Visto che si avvicina la rievocazione dei morti, questa poesia l’ho scritta a ricordo di Roccu Testazza, un vecchio del paese, che ogni volta che passavo nel vicolo, dove lui stava seduto nto bizzolu a fumare, mi diceva sempre « Eh caliotu!»
Credo di aver afferrato il senso della parola, ma non so darne una spiegazione esatta.
Longu, Galanti, Arcade, Malumbra, sapiti veramenti chi voli diri sta parola?
All'ombra, nel vicolo di casa,
paziente un vecchio era seduto
e guardava, impotente, la vita
passargli accanto veloce.
Nella bocca sdentata
la pipa consumata,
sul capo ormai canuto
il panama spagliato;
è quello che gli resta
tutto quel che ha.
Sovente mi fermavo
a lui d'accanto
per chiedergli, ogni volta, come và?
S'illuminava in viso assai felice
mi raccontava di sua gioventù.
Passate ne sono di stagioni
e un giorno sono ritornato là,
ma sotto quel balcone scalcinato
non c'era più quel vecchio,
da tempo, ormai, se n'era andato.
Eppure quando passo in quella strada
mi pare di vederlo lì seduto,
col panama sul capo
fumare, tranquillo, la sua pipa.
Benvenuti a Favazzinablog
Finalmente, dopo anni che ho in mente di farlo, ho deciso di aprire questo piccolo blog su Favazzina. L'obiettivo è quello di creare una comunità virtuale delle varie persone che negli anni hanno preso parte alla vita della nostra mitica Favazzina in modo che, almeno attraverso internet, possano sentirsi e non perdere i contatti, ma anche quello di scrivere e non dimenticare le varie storie che per tante estati ci hanno fatto morire dalle risate.
Se vi va di partecipare potete contattarmi su skype (mauro.fuca) o scrivere un commento anonimo al blog (scrivete in ogni caso la vostra email) così vi faccio diventare autori del blog e potrete darmi una mano.
Salutamu!
UGRECU
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UGRECU
venerdì 31 ottobre 2008
Il vecchio col panama e la pipa
U scriviu: Spusiddha u iornu: venerdì, ottobre 31, 2008
Argomento: Ricordi
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24 commenti:
Questa Spusidda è una delle tue poesie più belle.
Calioto penso voglia dire galeotto nel senso di carcerato. Ti ricordi, nelle Galee mettevano a remare i prigionieri. Lui affettuosamente ti diceva: aundi vai carciratu. Simu tutti carcirati ra vita.
Bravo Arcade credo proprio tu abbia ragione, non mi veniva proprio in mente. Io pensavo delinquentello, in modo bonario però!
Caliotu significa girovago, chi non sa riggetta mai nta nu postu. Mia madre ogni tanto chiama così mio fratello
I galeotti in effetti girovagavano per i mari e credo che si possa estendere il significato. Ma l'etimologia della parola penso che sia quella.
Cu tuttu u rispettu pi to mamma Malumbra, puru cà ci vulissi A**
Malumbra anche la tua teoria è esatta, perchè lui mi vedeva passare sempre avanti e indietro, se no chi spusidda era? Ora però non iaprimu na diatriba su cu avi ragiuni, sintimu u Longu e Galanti e poi virimu!
A me sta bene girovago, sono d'accordo. Ma che derivi da galeotto una palla sono pronta a giocarmela. Dui no, non si sa mai.
Bella Spusidda
Lo ricordo bene, quand'era più giovane faceva il guardiano delle vigne ed abitava i quella casetta di legno proprio di fronte alla stazione
Calioto, per me, significa birbante, delinquente in senso bonario.
Naturalmente anche le altre tesi sono validissime
Confermo la versione di Arcade.Il significato che voleva darne cumpari Roccu Testazza (alias Roccu Sangu Niru)era proprio quella di carcerato.
Galanti ieu restu comu a chiddu chi nciu vitti a sò...Tu sai puru i ngiurii ri ngiurii. Sei un fenomeno assoluto
Vi ringraziu pirchì veramenti non sapiti da quantu chi sta cosa mi firriava nta testa!
Allura tutti d'accordu cu Arcade e Galanti?
Sollecitamu o Grecu mi ndi apri sta rubrica dialettali cusì ndi scialamu!
Arcade u sacciu chi si modestu u poi riri chi ai tri palli, apposta ti ndi vulivi ghiucari una!
Ieu sugnu d'accordu cu Arcade e Galanti ma ripeto e non per acquiescenza: il significato che la signora Morfea da al termine è appropriato e non escludo che col tempo dall'originale significato di carcerato sia diventato quasi sinonimo di girovago, vagabondo e via discorrendo.
Spusidda comu si chiamava chiddu? Bartolomeo Coglioni...
Galante...ma si l'enciclopedia virtuali i favazzina...
complimenti...mi stupisci come Arcade...UN FENOMENO...
comunque a Roccu sangu niru...
(comu u chiamau sgalanti..,)
lo ricordo anche io...
ricordo che una volta Rocco (tata')
gli salvo la vita...
Iddu era sittatu nto campu..
dove aveva i suoi parenti...
e frontale a lui era parcheggiato il camion di L...O fratello di Rocco... improvvisamente si parti stu camion a andari a reru e cu capisciu cchiu nenti...
noi bambini gridavamo xche' si spostasse...,
ma mancu pu caxxu...
solo rocco t...ha avuto l'abilita' di salire sul camion ormai spedito e tirare i freno a mano...il tutto e' stato in una frazione di secondi...ma credetemi chi nda vittimu brutta nui pi iddu...
pirchi iddu non bitti propiu nenti...comu era ristau...na statua
Arcade era Bartolomeo Colleoni se davveru no sai e aviva tri palli nto so stemma!
Olivia pi mia cu sta storia putivi fari nu post era bella e nello stesso tempo drammatica da raccontare!
spusi...non lo ricordo con molta chiarezza per stilare un post...
figurati che mi e' tornato in mente dopo la lettura del tuo post...
l'avevo propio rimosso...
Galanti, pagherei qualsiasi cifra pur di sapere pirchì u chiamavunu "sangu niru", è troppu bella comu 'ngiuria
.. ed io me ne intendo
Bella Spusiddha, ma chi era quello nel vicolo dove abita E...a B.......o?
Longu,
il motivo reale purtroppo non lo conosco.Ipotizzo che ciò fosse dovuto alla sua carnagione particolarmente scura.Non so se ricordate ma cumpari Roccu aveva anche la sclera dell'occhio scura (...a tia lupu;Dott.Arcade iutimi tu).
Penso che l'arguzia di qualche nostro compaesano con il termine Sangu Niru abbia voluto rimarcare questo aspetto.
La sclera invecchiando può diventare giallastra e anche bruna (soprattutto nelle persone particolarmente scure di pelle). Penso che fosse per questo.
Nino abitava proprio in quel vicolo.
Minchia, tra la spiegazione antropologica di Galanti e quella scientifica di Arcade, risparmiu i sordi,avete soddisfatto in pieno la mia curiosità.
Chi soddisfazioni, però, aviri amici cusì, e chi mi mmanca, forsi n'ossu i l'anca
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