Benvenuti a Favazzinablog

Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU

mercoledì 1 ottobre 2008

Dedicato o Mister

Caru Mister siccomu non capiscia se si u chiu amatu o u chiu odiatu ru blog, pi non sbagliari ti dedicu na poesia chi sicundu chiddi ca liggiru, forsi è una ri chiu beddi chi scrivia.
P.S.Più che una dedica il mio vuole essere un modo per ricordare donna Nina.

DONNA NINA

Sotto il sole cocente
nella canicola,
quando il paese dorme
e riposano i contadini
stanchi di lavoro
e di levata mattiniera.
Per le strade deserte
con passo strascicato
lenta s'avanza donna Nina,
appoggiandosi pesante
ad una vecchia canna
che usa come bastone.
Bianchi i capelli
con tenui
riflessi rossastri,
abbondante il suo petto
anche se ormai cadente,
occhi verdi come smeraldi
e roseo il viso,
testimoni d'antica bellezza.
La ricordo da sempre, bambino,
cercare instancabile
dall'alba al tramonto
l'amato suo figlio perduto.
Mi avevano detto
i più vecchi, crescendo,
glielo hanno strappato
ancora bambino,
era il frutto proibito
di un' amore sbagliato.
La sua mente per sempre
si era ammalata,
d'allora ancor oggi
dappertutto l'aveva cercato.
E quando alfine la morte
da lei si è recata
si dice che ella
con un filo di voce
le chiese un consiglio,
sa dirmi signora
dove posso trovare mio figlio?

6 commenti:

arcade fire ha detto...

Come intendere questo finale? La tenacia di una donna che persino in punta di morte continua a cercare il figlio o la rassegnazione di chi pensa che solo la morte ti darà la risposta? Non so decidermi; comunque sia, una bella poesia e un bel ritratto di donna.

U Mister ha detto...

Grazie spusy..... non era quello che mi aspettavo MA é UN ONORE RICEVERE COME DEDICA UNA DELLE TUE POESIE PIU BELLE.! grazie.

Spusiddha ha detto...

Se ti ricordi donna Nina chiedeva a chiunque incontrasse se avessero visto suo figlio, pure ai forestieri che capitavano in paese.
Mi piaceva l'immagine di lei che in punto di morte vede questa signora vestita di nero che si avvicina e pensa perchè non chiedere anche a lei?
Comunque sarei proprio contento se ci incontrassimo. Sono davvero tanti anni che non ci vediamo.

u Grecu ha detto...

Spusiddha non ti rendi conto di quanto mi possa piacere questa poesia. Sarà che ho vissuto in parte le cose che racconti, sarà che altre le avevo già sentite raccontare da mio padre o da mio zio, ma leggendo queste righe mi rendo conto quanto possa essere forte il mio legame con Favazzina. Ma che ha 'sto paese? Perchè ti lega dopo anni e non riesci a togliertelo dalla testa? Comincio ad avanzare una teoria: secondo me Favazzina ha qualcosa di magico che una volta che ti ha preso non ti molla più... come il mal d'Africa (cit. Franco Battiato).

Spusiddha ha detto...

Caro Grecu non cosa abbia il nostro paese, ma dopo tanti anni, ogni mio scritto, ogni mia poesia, ogni mio pensiero sono rivolti sempre a Favazzina.

trilly ha detto...

che dire? mi sono emozionata.
E'sicuramente la più bella.