poesie.

L’uomo e il mare

Da uomo libero, tu amerai sempre il mare!
E’ il tuo specchio il mare! Tu contempli l’anima
nell’infinito svolgersi dell’onda
e non è meno amaro l’abisso del tuo spirito.

Quanto godi a tuffarti in seno alla tua immagine!
Come l’abbracci con gli occhi e con le braccia!
Il cuore si distrae a volte dal suo battito stesso
al fragore di quel lamento indomito e selvaggio.

Siete tutti e due discreti e tenebrosi:
nessuno sondò il fondo del tuo abisso di uomo,
nessuno conosce l’intima ricchezza tua di mare;
che gelosi vi tenete dentro ogni segreto!

E pure sono infiniti i secoli
che vi fate guerra senza rimorso né pietà,
tanto amate strage e morte,
lottatori eterni, implacabili fratelli!

17 commenti:

Malumbra ha detto...

io avevo 7 anni! senti spusidda nella seconda foto non ho capito chi era il palo e chi u longu

Spusiddha ha detto...

Ciao malumbra, viristi comu si mimitizzva? Comunqui spettati a risposta ru Longu!

u'longu ha detto...

Malumbra, da una parte ti dò ragione, parimu dui chi spettanu a fucilazioni, dall'altra ti dò torto, comu u Spusidda fotografa la tragedia, e tu penzi a mia cu palu ?
Nniricatu

u'longu ha detto...

Belle Spusidda, se non c'eri tu cu sti fotu, si sarebbe persa la memoria di quella notte.
Io proporrei d'intitolarti almeno na vinedda

Nino u ficonsgi ha detto...

Belle foto M...o, ricordo un piccolo particolare, io abitavo nda casa i Trumbetta, mia mamma una settimana prima, i quantu cingia mi comprò un paio di stivaletti di colore rosso e in quell'occasione non vedevo l'ora di metterli, pinzavu sulu e stivali russi e mi mpaticu l'acqua e non alle conseguenze di quella mareggiata...tremenda... le foto dove si vede il papà ra Mutula, i Olivia, sono dei vasi: li utilizzavano x tirare a secco le barche...sicuru tu u Longu e Arcade u sapiti...grazie x le foto continua cusi sei un grande

Malumbra ha detto...

si, I vico Spusidda, ma anche Rione Spusidda non sarebbe male. E che dire di Largo U Longu?

Spusiddha ha detto...

Rione Spusidda mi piaci chiù sai larga u cori!
Pu Longu proporrei un viale!

u'longu ha detto...

Si, Spusidda, e aundi su l'arbiri ?
Inveci di pignamu na bella vinedda, cu tutta l'umidità chi c'è ndi mantinimu frischi.
U problema è chi ndi chiamamu a stessa manera
Proporrei dei sottotitoli, pi tia " u poeta" pi mia "favazzinutu ca scorcia"

u'longu ha detto...

Malumbra, oppure:
Long Street

Spusiddha ha detto...

Longu a mia a vinedda mi ccupa u cori, u viali pi tia mi pariva chiù rilassanti, datu chi ultimamenti ti fannu girari, pi l'arbiri in cacchi manera facimu, mali chi vai mintimu di belli palmi i plastica chi sunnu n'amuri!

u'longu ha detto...

A stu puntu, vogghiu un lungo-mare,
cazzu quantu sugnu spiritusu

Spusiddha ha detto...

Minchia si viri chi si nu marinaru i lungo-corso!

u'longu ha detto...

Se permetti puru lungo-mirante

u Grecu ha detto...

Ma allora è vero! Pensate che la storia di questa mareggiata me l'aveva raccontata Pelè da figghioli... non avevo mai creduto alle proporzioni dell'accaduto

Spusiddha ha detto...

Grecu nui i cosi a Favazzina i facimu in grandi, comu a mareggiata, chi tutti ponnu viriri grazi a to idea ru blog!

Galanti ha detto...

Spusiddha,
la mareggiata è stata la notte del 31 dicembre 1979 (briscendu u 1980)

Spusiddha ha detto...

Galanti u sapiva chi i tia mi putiva fidari!